Aveva 307 auto intestate ed era senza patente: denunciato romeno

23 Ott 2018 14:01 - di Penelope Corrado

La Polizia municipale di Verona ha individuato una delle 307 auto intestate alla stessa persona, che è risultata appartenere a un cittadino romeno di 44 anni. Grazie al sistema informativo Giano2, i Vigili di quartiere della delegazione sud ovest hanno individuato una Opel Astra parcheggiata in strada. Dalle verifiche nelle banche dati della Motorizzazione e del Pubblico Registro Automobilistico, l’uomo è risultato anche senza patente.

A Verona il caso record del romeno senza patente

L’intervento si inserisce all’interno dell’attività della Polizia municipale per contrastare il fenomeno dei prestanome, cioè di persone italiane e straniere che risultano avere centinaia di veicoli intestati, senza dichiarare reddito. Spesso questi veicoli, sottolineano i vigili, sono utilizzati dalla criminalità per commettere reati o sono coinvolti in fenomeni di pirateria. Grazie a questi prestanome, che sono ovviamente nullatenenti, i malavitosi non pagano bollo, non pagano assicurazione e possono concedersi il lusso di effettuare anche reati, potendo contare sul fatto dell’assoluta impunità.

Battuto il primato della rom intestataria di 288 auto

Alcuni mesi fa, sempre a Verona un altro veicolo era stato sequestrato in zona Stadio, intestato ad una rom residente in un campo nomadi di Bologna, che risultava possedere altre 287 auto. Inutile dire che la donna è risultata irreperibile e che sulle sue vetture pesano centinaia di multe, che non verranno mai pagate.

Commenti

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  • Laura Prosperini 23 Ottobre 2018

    rito abbreviato e fuori dall’Italia subito.
    è possibile?

  • Pino1° 23 Ottobre 2018

    Vediamo bene che nello stato, inteso come amministrazioni tecniche, abbiamo delle voragini di ignavia assoluta. Da decenni il mondo della produzione anche della dittarella da quattro dipendenti è obbligatoriamente informatizzata. Sappiamo quanto è costato il sistema Giano ? Per altro preso già operativo dall’Inghilterra ? Meglio di no, il fegato potrebbe risentirne! Quanta energia occorre ad un operatore autorizzato effettuare un’ enquairy al sistema ed avere le concentrazioni delle targhe ed auto
    su singole persone? Ed invitare La GdF a sequestri masstodontici di auto da mettere a disposizione dei servizi antimafia ed antidroga? Buttandole via dopo averle usate ? Quanta fatica costa inserire nella banca dati un’allert al transito sotto qualunque camera delle targhe incriminate? Che non pagano tassa di possesso, quasi certa l’assicurazione, di riciclaggio in esportazione e ricambi usati ? Incominciate a licenziare qualche generale poi vediamo come muovono velocemente le chiappette !