Addio a “presidenta” e “ministra”: il Palazzo rinnega e resetta la Boldrini

4 Ott 2018 13:34 - di Prisca Righetti

Sono passati 2 anni e due esecutivi – e in mezzo la debacle elettorale della sinistra, incassata a fatica il 4 marzo – da quando l’allora presidentessa della Camera, Laura Boldrini, femminilizzò diciture, carte e badge in circolazione a Montecitorio, costringendo addetti ai lavori e accademici della Crusca a una repentina inversione di tendenza linguistica, cominciando proprio dai gruppi parlamentari chiamati ad attuare le modifiche delle cariche dei dipendenti della Camera, declinandole al femminile. Ma da oggi, con l’iniziativa di un gruppo di deputate del Carroccio, si inserisce la retromarcia e, preso atto che lo stesso colpo di spugna passato dagli elettori sul Pd e sulla “presidenta” può essere passato pure sulle carte intestate, i tesserini, i cavalieri e i siti del Palazzo, si ritorna alla tradizione maschilista spazzata via nel 2016 dal provvedimento boldriniano.

Intestazioni femminilizzate dalla Boldrini: si cambia

E così, come riporta Libero, «alla faccia della Boldrini, non fosse che i soldi spesi dall’ex presidente della Camera per “femminizzare” tutte le carte intestate e i badge della Camera erano i nostri»… «Nelle comunicazioni ufficiali, per esempio, la leghista Erika Stefani fa scrivere testualmente “il signor ministro Erika Stefani”, mentre sul sito del governo le parole “ministra” e “sottosegretaria” sono scomparse per tutte le donne componenti dell’esecutivo». Insomma, niente più consigliera in luogo del canonico consigliere, e stop all’interprete-traduttore diventato all’occorrenza anche traduttrice, con buona pace delle deputate pasionarie – molto poche, per la verità – favorevoli all’inedita declinazione al femminile che, invece, moltissime altre colleghe hanno ritenuto, e da subito, discriminatorie al quadrato. Un’iniziativa, quella dei nuovi “indirizzi in tema di linguaggio di genere” targata Boldrini, datata 2016 e rispedita al mittente oggi, considerata dal suo esordio, sempre e comunque un passo indietro, anacronistica almeno quanto formalmente risibile. La parità di genere, insomma, non passa necessariamente per la grammatica: e così oggi, con l’iniziativa della deputate leghiste, le intestazioni al femminile sono rinnegate e resettate. Contrordine compagne, anzi compagni…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Alessandro 6 Ottobre 2018

    Menomale, ero stufo che per parità dovevo “dentisto” e “pediatro” perché uomini!!! ???

  • Paola 6 Ottobre 2018

    D’accordo con tutti i commenti, perché quasi tutti eccellenti.
    Però non condivido del tutto quanto scrive Angela.

  • stefano 6 Ottobre 2018

    era ora veniva il vomito a dire dottora sindaca presidenta e altre cagate del genere ora sarebbe il momento di non parlare più di certi/e persone ridicole

  • Rodolfo Ballardini 5 Ottobre 2018

    Era ora. Adesso cancelliamo la boldrini e i suoi accoliti, torniamo a papà e mamma, nonno e nonna, zio e zia. Bando agli affitti uterini, bando alla depravazione dei gay pride, bando alle adozioni per coppie omosessuali. Torniamo alla morale che ha dato frutti maturi e non avvelenati come quelli che la sinistra ha e sta coltivando.

    • Fabio 5 Ottobre 2018

      No dai non e’ così. Abbiamo solamente eliminato una puttanata, una lavata di faccia inutile e demagogica. Le conquiste sociali dei temi importanti che tu hai elencato sono altra cosa.

