Stop al modello Riace: la Boldrini e i partigiani dichiarano “guerra” a Salvini

14 Ott 2018 17:10 - di Leo Malaspina

Il giorno dopo la decisione di bloccare fondi, aiuti e autorizzazioni all’amministrazione di Riace per l’allegra gestione degli immigrati, la sinistra parte all’attacco del ministro Salvini e in difesa del sindaco Mimmo Lucano, il presunto eroe dell’integrazione al centro di un’inchiesta della procura di Locri. In prima fila, ovviamente, c’è Laura Boldrini, in cerca di un buon motivo per dimostrare la propria esistenza politica: “Avete visto? Le priorità di Salvini in Calabria sono mandare via famiglie e bambini che vivono a Riace e smantellare un modello di integrazione che ha funzionato ed è noto nel mondo. A mio avviso, la cosa più importante che un ministro dell’Interno dovrebbe fare nei territori difficili è arrestare i capi della criminalità organizzata e i loro accoliti che con il malaffare e la violenza non consentono né lo sviluppo di un’economia sana né un futuro per i giovani che vi abitano”, dice l’esponente di Leu. “E poi, è giusto -aggiunge- che ogni singolo euro di denaro pubblico venga rendicontato, ma con quale credibilità il capo di un partito che ha truffato 49 milioni ai cittadini italiani dice al sindaco calabrese che la gestione dei soldi pubblici non ammette irregolarità? Io sto con Mimmo e contro ogni mafia. Voi da che parte state?”.

Gli italiani, a quanto pare, stanno con la legalità, ma questo alla Boldrini non interessa, come non interessa ai partigiani, anche loro pronti a dichiarare “guerra” a Salvini: “Con l’ipotizzato spostamento di duecento migranti, il ministro dell’Interno Matteo Salvini consuma un ulteriore atto di violenza e vendetta nei confronti dell’esperienza di riuscita ed esemplare integrazione attuata nel Comune di Riace: l’intenzione, dopo l’assurdo arresto del sindaco, è quella di mettere la parola fine a questa esperienza”, dice Carla Nespolo presidente nazionale dell’Anpi. “Oggi, prosegue l’Anpi, “uniamo la nostra indignazione a quelle di tutti i democratici, esprimiamo la nostra fraterna solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano e alla sua giunta e intanto chiediamo a Luigi Di Maio e agli eletti del M5S di far sentire la propria voce su questa vicenda. Reddito di cittadinanza, riforma delle pensioni e altro, sono obiettivi importantissimi. Ma anche Riace lo è con il suo carico di umanità sofferente e di speranza. Non girate lo sguardo da un’altra parte e fermate Salvini”, concludono i partigiani del 2018.

Commenti

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  • Alf 15 Ottobre 2018

    I partigiani.. ma quali se so tutti morti ? e Cara sboldrina, se siete con “mimmo” siete con uno che sembri abbia truffato lo Stato e violato le sue leggi, i 49 milioni della Lega non sono attribuibili a Salvini eppure gli ridaranno indietro, il tuo benamato sindaco col cavolo che li ridarà! Questa è la differenza tra destra e sinistrati.

  • carlo 14 Ottobre 2018

    Io al posto di salvini caccerei in Africa migranti la boldrini l associazione partigiani con tutti delitti che hanno fatto i partigiani comunisti hanno la faccia tosta a parlare io invece il sindaco di riace lo mandei a sinsing e la sua sede

  • Francesco Ciccarelli 14 Ottobre 2018

    Come Presidente della Camera nella scorsa Legislatura, la Boldrini fece passare un progetto di legge che avvantaggiava le banche: era il D. L. 133/2013 sulla rivalutazione del patrimonio della Banca d’Italia, aumentato da € 170.000 a €7,5 miliardi. Niente di illecito, ma restava inopportuno che un politico dichiaratamente di “sinistra” facesse votare la norma con la «ghigliottina», impedendo il dibattito parlamentare. La notizia fu riportata da Orazio Abbamonte su “Il Roma” del 3 febbraio 2014.