Mentana caustico su La7: i rapporti tra Salvini e Di Maio? Ormai siamo al test di gravidanza

19 Set 2018 11:22 - di Giulia Melodia

Tra gaffe involontarie e motti di spirito, da Facebook come in onda – specie dove è di casa: su La 7 – una cosa è certa: Mentana non le manda proprio a dire, anche se alcune volte con ironia, altre con accenti più caustici, altre ancora con un sarcasmo non sempre digeribile. Fatto sta comunque, che nel caso della battuta improvvisata ieri nel salotto di Tagadà, ospite di Tiziana Panella, sul rapporto tra i due vicepremier, Salvini e Di Maio, il direttore del tg del La 7, ha improvvisato per puro amore di battuta un siparietto divertente –per quanto irriverente – con cui ha strappato un sorriso di gusto a conduttrice e pubblico in studio. «A che punto stanno i rapporti tra i due?», chiede “sorniona” la Panella; e prontamente Mentana risponde: «Ah bè, oggi siamo vicini al test di gravidanza»…

Battuta di Mentana sui rapporti Di Maio-Salvini: «Siamo al test di gravidanza»…

Sullo sfondo nel Led che campeggia alle spalle della conduttrice e di fronte all’ospite di turno, si staglia l’immagine del murale che pochi giorni dopo le elezioni del 4 marzo a Roma era comparso su un muro nei pressi del Parlamento e che ritraeva Matteo Salvini e Luigi Di Maio mentre si baciavano. Facile l’aggancio per il direttore del TgLa7 che ipotizzando un rapporto ormai più concreto e progettuale tra i leader di Lega e Movimento 5 Stelle, e ironizzandoci su, accoglie l’assist lanciato con la sua domanda insidiosa dalla Panella e ne approfitta per sferrare il tiro dritto in porta. Poi, archiviata la gag, torna serio e argomenta: «Il vero asse è il rapporto personale di fiducia tra Di Maio e Salvini; certo poi – conclude Mentana tornando a schermarsi dietro un’altra battuta – come succede anche ai grandi amori, può succedere che un giorno volino i piatti»…

Commenti

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  • Marco Frigerio 7 Ottobre 2018

    A quale Mentana si fa riferimento? Enrico Mentana o Stefano Mentana del PD ? Se Enrico Montana andrebbe ricordato che il Gruppo Gedi condiziona avendo le testate più importanti (a parte il Corriere della Sera) le informazioni del paese. In confronto Berlusconi è un dilettante !
    LA ROTTAMAZIONE SOLO PER REPUBBLICA: Scappa da ridere sapendo che un gruppo Editoriale GEDI (La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e numerose testate provinciali) che ha chiuso di recente un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate che riguardava 388,6 milioni e ottenendo di pagare solo 175,3 milioni CONTESTA la rottamazione per i piccoli in difficoltà chiamandoli evasori. Cioè La Repubblica ha avuto uno sconto da parte dell’Agenzia delle Entrate di 213,3 milioni ma si sente moralmente superiore all’altro milione di persone che a causa della crisi economica non ce la fanno più.

  • Sabino Gallo 20 Settembre 2018

    I commenti “politici” nascono sempre da una osservazione attenta di eventi singolari e significativi che caratterizzano la situazione di un Paese, in un certo momento. Ma , nel nostro, non si vive più e da molto tempo, “una situazione” di questo tipo . Non si capisce più a quali eventi prestare maggiore attenzione.
    Molto meglio rileggere ” I Miserabili” !

  • alberto 20 Settembre 2018

    Caro Mentana oramai per le tue donne NON ci sono più “rischi”! Per te solo funzioni corporali normali!

  • Mario Donnini 20 Settembre 2018

    Ribadisco: “La Repubblica italiana non è stata fondata sulle paghette di cittadinanza,reddito o pensione che siano, ma sul Lavoro”. La Costituzione all’art. 38 introduce l’assistenza sociale, formata dal complesso degli interventi dello stato a favore di tutta la cittadinanza a prescindere dal fatto che questa possa lavorare. Anzi, l’intervento è erogato proprio nel duplice presupposto che il cittadino sia inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere (art. 38 comma 1 della Costituzione italiana). Tali interventi consistono nel soddisfare gratuitamente fondamentali bisogni materiali e morali dell’esistenza (cure mediche, istruzione ecc.) e non ricevere 780 €. Tradotto, significa anche tutti cittadini e tutti elettori consapevoli. Grazie.

  • Mario Donnini 20 Settembre 2018

    La Repubblica italiana non è stata fondata sulle paghette di cittadinanza,reddito o pensione che siano, ma sul Lavoro. La Costituzione ha messo al suo centro la dignità della persona umana, perché non c’è Libertà senza Dignità, ma neppure c’è Dignità senza Lavoro e Stato sociale.
    Gli elettori del Centro Destra hanno votato contro il programma dei 5 Stelle e se lo vedono realizzare con i voti che hanno dato. Chiariamo un concetto. La Repubblica italiana non è stata fondata sulle paghette di cittadinanza, reddito o pensione che siano, ma sul Lavoro. Cito Federico Caffè: “Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane”. Il neoliberismo che Di Maio porta avanti, per conto della Trilaterale, con i voti del Centro Destra: i nostri voti! è il male sociale che impedisce la crescita del Lavoro, della proprietà della casa, del risparmio e della famiglia. Mi sono spiegato?

  • Rita Daina Andreetto 20 Settembre 2018

    Mentana a noi piace il nuovo modo di fare politica. Lei resta in quello vecchio. Abbia la compiacenza di stare zitto

  • Angela. 20 Settembre 2018

    Di Maio e Salvini hanno dimostrato di essere due leader seri e il popolo ha gradito la loro voglia di rendere migliore questo Paese.