      • Leo Grellede 6 Ottobre 2018

        Non sempre occorre uccidere un leone per dire che si è fatto qualcosa. Anche eliminare le zecche e i loro escrementi è un lavoro piccolo ma di grande significato. Il linguaggio è il vero terreno di scontro come ben sappiamo da almeno mezzo secolo

  • gustavo 5 Ottobre 2018

    Un altra sconfitta per la Boldrin

    • Tanino Raspante 6 Ottobre 2018

      Anche Il gay-pride e l’utero a noleggio sono puttanate altro che conquiste sociali

  • Aurora De palma 5 Ottobre 2018

    nn riesco a capire perchè questa sinistra voglia cambiare spesso lo stato delle cose. forse nn si trova bene nella propria pelle o forse soffre di insufficienza di visibilità?

  • Piero 5 Ottobre 2018

    Una vergogna per il nostro stato, la Boldrini

  • Rita 5 Ottobre 2018

    era ora… ora l’universo sta cominciando ad essere di nuovo in equilibrio

  • Gran Turco 5 Ottobre 2018

    E’ ORA DI DIMENTICARE QUESTA PERSONA, TRA L’ALTRO, MOLTO SGRADEVOLE.

    • gustavo 5 Ottobre 2018

      D’accordissimo

  • sergio 5 Ottobre 2018

    La presidenta Boldrini è stato un “regalo” dei comunisti che l’hanno voluta come presidenta della camera…..da dimenticare!!!!!!!!!!!!!

  • Anna 5 Ottobre 2018

    Secondo la Boldrini la parità di genere doveva principalmente passare per la grammatica generando obbrobri tipo ministra, presidenta ecc., senza rendersi conto che in questo modo si veniva a stigmatizzare una volta di più differenze che purtroppo ancora esistono e che non vengono certo cancellate coniugando al femminile sostantivi che nascono al maschile. Avrebbe dovuto impiegare tutti i suoi sforzi in ben altre battaglie e non in queste cose del tutto marginali, se fossi presidente di qualche società non mi interesserebbe certo essere chiamata presidenta, ma avere, quello si, lo stesso trattamento economico dei miei colleghi uomini, mi interesserebbe essere valutata per ciò che effettivamente valgo e non perché, essendo donna, posso essere più o meno accettata per il mio fondo schiena o per il mio décolleté. Sono ben altri i parametri e le cose che contano!!

    • Elena 6 Ottobre 2018

      È proprio questo che è importante ribadire: il merito delle donne sta in quello che fanno e come lo fanno! Basta col dare valore alla superficialita’, è indispensabile vengano riconosciuti i nostri meriti non la nostra vanità!

  • Claudia 5 Ottobre 2018

    Era ora! Era semplicemente ridicola. La dignità e il rispetto della donna non passa certo con il linciaggio della lingua italiana. Le grandi DONNE politiche del passato insegnano.

  • paolo 5 Ottobre 2018

    Era ora che finisse questa cosa ridicola e inutile

  • maurizio giannotti 5 Ottobre 2018

    Da una emerita ignorante una buffonata (non una riforma) che faceva violenza alle persone istruite e alla lingua Nazionale. Finalmente persone intelligenti hanno deciso di cancellare dette aberrazioni, frutto di stupidità e di ignoranza dell’autrice!!!!!!

  • rino 5 Ottobre 2018

    La storia del feminile cominciò com “La TGR” del terzo canale Rai perché donna è bello e da allora, se ci fate caso, in tutte le reti tv è dilagato il femminile, almeno negli articoli e nelle preposizioni articolate. I giornalisti dicono ad es. “della ministro della giustizia” oppure ” la direttore”. Il fatto è che, fino a prima del crollo del comunismo, quella ideologia era progressista, ma privata del comunismo, la sinistra, per restare “progressista” si è inventata e ci ha fatto digerire una serie di sciocchezze che hanno rovinato l’Italia. L’elezione della Boldrini, presentata come ex di Commissario ONU per l’immigrazione, carica che non ha mai ricoperto, è stato uno degli episodi più squallidi degli ultimi governi del PD, assieme al sirulamento di Berlusconi da parte dell’ex compagno Napolitano che, con Monti, ha consegnato l’Inelle mani del capitale speculatore e ha distrutto definitivamente l’economia del paese.

