Crollo chiesa San Giuseppe dei Falegnami: due indagati per disastro colposo

12 Ott 2018 14:55 - di Carlo Marini

Ci sono i primi due indagati per il crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, a pochi metri dal Campidoglio, avvenuto il 30 agosto scorso. La Procura di Roma ha iscritto i titolari della ditta che nel 2015 vinse l’appalto per i lavori di ristrutturazione del soffitto della chiesa. Si tratta di Stefano Di Stefano e Gaetano Correra, nei cui confronti si ipotizza il reato di disastro colposo.

Il tetto della chiesa distrutto dai tarli?

In un articolo pubblicato sul sito dell’Osservatore RomanoFrancesco Scoppola, dirigente a capo della Direzione Generale Educazione e Ricerca del Mibac  ha ipotizzato: «Ciò che è accaduto nella chiesa romana è con ogni probabilità connesso al deterioramento di un solo, singolo elemento di una capriata. E la causa più probabile sono gli insetti xilofagi, i tarli, oppure la marcescenza del legno dovuta a perdite e infiltrazioni». «Il clima quasi tropicale – ha proseguito Scoppola – col caldo umido di questa ultima estate, con precipitazioni improvvise e abbondanti, che le gronde non più sistematicamente tenute sgombre non arrivano a smaltire, sul legno inanimato ha certamente portato una accentuazione di questi fenomeni, proprio come sul vivo delle palme avviene da anni a opera del punteruolo rosso».

Le origini della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami

La chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano fu edificata alla fine del XVI secolo dall’Arciconfraternita dei Falegnami e dedicata a San Giuseppe dalla Congregazione dei Falegnami, che nel 1540 aveva preso in affitto la preesistente chiesa di San Pietro in Carcere. Sotto di essa si trova il famoso Carcere Mamertino

Il giorno dopo erano in programma due matrimoni

La chiesa dei Falegnami solitamente è aperta solo per i matrimoni, ma al momento del crollo fortunatamente non c’era nessuno. L’indomani erano in programma due cerimonie nuziali. Fosse accaduto con 24 ore di ritardo, il crollo avrebbe provocato sicuramente delle vittime.

Commenti

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  • Pino1° 14 Ottobre 2018

    Ancora? -Tanto per stare alle condizioni meteorologiche di clima ‘quasi tropicale’ chiamato a co-responsabile del crollo- che si fa ? Roma ha più di 900 chiese fra quelle antiche, d’epoca, recenti. Molte le centinaia, la maggioranza, realizzate con materiale ligneo !!! Quante decine di tetti sono crollati ? Si può anche continuare a celare le responsabilità della conduzione della chiesa ma stante il grave danno al patrimonio artistico, storico, culturale ecc.:
    Quale motivo per le recenti manutenzioni?
    Su quale struttura è intervenuta l’opera di manutenzione?
    Se le grondaie (altra scusa accampata) non ‘ricevono’ e smaltiscono le acque meteoriche…
    queste confluiscono all’interno del tetto ? Improbabile !
    La marcescenza del legno, improvvisa, dopo centinaia d’anni senza essere notata durante i lavori?
    Il responsabile del restauro ? Un manovale ? Finirà così ? Il porto delle nebbie sempre in funzione !
    Quando si distrugge colpevolmente il patrimonio storico occorre il coraggio di andare a fondo…

