Di Maio parla come Casalino: vuole “punire” Berlusconi e le sue tv

1 Ott 2018 10:20 - di Renato Fratello

Non solo «terrorismo mediatico sullo spread». Luigi Di Maio riprende a parlare come se fosse in campagna elettorale. Usa toni alla Casalino. Vuole subito un nemico, così da pronunciare la frase che poi diventa un titolone. E il nemico è Berlusconi. Dopo lo sfogo sul Blog dei 5 Stelle e su Facebook contro l’opposizione «e i loro giornali», ospite di Massimo Giletti su La7, il vicepremier ha assicurato ancora una volta la stabilità del governo gialloverde, ha negato con forza ogni rottura con Tria e, soprattutto, ha lanciato un messaggio al collega del Viminale a pochi giorni dall’accordo Lega-Forza Italia sulla Rai: per Berlusconi nessuna garanzia. Matteo Salvini, ha detto parlando a Non è l’Arena di editoria e telecomunicazioni – deleghe che il M5S si è riservato – «sa che c’è una cosa che non mi deve mai chiedere, le garanzie per Berlusconi» perché «non ci sono garanzie da dare, altrimenti facciamo come quelli di prima». Usa il termine “garanzie” per non apparire “giustiziere” ma il concetto resta lo stesso: colpire Mediaset.

Def

“Mi sento fare la morale da quei signori lì… Si sta facendo un deficit che non è difforme da quelli precedenti, ma con una differenza: quelli lo facevano per le banche, noi per i cittadini”, ha puntualizzato Di Maio tornando sulle critiche dell’opposizione sulla Legge di Bilancio. E su una presunta rottura con il ministro Tria sul Def, il ministro risponde: “Noi siamo una grande squadra che finché resta unita farà sempre grandi cose. Per la prima volta dopo tanti anni ha messo al centro del tavolo non i numeri ma i cittadini”. A Tria “nessuno ha mai chiesto di dimettersi”, ha sottolineato Di Maio, aggiungendo: “Abbiamo fatto più riunioni in questi mesi e avevamo sempre chiesto a Tria di fare più scenari”.

Rai

«Gli italiani non possono pagare il canone per una Rai in queste condizioni», ha poi affermato Di Maio. Parlando del neopresidente Marcello Foa, il vicepremier ha spiegato che «nessuno potrà mai dire che si tratta di un giornalista della Lega perché ha una storia personale prima della Lega e prima di questo governo». E lo stesso, ha aggiunto, si può dire dell’ad Fabrizio Salini. «Abbiamo visto i curriculum», ha tenuto a puntualizzare. «Rimettere in moto la Rai è una sfida epocale – ha sottolineato il capo politico del M5S – E la dovranno combattere non solo Foa e Salini ma anche noi politici, mantenendo le mani il più lontano possibile dal servizio pubblico», anche se, ha aggiunto Di Maio, «non è sempre il politico che va alla ricerca di qualcuno in Rai, a volte capita anche l’inverso».

Commenti

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  • Pino1° 2 Ottobre 2018

    Non apprezzo la ‘persona’ Berlusconi e certamente non ha bisogno di soccorsi, ha Ghedini, Casellati ecc. Però ritengo che -ad ognuno il suo-.
    a Berlusconi va riconosciuta la capacità imprenditoriale nel campo edile che ha fatto guadagnare operai, venditori, acquirenti, benessere a piene mani nel territorio, la socialità che vi risiede ed il paese che ha riscosso tasse in quantitativi industriali. L’avventura mediaset e collegate ha ancora fatto bis di guadagno, anch’essa, tutto il ‘sistema’ paese ma SOPRATUTTO:
    -Ha allargato l’offerta televisiva dimostrando che si potevano fare spettacolo d’intrattenimento e successivamente tg ed informazione non politica. Con l’unico distinguo del Giornalista Fede ma a suo onore il fatto che non si camuffava come quelli di ora, anzi ! (Nunziata,gruber ecc!)
    -Per questo ha dovuto subire le peggiori porcate che il sinistro sistema riusciva a mettere su usando gli strumenti dello stato, quindi di tutti, contro uno ed uno solo. Ricordo le oltre trecento visite in due anni della guardia di finanza. NESSUN imprenditore sarebbe sopravvissuto a quel trattamento, dimostro’ che non era un padrone che gestiva aziende corrotte e sopravvisse.
    -L’aggressione dei rossi ‘Cavalieri dell’apocalisse’ del tribunale di Milano, che distrussero selettivamente e in blocco la miglior classe politica che il paese abbia avuto fino a ieri – il tintinnar di manette dipietresco, il CAF, i suicidi, gli esilii, la così detta autoreferenziale ‘mani pulite’ partita con cento milioni d’allora ed una mercedes sparite, ci ha consegnato ad oggi mani più lorde d’allora e -non solo nel paese dei giudicabili- ! dagli ‘amici del quartierino, droga, traffico d’invasori e ancora ‘CUPOLE’ a gestire il paese, solo che si sono spinte più in alto. E ora, forse, il miracolo, (ma aspettiamo) ci stanno ‘lavorando, ; continuano ancora oggi a mestare continuando a fare danni al paese! Si aggiunge ora il ‘partito cinque stelle? NON VA BENE.
    Proprio ora che a presidenza della RAI l’azienda distributrice del ‘di tutto di più’ in tutti i sensi, anche i peggiori, viene fatto ingozzare ai ‘rossi=preti’ Una persona non corrotta (nel senso etimologico) dalla politica con professionalità d’alta gamma e si potrebbe finalmente cancellare completamente il canone dal momento che il sistema mediaset dimostra che si può fare, così come la nuova radioTV cabul ( la 7 ) che
    sostituisce con maggior potenza di fuoco canale 3, i pentastellatini ci vogliono provare ? NO ! Imito quello schifo di presidente di anni fa :IO NON CI STO e penso d’essere insieme ad una vastissima platea. Non è sopportabile una guerra Berlusconi bis! Ricordiamocelo alla ormai prossime elezioni !