  • Matteo 5 Ottobre 2018

    Dimentichiamo i provvedimenti della “Boldrina” e possibilmente anche lei…

  • Federico Trolli 5 Ottobre 2018

    Per oltre 40 anni mi hanno appellato GEOMETRA. Cosa avrei dovuto fare se fossi stato al posto della Boldrini? Combattere che mi chiamassero GEOMETRO? Ancora oggi chi mi ha conosciuto in ambito professionale continua a chiamarmi ancora CIAO GEOMETRA! E ne sono fiero!

  • Silvio 5 Ottobre 2018

    Ma come ora non posso piu’ chiamarla BoldrinA, avvocata, autisto\? no non confondiamo Io sono il genitore 1 per i figli della mia prima moglie, il genitore 2 per quelli della seconda il genitore 3 per la terza ora sono il n*4 e le mie mogli???anche loro mamma 1 mamma2 mamma 3 mamma4 accidenti c’e un economista matematico che mi puo aiutare??? non dire mamma!!!devi dire; genitore 1/2/3/4 quacchio per quacchio fa’ ventiquacchio quindi l’ultimo nato dovrebbe essere il figlio 24/??? anche se di figli ne ho solo 4???? Boldrina aiuto,!!!!!!!

  • Gianfranco 4 Ottobre 2018

    Vorrei rispondere ad Angela.. è vero che in alcuni paesi viene associato al cognome del papà anche quello della mamma.. però sarebbe bene conoscere in che modo ciò avviene.. se oggi diamo i due cognomi al bimbo (es: Rossi Verdi Luca) quando lui si avrà dei figli dovrà dare il suo cognome (Rossi Verdi + il cognome della mamma) che anche lei avrà due cognomi: Pinco Pallo.. quindi questa creatura si chiamerà Rossi Verdi Pinco Pallo Giuseppe.. semplicemente fantastico..
    Alle idiozie non c’è limite.. per fortuna che la Spagna insegna.. mah.. senza parole..!!!

  • Giuseppe Tolu 4 Ottobre 2018

    Gli verrà un colpo, ahaahhaa ahhhhhhaaaa

  • marcovalmar45 4 Ottobre 2018

    Ci sarebbe molto da dire. Ma forse é meglio riposarsi dopo le assurdità boldriniane, che hanno fatto rivoltare lo stomaco anche agli ” italioti suoi compagni di partito”. Assurdità attuate da quei governi che hanno avuto questo soggetto, a capitanare la camera del parlamento della repubblichetta italiota. E’ probabile che ciò sia potuto accadere, perché c’é stato un errore di camera nel palazzo.

  • Pino1° 4 Ottobre 2018

    Chi non è italiano e non ha apprendimento almeno scolastico e gusto di conoscere le proprie origini per poter giudicare meglio le altrui, difficilmente riuscirà a comprendere che millenni di storia e-che-storia non sono cancellabili in cinque secondi di barbarie ! Un grande della giurisprudenza insegnava a tutti noi arrembanti pulcini che ‘siamo pigmei su spalle di giganti’, portando a più miti consigli audaci considerazioni giovanili. La lingua del mio paese è come tutte le cose, in continuo divenire e trova nella ‘resistenza’ alle barbarie un motivo di riconoscimento della propria storia ed identità. Concetti tramandati al volo, mentre cresceva, al pargolo di casa. Mia moglie che non voleva figli mi ha fatto questo dono, continuando a lavorare come tutte le donne di qualità tradizionale, come le Italiche donne d’acciaio che hanno costruito il Paese fino a decenni fa. Donne senza turbe post parto perché in vece di non fare nulla ed avere tempo di piangersi addosso erano da subito ‘combat ready’! Siamo stati un gran popolo e i due generi al posto di combattersi si stringevano forte per essere pietre miliari e riferimento futuro a chi lasciavano.

  • Angela 4 Ottobre 2018

    Io avrei fatto scrivere (anche se non è corretto in italiano):”La signora ministro ….”penso che l’Italia sia molto maschilista…in Spagna e in altri Paesi del mondo i figli hanno entrambi i cognomi dei genitori e penso che sia giusto visto che la gravidanza (che non è una passeggiata tra analisi(alcuni invasivi e dolorosi dopo una certa età) ,regimi alimentari rigidi,attenzione a tutto quello che può dare problemi al nascituro….e dopo la nascita accollarsi tutto il periodo post natale(pianti notturni,stanchezza fisica dovuta all’accudimento della casa,del figlio e del marito che spesso anziché aiutare la povera donna distrutta psicologicamente e fisicamente dal parto,fa le bizze e richiede attenzioni peggio del nascituro)…credo che l’Italia sia uno dei peggiori Paesi maschilisti che esistano… praticamente la donna non è per niente considerata ne come donna,ne come mamma ,so che oggi esiste l’opportunità di dare il proprio cognome al figlio…ma abbiamo avuto questo diritto solo da qualche anno….Vergognoso!!!ma la colpa è solo di
    noi donne che non siamo state mai incisive nel farci rispettare e pretendere la vera eguaglianza tra i sessi e a dirla tutta…se governassimo noi il mondo di sicuro non ci sarebbero più guerre e il mondo sarebbe migliore (come ha detto Bono Vox degli U 2)…un uomo !!!che ha detto ciò che le donne di tutto il mondo dovrebbero esigere …

    • MarioD6 5 Ottobre 2018

      Che le donne siano spesso bistrattate e maltrattate è una realtà purtroppo incontrovertibile. Che le stesse donne se ne facciano un motivo di auto commiserazione è altrettanto purtroppo reale. La mia grande moglie, tristemente scomparsa dopo 50 anni di matrimonio, non ha mai recriminato sulla condizione di moglie e di donna di casa, mi ha concesso la gioia di due figli e ne ha curato la salute e l’educazione mentre io ero via per lavoro e posso garantirle che io non avrei saputo fare come lei. La storia della distruzione psicologica dal parto è una palla gigantesca che forse a lei fa comodo usare nei confronti del suo compagno/marito/amico/passante. Le donne con le palle, e mi creda ne esistono moltissime, non si attaccano a queste motivazioni. La declinazione al femminile di vocaboli inventati dalla NON COMPIANTA presidentessa della camera non cambierebbe in alcun modo la considerazione che un individuo ha della donna ma certamente ridicolizzerebbe la donna stessa.
      Se poi ci aggiunge il costo iperbolico delle castronate fatte da questa spocchiosa e acida figura che è stata imposta da un altrettanto spocchioso e rancoroso presidente, si senta orgogliosa di aver pagato anche di tasca sua le norme insulse imposte dalla suddetta femmina. Io non sono affatto felice di come sono stati usati i soldi delle mie salatissime tasse !!!!

      • ricky 6 Ottobre 2018

        angela ci sono paesi dove vieni lapidata a morte per presunto stupro cioè se vieni stuprato o ci sia la presunzione non è che te difendono, te ammazzano! quindi a chi dice sempre ITALIA MASCHILISTA, fa schifo ecc… li esorto a documentarsi dato che non è un paese ma tanti paesi dove la donna proprio non esiste, in Italia siete forse anche troppo e dico troppo tutelate, dove sta scritto che un datore di lavoro deve pagare 9 mesi quasi per te che vai in maternità? e ce stanno tante donne paracule che fanno figli a raffica e praticamente non lavorano più! vuoi un figlio ? non lavorare che tanto checchè se ne dica se lavori e hai un figlio sei una mamma de m****!

  • Giulio Pampari 4 Ottobre 2018

    Ah Ah ! Il tempo é galantuomo. Riconosciamo alla Boldra il merito di aver evocato in molti di noi e declinata al femminile e femminile la parola “S*****a” termine che certamente e per buona memoria, terremo in auge.

  • Laura Prosperini 4 Ottobre 2018

    …finalmente…
    questa omogeneizzazione del tutto uguale ha i tentacoli come una “piovra” (mafia).
    Ripristiniamo la bellezza della lingua Italiana e delle consuetudini Tradizionali.