Roma si sbriciola, si staccano frammenti del Passetto di Borgo

4 Set 2018 13:43 - di Alessandro Giuliani

Eravamo appena usciti dal cedimento di una chiesa che Roma continua a sbriciolarsi. Il patrimonio di Roma resta sotto stretta osservazione, eppure dopo il crollo alla chiesa di San Giuseppe dei Falegnami arriva un’altra tegola per il nostro patrimonio. Un uno due che lascia sgomenti. Si sono staccati dei frammenti dalle mura del Passetto di Borgo, il passaggio pedonale sopraelevato lungo circa 800 metri che collega il Vaticano con Castel Sant’Angelo. L’area è stata transennata Vigili del fuoco al lavoro a Borgo Sant’Angelo, altezza civico 23 davanti al palazzo Rai. Intorno alle 8,25 circa sono caduti in strada alcuni pezzi di tufo. nessuna ripercussione sui passanti, ma tanta meraviglia soprattutto da parte dei turisti che ogni giorno in questo periodo si affollano in  quella zona. Mai si aspetterebero un cedimento in uno dei luogli più rinomati al mondo. Eppure. Sul posto sono arrivati anche i vigili urbani del I gruppo Prati che hanno disposto una viabilità alternativa chiudendo un tratto di Borgo Sant’Angelo, da via del Campanile a via dell’Erba.

Fu alla fine del XIII secolo che il papa Nicolò III Orsini (1277-1280) decise di far realizzare un corridoio che unisse il castello agli appartamenti vaticani per poter fuggire rapidamente in caso di pericolo. Il corridoio fu realizzato sopra le mura difensive costruite nel IX secolo sotto papa Leone IV (847-855). A questo corridoio si accede dal secondo livello del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, dal bastione San Marco, ed è un percorso lungo 800 metri. Celebre la fuga attraverso il passetto di papa Clemente VII che, durante il sacco di Roma nel 1527, sfuggì all’invasione dei Lanzichenecchi sacrificando più di 180 guardie svizzere. Questo pezzetto di storia d’Italia è stato visitabile per i turisti in un progetto dal nome “Il castello segreto” che mostrava parti normalmente chiuse al pubblico. si attendono lumi dal servizio tecnico Vaticano e dalla sovrintendenza.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *