Brindisi, richiedente asilo distrugge la sala d’aspetto dell’ospedale

30 Set 2018 19:27 - di Milena De Sanctis

Paura in piena notte all’ospedale “Perrino” di Brindisi. Un immigrato 33enne richiedente asilo, originario della Costa d’Avorio, armato del supporto in alluminio per le flebo ha distrutto la vetrata della sala d’aspetto della Tac, i lunotti e i parabrezza di sei auto in sosta nel parcheggio dell’ospedale. Non soddisfatto si è avventato contro carabinieri, guardie giurate e personale ospedaliero seminando il panico. Dramane Sylla (è il nome dell’immigrato) è stato poi arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile che si trova nelle adiacenze dell’ospedale Perrino. L’uomo deve rispondere dei reati di minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. I danni cagionati sono ingenti, oltre al danneggiamento della vetrata della struttura, ha distrutto sei automezzi parcheggiati nell’area interna. Tra questi c’è anche l’auto della ditta di vigilanza alla quale ha mandato in frantumi il lunotto posteriore e anteriore e provocato diverse ammaccature alla carrozzeria. Meno di ventiquatt’ore prima  l’ivoriano era stato già arrestato perché all’interno di un supermercato si era appropriato di merce per un valore di 403 euro. L’immigrato aveva oltrepassato la barriera delle casse e senza pagare l’importo si era diretto fuori. Subito arrestato era stato rimesso in libertà.

Commenti

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  • Claudia 1 Ottobre 2018

    Il magistrato che l’ha rimesso subito in libertà paghi tutti i danni sia quelli materiali sia quelli psicologici delle persone che hanno dovuto subire tutto questo. Com’è che i signori Boldrini, Saviano,Fazio e company non fomentano mai questi fatti ma se un italiano, magari per difendersi, li tocca alzano grida al cielo?

  • sergi 1 Ottobre 2018

    Mandarlo subito in carcere a casa sua, e far pagare i danni. immigrato di m…da.

  • franz 1 Ottobre 2018

    Sono d’accordo con Ivan Italico, ancheanche i magistrati dovrebbero rispondere del loro operato come tutti i cittadini,,ma la legge li protegge .

  • Pino1° 30 Settembre 2018

    Rimesso in libertà ! Questo è il VERO problema e debolezza del paese.
    Un solo semplice taser avrebbe risolto.. con i danni che ha fatto ne compravi due !
    Poi chiariamoci… se minacci un’agente e le persone di un’ospedale….. qualunque agente di sicurezza con una revolverata risolve senza disturbare il magistratello di turno che lo manda a piede libero! La legge sulla difesa non possono farla QUESTI O QUELLI MAGISTRATI, vero Davigo?

  • Ivan Italico 30 Settembre 2018

    Chi lo ha rimesso in libertà è resonsabile in solido dei danni.