Nomadi, l’ultima beffa: attraversano la strada, cambiano regione e… aggirano i divieti

15 Ott 2018 15:32 - di Prisca Righetti

Lo ha raccontato La Nazione, lo ha rilanciato il Giornale: è il risultato è sempre quello di scatenare indignazione e rabbia contro i furbetti del nomadismo e un sistema di norme e provvedimenti inefficaci che confermano quanto sia facile – e irritante – per rom e irregolari in genere, aggirare la legge e farla comunque franca, sempre e comunque.

Nomadi, l’ultima beffa: attraversando la strada aggirano i divieti…

Facile come attraversare la strada quando non passano automobili. Anzi, più facile: perché nel caso preso in esame dalle due testate. passare da una sponda all’altra della lingua di asfalto significa addirittura trasferirsi da una regione all’altra: superando oltretutto senza colpo ferire gli ostacoli normativi che altrove è imposto che siano osservati e rispettati. Ai rom, insomma, basta trasferirsi dall’altro lato della strada per beffare ordinanze e aggirare divieti, per cambiare comune, addirittura regione – dalla Liguria alla Toscana – e ovviare così al divieto di bivacco e accampamento abusivo emanato e diramato appena qualche giorno fa dal primo cittadino di  Sarzana (La Spezia), Cristina Ponzanelli. Un provvedimento diramato in un’ordinanza, spiega la Nazione e riporta il Giornale, «atta a prevenire ed eliminare pericoli e comportamenti che minacciano l’igiene pubblica e la sicurezza urbana contrastando il fenomeno del campeggio irregolare, del bivacco e dell’insediamento abusivo. Ecco perché sabato la polizia municipale si è presentata dinanzi all’ingresso della scuola di San Lazzaro, luogo adibito da tempo a parcheggio di camper riferibili ad una comunità rom. Iniziavano ad accumularsi ormai le segnalazioni di disagio da parte dei residenti, stanchi di assistere a scene di degrado».

E ai nomadi sgomberati basta fare pochi metri per cambiare regione

Dunque, ricapitolando: i rom si accampano con tutto il loro armamentario di lamiere, panni e pannelli; parcheggiano i loro camper, si spartiscono spazi pubblici e destinazioni d’uso, e proprio laddove tra una scuola materna e elementare, la parrocchia e una sede dell’arci, la strada è più frequentata. Non solo, stando a quanto riferito dal consigliere comunale della Lega, Luca Spilamberti, che ha raccolto le proteste e le recriminazioni delle famiglie di residenti, «C’erano sempre sfilate di panni stesi lungo la ringhiera che segna il confine tra l’area della parrocchia e l’arci. Utilizzavano la fontanella privata della chiesa come un bagno pubblico e per lavare i camper ed hanno finito per danneggiarla. Creavano non pochi problemi di igiene». E così sabato è intervenuta la municipale: i camper sono stati fatti spostare, i bucati sono stati fatti ritirare, le costruzioni di fortuna sono state fatte smantellare: di poco però. Infatti, ai nomadi sgomberati è bastato attraversare la strada e spostarsi di poco per trasferirsi da Sarzana a Fosdinovo, ossia dalla Liguria alla Toscana. Ora i residenti interessati sono altri: ma nella nuova regione dove i rom hanno chiesto asilo non vale l’ordinanza a cui sono riusciti a sfuggire… per pochi metri.

 

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  • 15 Ottobre 2018

    Povera Italia!!