Aquarius, iscrizione revocata da Panama. E le Ong se la prendono con Salvini

23 Set 2018 19:52 - di Mia Fenice

Ancora tensioni tra l’Italia e l’ong Msf che gestisce le operazioni in mare della Aquarius. Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere (Msf) attaccano il governo italiano e in particolar modo il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Le due organizzazioni si dicono sconvolte dall’annuncio da parte dell’Autorità marittima di Panama di essere stata «costretta a revocare l’iscrizione dell’Aquarius dal proprio registro navale sotto l’evidente pressione economica e politica delle autorità italiane. Questo provvedimento condanna centinaia di uomini, donne e bambini, che sono alla disperata ricerca di sicurezza – denunciano le Ong in un comunicato congiunto – ad annegare in mare e infligge un duro colpo alla missione umanitaria dell’Aquarius, unica nave gestita da una Ong rimasta per la ricerca e il soccorso nel Mediterraneo centrale».

Entrambe le organizzazioni chiedono dunque ai governi europei di consentire all’Aquarius di continuare la sua missione, facendo sapere alle autorità panamensi che «le minacce del governo italiano sono infondate o garantendo immediatamente una nuova bandiera per poter continuare a navigare».

Ma Salvini ha già mandato un messaggio chiaro: «Nelle ultime ore i trafficanti hanno ripreso a lavorare, riempiendo barchini e approfittando della collaborazione di qualche Ong. Tra queste c’è Aquarius 2, che poco fa ha recuperato 50 persone al largo di Zuara. Altri due gommoni, con a bordo 100 immigrati ciascuno, sarebbero in navigazione. Pensare che, dopo il caso Diciotti, le partenze dalla Libia si erano azzerate! Aquarius 2 ha intralciato il lavoro della guardia costiera libica, ignorando le indicazioni. Denuncerò per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chi aiuta gli scafisti».

Commenti

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  • Massimilianodi SaintJust 24 Settembre 2018

    Essendo una nave pirata è doveroso silurarla e affondarla, così capiranno!

  • Giuseppe Forconi 24 Settembre 2018

    Di quale fuc… missione stanno parlando. La loro non e’ una missione umanitaria, ma una missione per guadagnare di pu’ naturalmente sulla altrui pelle. Quindi, fate attenzione e non fatevi convincere da questi trafficanti o negrieri. Le Ong possono pure andare ad eseguire il loro raccapricciante lavoro in acque non Mediterranee. Possono caricarli dalle coste libiche, passare per Gibilterra e fare rotta verso il sud dell’Africa riportandoli a casa.

  • Angela 24 Settembre 2018

    Le Ong sono una vera disgrazia per qualsiasi Paese perché costringono le nazioni ad accollarsi i migranti che, stranamente hanno però i soldi per pagare i trafficanti,quindi non li definirei proprio dei disperati,mi chiedo invece chi “foraggia ‘queste ONG dedite alla raccolta in mare di centinaia di persone,fino a quando le Ong non si toglieranno dal Mediterraneo,gli africani si sentiranno in diritto di partire.Spero che Salvini tenga duro e che non molli questa battaglia che sta conducendo contro l’immigrazione clandestina che arricchisce solo la malavita organizzata a scapito dei popoli europei,dobbiamo temere questa invasione islamica.

  • Lisetta Serra 24 Settembre 2018

    Le Ong dovrebbero aiutare i profughi sulla terra ferma e nei loro paesi di origine non cercare di farli arrivare in Italia. Non aiutano loro e danneggiano noi. Un assurdo

  • Giuseppe Tolu 23 Settembre 2018

    Invece di prendersela in un altro posto