“Mio figlio ucciso da un migrante, ma la procura…”. Parla il padre di Marcus (video)

24 Set 2018 10:04 - di Redazione

Spintoni e botte davanti a un centro commerciale di Wittenberg e muore un trentenne, Marcus Hempel. A colpirlo, facendolo cadere a terra, un richiedente asilo siriano, Makus Steeger, che però non è mai stato processato ed è a piede libero in giro per la Germania. La Procura di Dessau ha infatti archiviato il caso dopo pochi giorni, giudicando che il siriano abbia agito per difendersi. Ora, a un anno dalla morte del figlio,  il padre di Karsten il cui figlio è stato additato da alcuni media come pericoloso “nazista”, vuole giustizia. Le sue rimostranze sono state portate all’attenzione delle sedi istituzionali dal partito di destra populista Afd.

Il caso di Marcus Hempel è stato rilanciato da Il Giornale. “Il 29 settembre 2017 mio figlio è stato picchiato a morte da un richiedente asilo siriano davanti a un centro commerciale a Wittenberg. L’episodio – racconta Karsten – è stato ripreso dall’inizio alla fine da una telecamera di sorveglianza dell’edificio”. Marcus era arrivato al centro commerciale in bicicletta con la fidanzata e dopo avere parcheggiato, mentre sta entrando, uno dei quattro siriani che sono fermi in un angolo gli grida qualcosa. Il giovane torna indietro, si sviluppa un alterco, Marcus colpisce il siriano con uno schiaffo e poi viene colpito varie volte alla testa finché cade a terra sbattendo violentemente la testa. Morirà qualche ora dopo in ospedale.

Karsten Hempel racconta ancora che la polizia ha dato una versione corretta dell’accaduto ma  tre giorni la procura di Dessau ha rilasciato un comunicato stampa che contraddice completamente quello della polizia. Il pm di Dessau, infatti, archivierà il caso affermando che il richiedente asilo avrebbe agito per autodifesa.

“Io penso – dice ancora il padre di Marcus – che il modo in cui il caso è stato presentato sia stato pianificato fin dall’inizio. Provate a immaginare se, da un momento all’altro, in una città con così tanti turisti si viene a sapere che un ragazzo tedesco è stato ucciso da quattro richiedenti asilo. Ecco, io credo che abbiano voluto nascondere come sono andate davvero le cose”.

Commenti

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  • ADRIANO AGOSTINI 25 Settembre 2018

    Se l’uccisione per “autodifesa”, secondo la procura tedesca, non è punibile, perché in Italia si fanno tante storie per la legge sulla legittima difesa primi fra tutti i magistrati?

  • FAUSTO 25 Settembre 2018

    TEMO CHE LA MAGISTRATURA SIA POLITICIZZATA IN TUTTA L’EUROPA. I MAGISTRATI IN ITALIA SONO GUIDATI DALL’IDEOLOGIA POLITICA, BASTA CONSIDERRARE QUANTE CORRRENTI VI SONO SIA PER L’ELEZIONE DEGLI ORGANI DIRETTIVI INTERNI CHE PER IL CSM. OCCORRE FARE PULIZIA ANCHE NELLA CORTE CONSITUZIONALE.

  • sergio 25 Settembre 2018

    Anche la Germania,come l’Italia,ha un grosso problema :…..la magistratura!

  • Silvia Toresi 25 Settembre 2018

    Non solo da noi la magistratura agisce così.

  • ATTILIO 25 Settembre 2018

    Questa è la dimostrazione che in europa i giudici usano due pesi e due misure. Se lui avesse ucciso il siriano con un pugno, avrebbe come minimo l’ergastolo, ma se invece è un richiedente asilo, allora le cose cambiano, e lui è a piede libero. Io che credo nel futuro imminente, spero con le elezioni in Baviera di una notevole credisca di Afd, da far crollare il governo Merkel e del suo buonismo per gli extracomunitari di tutto il mondo.

  • Carlo 25 Settembre 2018

    Questo padre ha tutto il diritto di esporre il suo pensiero alla Merkel, con la giusta carica cinetica.