Il Pd non trova pace neanche a tavola: è guerra delle cene tra Calenda e Zingaretti

17 Set 2018 16:22 - di Mariano Folgori

Attovagliati e scontenti. Non c’è pace nel Pd. Le varie anime del Pd  sono ormai in rotta di collisione. E neanche i proposte conviviali riescono a rasserenare gli animi. Anzi, l’idea di Carlo Calenda di imbandire la tavola con vari esponenti del partito ha scatenato l’ennesima rissa. Nicola Zingaretti (che alla segreteria del Pd ci sta facendo da tempo un pensierino e che attualmente risulta l’unico candidato ufficiale alle primarie) ha infatti organizzato una  polemica “controcena”

A mandare su tutte le furie  il governatore del Lazio è stato probabilmente il fatto che l’invito di Calenda è stato accolto da big del calibro di Renzi, Gentiloni e Minniti. Ah sì? Ecco allora Zingaretti annunciare che desinerà  con un imprenditore, un operaio, uno studente, un professore, un volontario, un professionista.Insomma, un bel convivio interclassista-  “Per un congresso diverso, aperto e partecipato, la prossima settimana – dice il presidente della Regione Lazio – ho organizzato in trattoria una cena con un imprenditore del Mezzogiorno di una piccola azienda, un operaio, un amministratore impegnato nella legalità, un membro di un’associazione in prima fila sulla solidarietà, un giovane professionista a capo di una azienda start up, una studentessa ed un professore di liceo”. Buon appetito a tutti, ma attenti ai bocconi di traverso.

Commenti

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  • Pino1° 18 Settembre 2018

    Eeeeeee, mi ero distratto, giusto, giusto! Quelli scesi dal carro del perdente erano abituati alle percentuali di spartizione già fatte… a questi gli tocca litigare per capire a chi gli va dato, cosa !
    E sopra tutto, quanto!
    ”Ragassi, mica siamo qui a pettinare le code alle simmie,a spartire il bottino cia pensato baffino,
    non c’e più un duino! soc…. non ciànno lasciato nemmeno le mollichelle, boia d’un mond leder !”

  • Pino1° 17 Settembre 2018

    Cavolo, che succede, eppure erano abituati molto bene a gozzovigliare, battevano tutti solo che lo facevano raccattando tutto nelle finanziarie-deposito e non singolarmente ! Erano abituati talmente bene che finito il finanziamento pubblico ai partiti hanno ”sdraiato” banche come i birilli al bowling!