Svolta “storica” sui carburanti: sarà cancellata l’accise sulla guerra in Etiopia…

9 Set 2018 11:16 - di Lucio Meo

Una sforbiciata alle accise sulla benzina, il prima possibile. Questo quanto annunciato oggi dal sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci, che in un’intervista al Messaggero ha parlato della cancellazione dei balzelli più vecchi che gravano sul costo del carburante. “Presenteremo martedì una proposta che, peraltro, Matteo Salvini già conosce. Ci sarà una misura sulle aliquote Irpef per il 2019. Poi per il 2020-2021, Salvini ci ha chiesto di preparare una flat tax”, ha spiegato il sottosegretario al quotidiano romano.

Ma cosa prevede la misura? “Ci sarà come detto un primo sfoltimento delle accise sulla benzina, cancelleremo quelle più datate nel tempo“. Ma per sapere di quanto saranno tagliate è ancora presto: “Stiamo ancora facendo i conteggi. Sarà un primo segnale”. Un primo passo quindi, rispetto a quanto scritto nel contratto di governo, dove si parla di cancellare tutte quelle voci “anacronistiche” che risalgono addirittura alla guerra di Etiopia e che valgono, secondo i calcoli dei consumatori, fino a 20 centesimi al litro. “È un tema – spiega Bitonci – che sta molto a cuore a Matteo Salvini”.

Ma non è tutto. Nella proposta “ci sarà un’altra misura molto importante per le imprese, una riduzione dell’Ires dal 24% al 15% per gli utili che vengono reinvestiti per l’acquisto di attrezzature e beni per lo sviluppo dell’attività. Una specie di nuova legge Tremonti. Proporremo di estendere questa misura anche alle assunzioni”.

Allo studio, annuncia ancora Bitonci, ci sono inoltre “due ipotesi, una ulteriore riduzione delle aliquote Irpef oppure una flat tax progressiva. Non lo abbiamo ancora stabilito”. Da cosa dipenderà? “Il Tesoro sta facendo delle simulazioni sul gettito”. E al giornalista che gli chiede se, come detto, il punto di arrivo dell’Irpef potrebbero essere tre aliquote (21%, 38% e 43%), Bitonci risponde: “Stiamo ancora valutando. Sul tavolo ci sarà comunque la proposta di una flat tax con più aliquote. Il punto di partenza resta il taglio del primo scaglione”.

Nel pacchetto è previsto inoltre “l’ampliamento del regime dei minimi. Applicheremo l’aliquota del 15% fino a 65 mila euro, poi cui sarà un’aliquota incrementale del 5% fino a 100 mila, si pagherà, cioè, solo sulla parte che supera i 65 mila euro”. Si parla di misure per 10 miliardi: “La quota parte della Lega è di 5 miliardi, altri cinque sono per le misure del Movimento 5 Stelle. Loro impiegheranno la loro parte per il reddito di cittadinanza”. Ma come sarà divisa la quota tra le varie misure? “La flat tax sui minimi circa 1,5 miliardi. Il resto andrà alla riduzione dell’ Irpef e alle altre proposte che presenteremo al tavolo martedì”.

E le coperture per i 10 miliardi necessari a finanziare il pacchetto? “Dovrebbe essere all’interno degli spazi di bilancio che verranno concessi dalla Commissione europea. Non credo che l’Europa ponga tutti questi vincoli. Primo perché c’ è un dato politico, il prossimo anno ci sono le elezioni europee e in questi passaggi le maglie sono sempre un po’ più larghe. E poi perché Germania e Francia questa flessibilità l’ hanno già utilizzata. All’Italia non può essere negato di portare avanti delle politiche di sviluppo”. E alla domanda se il governo intende cancellare gli 80 euro di Renzi, Bitonci risponde: “Non servirà”.

Sul fronte dei carburanti, come spiega bene questo articolo della rivista scientifica “Focus”, tra le gabelle che hanno contribuito, nei decenni, a far lievitare il prezzo della benzina ci sono anche quelle per guerre antiche e catastrofi datati.

  1. 0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)
  2. 0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)
  3. 0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)
  4. 0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)
  5. 0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)
  6. 0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)
  7. 0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)
  8. 0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)
  9. 0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)
  10. 0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)
  11. 0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)
  12. 0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)
  13. da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)
  14. 0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)
  15. 0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)
  16. 0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)
  17. 0,02 euro: terremoto in Emilia (2012)

Commenti

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  • Felice la Gumina 12 Settembre 2018

    Un pozzo senza fine. Le accise, le addizionali comunali e regionali, aliquote irpef sempre più alte con redditi medio bassi. Pensate una famiglia monoreddito, tre componenti con 31.000 mila euro lordi e dico lordi è tassata al 38 % ai fini irpef.

  • Antonio Malerba 11 Settembre 2018

    Si parla di misure per 10 miliardi: “La quota parte della Lega è di 5 miliardi, altri cinque sono per le misure del Movimento 5 Stelle. Loro impiegheranno la loro parte per il reddito di cittadinanza”. PERFETTO MANUALE CENCELLI IN SALSA GIALLOVERDE

  • Francesca 10 Settembre 2018

    Complimenti per “la accise” e “catastrofi datati”. Propongo un’accisa per finanziare Corsi di grammatica per giornalisti

  • Ros. 10 Settembre 2018

    La guerra di Etiopia è terminata nel 1936, mi pare in ottobre. Ci pensate quanti soldi intascati in tutti questi anni? Per non parlare di altri eventi per cui sono state messe tasse con la scusa di aiutare i popoli colpiti. Che patrocinio!

  • Giuseppe La Porta 10 Settembre 2018

    Guerra di Etiopia da eliminare ma anche crisi di Suez e se Salvini vuole continuare sulla lotta all’immigrazione clandestina che si elimini pure quella sull’emergenza immigrazione relativa alla crisi libica .

  • Angela 10 Settembre 2018

    Era ora! purché si faccia davvero.

  • sergio la terza 10 Settembre 2018

    tutte le accise vanno tolte,ci pensi Salvini.-

  • alberto 10 Settembre 2018

    Era ora, ma quanto hanno rubato, Governo Berlusconi ( e l’altro “nanerottolo” Brnetta….) compreso, alla nostra cittadinanza?

  • Aldo Barbaro 10 Settembre 2018

    C’è sempre un quid per gravare il contribuente!!!!! Viva i politicanti !!!