Le inquietudini sul futuro della Chiesa in un libro di Americo Mascarucci

29 Set 2018 11:54 - di Redazione

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Papa Francesco è davvero il Papa ideale per l’epoca che stiamo vivendo? Un’epoca in cui la Chiesa sembra sempre più simile ad una grande “holding sorosiana” impegnata unicamente a favorire il progetto del migrazionismo mondialista? Di certo la Chiesa sembra oggi aver rivalutato i propri punti di riferimento, come ci racconta il giornalista e scrittore Americo Mascarucci nel libro La Rivoluzione di Papa Francesco – Come cambia la Chiesa da Don Milani a Lutero  edito da Historica Edizioni.

Un libro che l’autore ha scritto con l’obiettivo di capire dove Bergoglio vuole condurre la “barca di Pietro”, in che modo, e attraverso quali modelli. Se con Giovanni Paolo II la santità era connessa indissolubilmente all’esempio di vita, con Papa Francesco il criterio per definire la santità sembra diventare la profezia. Un uomo è santo più che per l’esempio, per la forza profetica e per la capacità di anticipare i tempi.

Mascarucci evidenzia proprio il paradosso di questo nuovo concetto di santità che sembra tutto orientato a privilegiare quelle figure che, nell’ottica bergogliana, erano dalla parte giusta quando la Chiesa ne contrastava o ne puniva l’irruenza, lo spirito ribelle, il comportamento molto ideologico e poco pastorale.

Da don Lorenzo Milani a don Primo Mazzolari, da Leonardo Boff a don Helder Camara, tutte figure riconducibili ad un cattolicesimo di matrice progressista, aperto alle istanze sociali più rivoluzionarie e ai diritti civili, fortemente imbevuto di marxismo. Siamo al ’68 della Chiesa cattolica? Papa Francesco in questi anni di pontificato ha riabilitato e “perdonato” i nemici di Wojtyla e di Ratzinger: dai fautori della tanto contestata Teologia della Liberazione, agli ex preti guerriglieri Ernesto Cardenal e Miguel D’Escoto Brockmann protagonisti della rivoluzione in Nicaragua e ministri del governo comunista dei sandinisti. Per finire con il teologo svizzero Hans Kung, contestatore dei dogmi mariani e dell’infallibilità papale, il principale ispiratore delle contestazioni interne alla Chiesa cattolica al quale Francesco non ha mancato di mostrare attenzione ed apprezzamento, dichiarandosi perfino disponibile a discutere le sue obiezioni al magistero.

Un viaggio fra incertezze, dubbi, dilemmi che tanti nel mondo cattolico si stanno ponendo, convinti che i frutti di questa rivoluzione rischino di non portare alcun concreto beneficio alla Chiesa.

 

 

 

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 30 Settembre 2018

    No, assolutamente non e’ il Papa per questo periodo. Un gesuita….. con principi fuori da questo mondo ( per questo si chiamano gesuiti ), certa la similitudine con soros ma anche con tutte le organizzazioni votate all’invasione dell’Europa da parte di popoli non necessariamente affranti dalle guerre, ma desiderosi di fare la bella vita alle spalle di chi lavora per creare. Un Papa che potrebbe abolire sta frescaccia della castita’ e dare carta bianca ai prelati di prendere moglie, sconfiggendo la pedofilia ed essere giusto e onesto con le vere esigenze del mondo smettendo di mettere sempre avanti disastri di bambini ( foto stravecchie ) e di predicare a quei popoli di usare non un semplice preservativo ma meglio un copertone di autotreno. Ecco cosa dovrebbe fare.

    • Giuseppe Forconi 30 Settembre 2018

      ….. questo dovrebbe essere il futuro della chiesa cattolica. Darsi conto che l’islamismo nel mondo sta per sorpassare i cattolici….. e allora ci sara’ da ridere se questo Papa non correra’ ai ripari con una dottrina piu’ consona alle odierne esigenze. Forse non sa che le chiese sono ogni giorno piu’ vuote, solo le povere donne vedove e qualche anziano continua a ricorrere alla chiesa in cerca di conforto e qui dove il Papa deve guardare e non preoccuparsi delle politiche dei vari Paesi, non e’ un suo lavoro ne dovere.

  • 29 Settembre 2018

    Questa chiesa fa schifo!! Dio vive entro ogni persona non c’è bisogno di un Santone Argentino.

  • Massimilianodi SaintJust 29 Settembre 2018

    I cattolici rivogliono una Chiesa dei roghi e non di becero perdonismo, a cominciare dai pedofili, via via ai criminali incalliti e per finire ai tanti libri spazzatura: un bel falò purificatore di una Chiesa incancrenita.