Pasticceria Linari – Roma

18 Set 2018 0:01 - di Redazione

Pasticceria Linari
Via Nicola Zabaglia, 9 – 00153 Roma
Tel. 06/5782358
Sito Internet: www.pasticcerialinari.com

Tipologia: bar / pasticceria
Prezzo: caffè 0,90€, cappuccino 1,20€, lieviti 0,90€
Giorno di chiusura: Martedì

OFFERTA
Tra gli storici marchi che caratterizzano l’anima popolare di Testaccio questa pasticceria ne rappresenta uno dei più noti, un riferimento per chi cerca un locale per una sosta sia di piacere che di lavoro. Sempre molto frequentata, propone un variegato numero di preparazioni che si muovono tra il dolce e il salato. La pasticceria è caratterizzata da un classico riferimento alla tradizione nostrana con paste fresche e mignon, biscotti per il tè e non solo, torte come millefoglie, Sacher, mimosa e crostate, cioccolatini e gelato per un’offerta rassicurante ma certamente priva di fantasia. Sul fronte del salato si passa dai panini, tramezzini e toast a piatti espressi con tanto di menù per il pranzo a 8 euro che comprende un primo o un secondo, un contorno, acqua e caffè. Nel complesso un locale che copre l’intero arco della giornata, iniziando dalla colazione per la quale lo abbiamo messo alla prova anche quest’anno, purtroppo con un risultato più deludente delle precedenti visite. I cornetti, sfornati caldi in grande numero, sono risultati in un’occasione in parte crudi, probabilmente a causa della grande richiesta al banco, e quando ben cotti comunque non molto fragranti e leggermente ammassati, migliori le creme come quella alla vaniglia del cornetto e la gustosa marmellata della girella con uvetta. Non ci ha convinto neanche il caffè, sovraestratto e dall’aroma di bruciato e amaro al palato, meglio è andata col cappuccino, ben schiumato, la cui presenza del latte ha alleggerito l’aroma del caffè.

AMBIENTE
Il locale, grande e comodo, è classicamente arredato per mostrare e proporre i vari prodotti, diversi i tavoli a disposizione per una sosta sia interni che esterni.

SERVIZIO
Veloce e corretto, non si fa prendere dall’affanno a locale pieno.

Recensione a cura di: Il Saporaio – La Pecora Nera Editore –

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