Meloni: “L’Italia ha bisogno di un grande partito conservatore e sovranista” (video)

23 Set 2018 19:54 - di Gloria Sabatini

“Siamo pronti per ricostruire il centrodestra, non un’operazione di restyling pre-elettorale ma la fondazione di un grande movimento conservatore e sovranista che metta al primo posto la patria e l’identità”. Un sfida all’Europa degli oscuri burocrati e della grande finanza. Da Atreju Giorgia Meloni lancia un nuovo appello per rifondare la coalizione di centrodestra. “Calmi, spero di farcela, in questi tre giorni ho dormito forse 5 ore”. Così dal palco della sala Carlo Magno la leader di Fratelli, sulle note di “Giorgia Giorgia”, dà l’avvio all’intervento conclusivo della tre giorni all’isola Tiberina. A fare gli onori di casa è un emozionato Fabio Roscani, leader di Gioventù nazionale, con un intervento che tocca le corde della platea ripercorrendo la narrazione dell’identità europea nei millenni  dalle Termopoli a Jan Palach fino al crollo del muro di Berlino.

“Siamo pronti per un grande partito conservatore e sovranista”

Tanti i temi passati in rassegna da Giorgia Meloni, dall’immigrazione al reddito di cittadinanza, dalla nuova Europa dei popoli e delle nazioni al futuro del centrodestra. Non mancano le stoccate a Luigi di Maio, che propone vecchie ricette stile anni ’70, a Emmanuel Macron, “lui vomitevole”, vero responsabile del caos migratorio in Libia, e al gotha di Bruxelles che si occupa dell’ora legale invece che degli interessi dei cittadini (a Juncker piace perché cosi potrà cominciare a bere un’ora prima la sera). Ma è sul futuro del centrodestra che la leader di Fratelli d’Italia cattura l’attenzione sottolineando che non è in agenda nessuna fusione con il Carroccio. “Il centrodestra non deve essere riassemblato, ma ricostruito”, dice tra gli applausi riferendosi all’incontro a tre di giovedì con Salvini e Berlusconi, soddisfacente ma incompleto. “La nostra nazione ha bisogno di un grande partito conservatore e sovranista che metta in cima l’interesse nazionale degli italiani e non gli interessi delle élite. E noi siamo pronti anche ad allargare i nostri confini, a metterci in gioco, a ripensarci, a rivedere tutto,  se è necessario per raggiungere l’obiettivo”.

Meloni: siamo pronti ad aderire a The Movement

Un obiettivo che in Europa passa per l’adesione a The Movement di Steve Bannon, l’ex spin doctor di Donald Trump star della seconda giornata di Atreju. “Non siamo soli, le nostre idee sono molto condivise. Siamo in tanti e per questo proporrò alla assemblea nazionale di aderire a The Movement, per mettere in rete tutte le forze politiche che all’egemonia della banche e della grande finanza contrappongono la sovranità popolare e gli interessi nazionali”. Fratelli d’Italia è disposta a mettersi in discussione per dare “una casa e una causa a chi condivide le nostre idee e non si sente rappresentato dalla Lega. Già alle prossime europee siamo pronti ad aprire le nostre liste a chi condivide il nostro programma per fondare qualcosa di nuovo che abbia un leader scelto con le primarie”.

Nessuna fusione con la Lega

“Non ci saranno fusioni con la Lega, il nostro sarà un movimento alleato ma distinto dal partito di Matteo Salvini. La Lega è solo a tratti sovranista e deve decidere tra la patria e le patrie perché il modello catalano rischia di portare alla disintegrazione dello Stato nazionale”. Passaggio molto gradito dalla sala stracolma. Anche sui temi etici, dopo il commuovente incontro con i genitori del piccolo Alfie, la distanza con il Carroccio è palpabile. Lo stesso sul reddito di cittadinanza: “C’è una distanza siderale tra noi e il governo. La gente ha bisogno di lavoro e non di assistenza fine a se stessa, che serve a certa politica per mantenere la gente schiava”. saremo in grado di liberare Salvini dall’abbraccio coi 5Stelle e ridare all’Italia un governo frutto non di un accordo posticcio dopo le elezioni ma di una battaglia condotta insieme in campagna elettorale”.

“Il cuore oltre l’ostacolo”

Ma quali gli strumenti per vincere una battaglia così grande? La Meloni non si sottrae alle provocazioni di Vittorio Sgarbi: “A quella testa di rapa che ogni volta mi insulta tutti gli ospiti dico che dobbiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo, il mio appello non va solo alla destra ma a chi si definisce un liberale, un patriota o semplicemente un italiano. Lancio un appello deciso a due uomini straordinari che sono stati ospiti di Atreju, Nello Musumeci  e Giovanni Toti che stanno rivoluzionando il territorio in Sicilia e in Liguria. Penso alle tante esperienze civiche, ai sindaci, alle tante realtà che non si sentono rappresentati dalla Lega, a loro dico “costruiamo insieme un grande movimento dei conservatori e dei sovranisti”.

