Soccorso rosso per don Biancalani: avrà un nuovo centro per migranti

27 Ott 2018 17:19 - di Redazione

Don Massimo Biancalani, il sacerdote toscano che si è fotografato coi migranti in piscina e che interviene appena può contro il ministro Salvini, avrà un nuovo centro per accogliere i migranti. Lo fa sapere La Nazione, che ha ricostruito la vicenda del sacerdote salito alle cronache per le sue iniziative pro-migranti. Nell’agosto scorso c’era stata la chiusura del suo centro di accoglienza in parrocchia a Vicofaro, nel Pistoiese, nel quale alloggiavano anche spacciatori di droga. Nel marzo scorso uno dei profughi del centro era stato arrestato per spaccio di droga all’interno della canonica di Biancalani. Il prete aveva giustificato lo spacciatore nigeriano in questi termini: «Non ho assistito all’operazione della Polizia in parrocchia ma so che la droga che hanno trovato in stanza è una dose minima. A spacciare non sono solo gli immigrati ma anche gli italiani».

Don Biancalani, il prete amato dalla sinistra

Il presidente Enrico Rossi ha prontamente trovato il modo di offrire un altro spazio pubblico (quello precedente presentava delle irregolarità) dove i migranti potranno essere accolti nel migliore dei modi. Don Biancalani aveva lasciato intendere che dietro i controlli delle autorità ci fossero «ordini di forza maggiore», con i sospetti rivolti direttamente al ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ora don Biancalani ha trovato un provvidenziale aiuto nella Regione Toscana. Il governatore ha firmato a Firenze un’intesa con il parroco che prevede un sostegno concreto a don Biancalani per allargare la ricettività per i profughi. Non finanziamenti ma immobili. Sarebbe già pronto un casolare in Valdinievole di proprietà della Regione da ristrutturare.

La Lega protesta: “Rom e profughi vengono prima dei toscani”

Un vero e proprio soccorso rosso. Se lo spazio fosse stato riservato agli italiani la Regione avrebbe trovato altrettanto celermente una soluzione? “Susanna Ceccardi, sindaca leghista di Cascina, boccia l’accordo. «Dopo i controlli delle forze dell’ordine che hanno portato alla chiusura la struttura di accoglienza migranti di Don Biancalani, arriva in suo aiuto Enrico Rossi, che propone in alternativa una struttura di proprietà della Regione a Montecatini. Dagli amici rom agli amici profughi, in Regione si fanno protocolli per tutto, meno che per aiutare i cittadini Toscani. Nel 2020 si cambia registro».

 

Commenti

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  • Massimilianodi SaintJust 28 Ottobre 2018

    Questo è concorso esterno in associazione mafiosa perchè tramite questi spacciatori finanziano le mafie nostrane e colombiane. Abbiamo un grosso problrma, rimandiamoli ad Avignone e completiamo l’unità d’Italia assieme a S. Marino.

  • 27 Ottobre 2018

    Se è un narcotrafficante e spaccia la droga, il individuo immediatamente dovrebbe essere rimpatriato al suo paese nativo…io personalmente penso, se una persona traffica in droga La pena di morte!!