Pensioni, ecco che cosa ci potrebbe accadere senza cambiamenti

2 Ago 2018 15:26 - di Roberto Mariotti

infografica_pensioni_moneyPensioni, si cambia. Dal prossimo anno ogni biennio si provvederà ad adeguare i requisiti per andare in pensione con le aspettative di vita. Dal 1° gennaio 2019 l’età per le pensioni di vecchiaia salirà a 67 anni (71 per l’opzione contributiva), mentre per le pensioni anticipate saranno necessari 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini. Per le donne 42 anni e 3 mesi. Tuttavia non faremo in tempo a metabolizzare questo cambiamento che ci sarà un nuovo adeguamento: nel 2021, infatti, l’età pensionabile per la pensioni di vecchiaia salirà di altri 3 mesi, arrivando a 67 anni e 3 mesi.

D’altronde i miglioramenti nel campo della medicina e della farmacologia hanno fatto sì che la speranza di vita si allungasse, attivando un processo costante nel tempo: secondo le previsioni dell’Istat, infatti, ogni biennio le aspettative di vita dovrebbero crescere di circa 2 o 3 mesi, comportando così un aumento dell’età pensionabile. Quindi è vero che in futuro vivremo di più, ma è anche vero che la maggior parte del tempo la passeremo lavorando. Con la crescita costante dell’età pensionabile (sempre che le previsioni dell’Istat siano confermate), infatti, in futuro non si potrà andare in pensione prima dei 70 anni. Lo conferma l’infografica realizzata da Money.it in cui sono indicati i cambiamenti che interverranno sul fronte previdenziale nei prossimi anni. Come possiamo vedere dall’immagine, dal 2021 in poi l’età pensionabile aumenterà di 2 mesi ogni biennio, superando i 68 anni nel 2031 e i 69 nel 2043. Un giovane di 20 anni, che oggi probabilmente ha appena iniziato a lavorare (oppure a studiare in un corso universitario), dovrebbe quindi attendere il 2069 per andare in pensione, alla veneranda età di 71 anni e 3 mesi.

Commenti

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  • rossetti adele 4 Agosto 2018

    ricalcolare tutte le pensioni con il contributivo.
    ho versato i contributi e non mi sono stati calcolati.

  • paola 3 Agosto 2018

    Ma l’Istat considera pure la gente che non arriva a godersela l’agognata pensione? Questi dicono solo che vivremo di più ma come le redigono queste statistiche? Cmq … nel 2019 ci sono ben cinque mesi in più….. nel 2021 altri tre mesi …… è pazzesco, in soli tre anni qui si deve lavorare ben otto mesi in più. Io che …. dovrei …. andare in pensione nel 2022 me li becco tutti e due questi adeguamenti!! Governo del cambiamento ma almeno questo meccanismo odioso volete bloccarlo una volta per tutte? Visto che quota 100 e quota 41 ( come l’avevate proposte in campagna elettorale ) rimarranno irrealizzate, potreste fare cosa buona e giusta per tutti se eliminate questa trappola dell’ADV.

  • Laura Prosperini 3 Agosto 2018

    questo è un argomento serio, direi basilare.
    I liberisti dicono…l’uomo oggi in occidente campa di più
    quindi la pensione va data più tardi…
    ALLUCINANTE
    una civiltà degna di questo nome (a prescindere dal colore) dove è l’uomo al centro del sistema e non la moneta direbbe invece…
    l’uomo oggi può allungare le…malattie relative alla tenza età
    perchè di questo si tratta, si campa di più ma ci si ammala lo stesso (le farmacie sono ben liete di averci tutti clienti più a lungo)
    per cui cerchiamo di dare all’uomo la possibilità di curarsi … da casa senza l’assillo di essere “produttivo” a sessant’anni e più!!!
    Anche perchè se dovessimo “tenere” i vecchi (e malati più o meno) al lavoro per forza
    (con la speranza di non erogare la pensione causa morte o elergirla per meno tempo)
    “imprigioneremo” anche i nostri figli e nipoti, i nostri giovani, loro si pronti a dare il loro contributo produttivo e non solo, attraverso il lavoro non lasciandogli il posto.
    Per cui spero proprio che il Governo, come promesso, metta mano e riformi profondamente
    la legge ed i regolamenti pensionistici
    dando riposo e soldi ai vecchi (che spendono e fanno volare il mercato specialmente interno)
    e dando lavoro a i giovani (che spendono per costruirsi una loro vita, incrementando il mercato interno)
    Vogliamo una rivoluzione culturale che ponga il buon senso e l’uomo al centro del progetto Civile e non i bilanci e la moneta.
    Ci attendiamo molto da questo Governo
    ma anche da FDI che ha, in questo settore, le idee molto chiare
    (specialmente sulle odiose sperequazioni esistenti).

  • ENRICO 3 Agosto 2018

    CARI POLITICI FATE SOLO SCHIFO.IMPORTANTE NON TOGLIARVI IL VIALIZIO

  • Giovanni 2 Agosto 2018

    insomma che nel giro di alcuni decenni l’uomo vivrà 200 anni
    e poi 250, 300, 350….

  • ANTERO 2 Agosto 2018

    Che ” bella ” prospettiva …