Pensioni, dopo “quota 100” spunta l’anticipo a “quota 41”: ecco come funziona

5 Ott 2018 12:17 - di Redazione

Quota 100 si avvicina. «Confermiamo che la quota 100 per le pensioni partirà al massimo entro il mese di febbraio, anche se faremo di tutto per renderla operativa già dal 1° gennaio 2019», dice il viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia, confermando che la misura “prevede una spesa di 7 miliardi di euro per il prossimo anno”. «Dispiace – sottolinea – che esponenti degli alleati di governo vadano in giro con tabelle non ufficiali e che sono mere simulazioni». Si profila però l’ipotesi che la riforma delle pensioni possa avvenire in due tranche: la prima, che verrà avviata dal 1° gennaio 2019, consentirà il pensionamento anticipato a circa 400mila italianigrazie all’introduzione della Quota 100, mentre la seconda – che dovrebbe partire dal 2019 – prevede il concreto superamento della Legge Fornero tramite l’abbassamento del requisito contributivo per la pensione anticipata che diventerà di 41 anni per tutti.

La quota 41 è la misura con la quale lo scorso Governo di Centrosinistra ha riconosciuto a coloro che hanno iniziato a lavorare già prima del raggiungimento della maggiore età la possibilità di anticipare l’accesso alla pensione. Per accedere alla Quota 41 – con la quale si può andare in pensione una volta maturati 41 anni di contributi – però, non è sufficiente essere dei lavoratori precoci; è necessario, infatti, far parte di uno dei 5 profili di tutela riconosciuti con la Legge di Bilancio 2018. Il governo giallo-verde vorrebbe estendere a tutti questa possibilità, ma secondo i calcoli della Confindustria costerebbe 12 miliardi in più alle casse dello Stato.

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