Il centrodestra non va riassemblato

Contenta dell’incontro a tre di giovedì con Berlusconi e Salvini, la Meloni chiarisce che non basta un’alleanza elettorale perché il centrodestra non può solo essere “ri-assemblato” ma rifondato dalle fondamenta. Ce n’è anche per Antonio Tajani, che ha utilizzato parole molto dure nei confronti di Steve Bannon e non ha partecipato al dibattito previsto alla festa. “All’amico Tajani, che ha detto che non dobbiamo prendere lezioni dagli americani, dico che ha ragione, ma dov’era quando si trattava di difendere gli interessi italiani al tavolo di Bruxelles?”. Non è meno tenera con il presidente francese che ci ha definiti “impresentabilì”, “cinicì”, “vomitevolì”, ad Emmanuel Macron la Meloni riserva un attacco durissimo: “Vomitevole è chi bombarda la Libia per ostacolare il rapporto privilegiato di Gheddafi con l’Italia e ci ha esposto al caos dell’immigrazione, vomitevole è chi manda la Géndarmerie a Ventimiglia. Vomitevole è chi, come la Francia, continua a sfruttare l’Africa perché la soluzione non è far venire gli africani in Europa ma liberare l’Africa da certi europei”.

“Aboliamo la protezione umanitaria”

Idee chiarissime sul terreno minato dell’immigrazione con proposte forti e “irrinunciabili”, a partire dall’abolizione della protezione umanitaria, “un istituto folle che esiste solo in Italia per dare protezione a decine di migliaia di persone che non ne hanno diritto”. E ancora il principio che ogni nazione deve promuovere un’immigrazione “compatibile con la propria cultura”. “In Venezuela, per esempio, in tanti stanno morendo e molti sono italiani, allora io dico prendiamo i venezuelani. Ma sapete perché non si può fare? Perché non è funzionale al disegno dei grandi burattinai”. Quanto alla politica del governo gialloverde ripete che “la soluzione non è chiudere i  porti o distribuire gli immigrati tra i paesi europei ma un blocco navale davanti alle coste libiche. Perché il governo Salvini-Di Maio non lo ha proposto?”. E ancora la difesa del made in Italy dopo il saccheggio subìto dai governi fantoccio di Renzi e Gentiloni, la grande scommessa sulle infrastrutture che non può essere regalata alle cordate private degli amici degli amici, “lo Stato non può perdere il controllo degli asset strategici, non possiamo tradire il sudore dei nostri nonni”, e un appello a Foa perché, invece dei “pipponi sui migranti, faccia una bella fiction sugli eroi della Prima guerra mondiale”. Tutti in piedi sulle note dell’Inno di Mameli, standing ovation per la “Giorgia nazionale” e poi l’immancabile rito dei selfie che chiude la tre giorni di Atreju che si conferma l’appuntamento clou dell’apertura della stagione politica.

 

 

Commenti

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  • Andrea 26 Settembre 2018

    Ormai c’è ben poco da sovranare e da conservare, dovevano farlo prima !! Il PD e le sinistre responsabili al 90% di tutto questo.

  • giovanni boccellato 24 Settembre 2018

    Brava Giorgia,sei una vera forza della natura…inoltre,credo che la tua lucidità politica sarà premiata da parte degli elettori italiani! Vedo un grande futuro politico per il centro destra a partire delle elezioni europee del prossimo mese di maggio!

  • Laura Prosperini 24 Settembre 2018

    Bravissima On.le Meloni (io c’ero ad Atrejus)
    progetto innovativo, attraente ma ancorato saldamente alla nostra Storia ed ai nostri Valori fondanti)
    Niente fusione con la Lega (noi siamo i veri Nazionalisti, da sempre,
    loro, per ora, lo sono solo improvvisati o dell’ultima ora) le proposte sulle strutture italiane strategiche sono esemplari (a cominciare con la Nazionalizzazione di Telecon/Tim, subito)
    eppoi, Sovranità, a cominciare dalla Sovranità Monetaria, basilare, basilare, basilare.

  • 23 Settembre 2018

    Bravissima Ms.Meloni!!! E tempo per cambiare Nomee e filosofia politica, un grande partito conservativo Italiano basato su la famiglia e il popolo. Un partito aperto che fa business aperto e no sotto il tavolo, e dichiarare Sovranità Italiana…viva Italia!!!

  • Angela 23 Settembre 2018

    E che ci porti fuori dall’euro…e se continuiamo ad essere vessati …anche fuori dall’Europa…