Ott 16 2018

Viola Longo @ 16:39

“Le chiavi di casa”: a Frascati la due giorni del Mns per un «manifesto sovranista»

Un seminario di studio per chiarire cos’è il sovranismo e una petizione per dargli sostanza, chiedendo al governo italiano di esercitare il diritto di veto sul Quadro finanziario pluriennale europeo, il bilancio della Ue. Sono le due iniziative presentate dal Movimento nazionale per la Sovranità nel corso di una conferenza stampa al Senato, alla quale è intervenuto, tra gli altri, il segretario nazionale Gianni Alemanno.

«Il termine “sovranismo” è ampiamente usato e abusato sui media italiani ed europei. Ma in realtà non ne esiste una precisa definizione politica e ideologica. Questo permette facili confusioni con i termini “populismo” o “nazionalismo”, se non addirittura “xenofobia”», ha sottolineato Alemanno, chiarendo la necessità di un approfondimento che metta al riparo questo filone politico e culturale dalle distorsioni e dalle strumentalizzazioni. Durante il seminario, intitolato “Le chiavi di casa – Seminario di studio per un manifesto sovranista” e organizzato per sabato 20 (inizio ore 9,30) e domenica 21 (termine ore 14) a Villa Tuscolana a Frascati, saranno presentate 42 relazioni, illustrate da 64 personalità tra professori universitari, intellettuali, figure storiche della destra italiana e dirigenti del Movimento, fra i quali lo stesso Alemanno, il presidente Roberto Menia, il portavoce Marco Cerreto e il segretario giovanile Brian Carelli.

Tra i relatori figurano, tra gli altri, intellettuali della destra come Gennaro Malgieri, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello De Angelis, Aldo Di Lello, Salvatore Santangelo e Antonio Rapisarda; intellettuali anticonformisti come Diego Fusaro, Alessandro Meluzzi e Romina Raponi; sei docenti universitari come Eugenio D’Amico (Roma 3), Marina Trimarchi (Università di Messina), Simone Vieri (La Sapienza), Antonio Rinaldi (Link Campus University) Alberto Manelli (Università di Ancona), Stefano Masini (Università Tor Vergata); esponenti del mondo cattolico come Giancarlo Moretti e Pier Paolo Saleri (dirigenti del MCL); un maestro di buddhismo zen come Gianfranco Gentetsu Tiberti; esponenti storici della destra come Silvano Moffa, Mario Landolfi, Pasquale Viespoli, Franco Bevilacqua e Domenico Nania; gli autori del sito record di accessi scenarieconomici.it Mitt Dolcino, Maurizio Gustinicchi e Roberto Pecchioli; Luigi Ciatti, Presidente dell’Ambulatorio Antiusura Roma; il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara e il senatore della Lega Claudio Barbaro.

Al fianco di questa iniziativa, poi, il Mns ha presentato la petizione popolare per chiedere alle Camere di adottare una risoluzione che impegni il governo a esercitare il diritto di veto sul Quadro finanziario pluriennale europeo, che – come spiegato da Cerreto – indica la programmazione dei flussi finanziari dell’Ue sulle proprie politiche. Ogni Stato membro ha la facoltà di bloccarlo. «Il diritto di veto è legittimo», ha chiarito Alemanno, ricordando che «è stato sperimentato dal governo Monti, da quello Renzi e, prima, da Berlusconi sulle quote latte». Si tratta di un modo per far sentire la propria voce a Bruxelles, sia alla luce delle penalizzazioni dell’Italia in settori strategici come l’agricoltura, dove si registra il taglio di 3,6 miliardi di euro, sia alla luce del braccio di ferro in atto tra governo italiano e Commissione Ue sul Def e sullo sforamento del rapporto defiti-pil. L’esercizio del diritto di veto «è l’unico modo per aprire un negoziato soprattutto per rivedere tutti i trattati europei che minano la sovranità nazionale», ha avvertito Alemanno, ricordando al governo che «se si pensa di ignorare le indicazioni di Bruxelles, si rischia una procedura di infrazione che nel tempo potrebbe avere esiti devastanti».

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