  • Pino1° 13 Ottobre 2018

    E continuiamo a farci prendere in giro credendo che il mondo che li circonda sia all’oscuro del restauro e manutenzione e messa in sicurezza delle opere d’arte a cui soprintendenze dovrebbero essere sempre presenti. Con individui sapienti.. gli analizzatori igrometrici per valutare le persistenze dei tenori di umidità relativa e pericolosa costano poco, perché non usarli?. COMUNQUE la capacità di circolazione dell’aria in un sottotetto cieco si vede a colpo d’occhio bisogna sapere. A che santo votarsi, per pararsi il fondo schiena non bastandogli il sottostante San Giuseppe dei Falegnami… si inventano ‘ipotizzando’ cause ‘probabili’ ben tre, chiamando in causa il punteruolo rosso che anche uno scarso, sa che aggrediscono
    in prima istanza legni in vegetazione, non d’epoca o antichi; comunque ipotizzando in tema di moneta lanciata in aria ce ne sarebbe una, qualcuno non ha saputo fare il suo lavoro; le opere d’arte per tutelare le quali sono pagati sono patrimonio del paese! Si sa TUTTO quello che c’è da sapere intorno alle cause che fanno cedere un qualunque elemento ligneo, lapideo, o metallico a secondo della collocazione ed uso ! Occorre sporcarsi il vestitino e le manine durante i lavori e seguire come l’ombra i restauratori al lavoro, anche per capire SE sono i restauratori giusti per quel lavoro! E stabilire gli step di verifica della esecuzione e tenuta dei lavori che deve interessare a cura della stazione appaltante e del committente !
    Nel disastro, l’opera d’arte era senza turisti o visitatori scongiurando di peggio !
    Domanda: A CARICO DI CHI IL COSTO DEL RESTAURO !!!!!!!!!!!!!!!! che non è mai come l’originale !

  • MICHELE RICCIARDI 13 Ottobre 2018

    13 Ottobre 2018 — CHE GRANDE GIOIA OGGI! Ho saputo da Radio Maria, che i veggenti di Medjugorje sanno anche la data dell arrivo dei 10 segreti annunciati dalla Madonna (brutti belli e brutti assai) e che, la Madonna ha detto pure che con il loro avvenimento, tutto il mondo diventerà cattolico! Per me è bello assai! Come sono felice! E per voi? E poichè fu scritto che i giusti verranno portati in luogo sicuro dagli Angeli; qualche speranza la tengo pure io; e voi? Viva, il Santo Rosario di Maria e viva la Divina Misericordia di Gesù!

  • Pino1° 13 Ottobre 2018

    E continuiamo a farci prendere x il cucù da str//zi che credono che il mondo che li circonda sia all’oscuro del restauro e manutenzione e messa in sicurezza delle opere d’arte a cui soprintendenze dormienti (anche per nausee da modesta qualità ed esaurita passione ) dovrebbero essere sempre presenti. Con individui pensanti, capenti, sapienti.. gli analizzatori igrometrici per valutare le persistenze dei tenori di umidità relativa e pericolosa costano due cicche. COMUNQUE la capacità di circolazione dell’aria in un sottotetto cieco si vede a colpo d’occhio se non sei un cieco ma, bisogna sapere, invece di avere rubato lo stipendio per una vita. Non capendo a che santo votarsi, per pararsi il culatello non bastandogli il sottostante San Giuseppe dei Falegnami… si inventano ‘ipotizzando’ cause ‘probabili’ ben tre, chiamando in causa il punteruolo rosso che anche uno scarso, ma tanto, sa che aggrediscono in prima istanza legni in vegetazione, non d’epoca o antichi; comunque ipotizzando in tema di moneta lanciata in aria ce ne sarebbe una davvero credibile, non sanno fare il loro lavoro; opere d’arte per tutelare le quali sono pagati ‘nonglienefottenulla’ tanto non è roba loro.
    Vergogna, vergogna, vergogna fanno schifo anche solo nell’ipotizzare ! Si sa TUTTO quello che c’è da sapere intorno alle cause che fanno cedere un qualunque elemento ligneo, lapideo, o metallico a secondo della collocazione ed uso ! Ma bisogna andare a sporcarsi il vestitino e le manine durante i lavori e seguire come l’ombra i restauratori al lavoro, anche per capire SE sono restauratori ! E stabilire gli step di verifica della esecuzione e tenuta dei lavori e questo è a cura della stazione appaltante e del committente ! ST°°°°i ! Hanno sempre culo che l’opera d’arte era senza turisti o visitatori ! Mi scuso del ‘peso’ ma non meritano altro.
    Domanda: A CARICO DI CHI IL COSTO DEL RESTAURO !!!!!!!!!!!!!!!! che non è mai come l’originale !