Investirono e uccisero un 29enne: rom scarcerato. La rabbia della Meloni

20 Ago 2018 15:24 - di Renato Fratello

«Sono un amico di Duccio e della sua famiglia e non posso che meravigliarmi di quanto sia stato deciso». Comincia così la lettera che un amico scrive dopo la scarcerazione di uno dei sei rom coinvolti nell’uccisione di Duccio Dini, ragazzo di 29 anni investito mentre era fermo col suo scooter al semaforo. Come riporta la Nazione, una lettera che viene scritta di getto.

«Sono passati appena 65 giorni da quella brutta giornata e quell’uomo è di nuovo fuori? – scrive l’amico – Dopo i primi due arresti, ne sono stati eseguiti altri quattro nell’ambito delle indagini. Misure di custodia cautelare in carcere, disposte dal gip su richiesta della procura fiorentina, nei confronti di uomini di etnia rom accusati di omicidio volontario e oggi vogliono farci credere che non esiste più questo pericolo? Fin dal primo momento tutte le persone vicine a Duccio e alla sua famiglia si sono strette chiedendo a gran voce “Giustizia, pena certa e nessuno sconto”. Speravamo, che questa volta, non accadesse quello che accade troppo spesso. Tutti avevamo paura che passato un po’ di tempo e una volta spente le luci sulla vicenda, le persone coinvolte nell’omicidio potessero uscire di carcere. E, purtroppo, è proprio quanto successo in questi giorni. Nessuno di noi voleva crederci, abbiamo sperato fino alla fine non fosse vero. E invece… Ci tengo a precisare che non è questione di etnia e non è questione di colore. Ma solo di giustizia: chi sbaglia, qualunque lingua parli, deve pagare. Esistesse la certezza della pena qualcuno di sicuro ci penserebbe qualche secondo in più prima di mettersi nei guai. Oggi, invece, nessuno ha paura: sanno in un modo o nell’altro di farla franca. Mi chiedo: dove è finita la giustizia? Dove è finito il rispetto verso il prossimo? Finché non sarà garantita la legalità sarà difficile sentirsi al sicuro».

La scarcerazione del rom ha provocato l’ira di Fratelli d’Italia. «Chi è razzista? Chi prova schifo e vergogna per una notizia simile o chi offende la memoria di un’ intera comunità permettendo a questo “bravo ragazzo” di cavarsela con 65 giorni di carcere?», ha detto Francesco Torselli, consigliere comunale di FdI. E Giorgia Meloni, su Facebook, ha rincarato la dose: «Apprendo con sconcerto della scarcerazione di uno dei rom responsabili della morte del 29enne Duccio Dini. Dopo soli due mesi di carcere ha potuto festeggiare Ferragosto in famiglia come se nulla fosse. Vale così poco la vita di un italiano? Sono veramente schifata!».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Andrea Panajia 21 Agosto 2018

    La giustizia è malata . Tre gradi di giudizio ci vengono da lontano e sono troppi. I giudici c’ Entrano e non è vero ch che interpretano in testa estensivo restrittivo la norma lasciando al soggetto la facoltà di decidere, ci mancherebbe, ma sapendo come si è svolta la vicenda è sapendo che questi soggetti usano una legge loro e non quella di chi li ospita, anche se nati qui tali si ritengono, dovrebbero usare la necessaria severità. Per la pena di morte non sono in sintonia, per i lavori forzati si. Palla al piede e riparare strade ponti Etc. Ad uso risarcimento danno alla famiglia e alla collettività e pagamento delle bollette varie per tutti questi signori.

  • Gigino 21 Agosto 2018

    Premetto che non sono un giudice ne’ un avvocato. Penso che almeno il 70% dei giudici siano onesti e applicano ‘ad litteram’ la legge ed il codice di procedura penale prima e il codice penale poi. È interesse degli avvocati che le cose rimangano così, più il tempo passa a fare cause più guadagnano. Ovviamente i ROM ed i SINTI essendo nulla tenenti hanno il libero patrocinio e si scelgono i migliori avvocati, pagati dallo Stato e quindi da noi, che tra cavilli, abbuoni ecc…, non pagano nessuna pena.

  • amerigo 21 Agosto 2018

    V E R G O G N A ! ! !

  • FABIO MASSIMO PURGATORIO 21 Agosto 2018

    ALTRO CHE RUSPE ….troppo poco..E POI PENA DI MORTE,QUESTI SONO VIRUS!!!

  • Giuseppe Forconi 21 Agosto 2018

    Errata cor……… Ma se qualche volta hanno votato per la Democrazia…. lo hanno fatto solo a favore del comunismo e loro comodi…. Scusate l’errore del precedente.

  • Giuseppe Forconi 21 Agosto 2018

    La Giustizia e’ fatta di Giudici. Ora dovete dirmi dove sono i giudici. Se la polizia mette dentro un rom o un qualsiasi criminale, i giudici lo tirano subito fuori, quindi o i giudici se la fanno sotto per possibile rivendicazioni o non servono a un c….o !! Quindi, rifare la Costituzione e cancellare quella del 1946….. forse troppo vecchia e fuori tempo o dichiarando un copri fuoco , blindare l’Italia e rimettere la tanto desiderata pena capitale. Certamente , vi assicuro che tempo 72 ore scappano tutti dall’Italia.
    Purtroppo la nostra cara Nazione e’ retta da una mucchio di comunisti i quali non hanno mai lottato per la Democrazia, ma lottato contro. Ma se qualche volta hanno lottato contro la Democrazia lo hanno fatto solo a favore del comunismo. Adesso ditemi….. cosa volete o vi aspettate dalla GIUSTIZIA ????? Commentate.

  • Agostino 21 Agosto 2018

    Se avessi avuto la sfortuna di essere un familiare della vittima saprei io a questo punto cosa avrei fatto e poi con i giudici vada come vada ma lo zingaro avrebbe finito di fare danni

    • Leo Grellede 21 Agosto 2018

      Concordo. Se quel poveretto era di Gela o di Bagheria, credo che avrebbe ricevuto una bella festa di ferragosto. Se lo Stato ti tutela, il contratto sociale vale.

  • lamberto lari 21 Agosto 2018

    La responsabilità è dei giudici che invece di applicare la legge sono delle meteore impazzite! Basta con questi personaggi che sono un cancro peggio della mafia della ndrangheta e della camorra! Forse sono proprio loro i padrini di queste organizzazioni criminali. Forse sono loro i padroni del nostro stato, di questa Italia in cui gli italiani non credono più o almeno hanno sempre più paura di crederci! All’amico Rolando che invoca la pena di morte dico che le leggi già ci sono, basterebbe fossero applicate con quell’imparzialità e vero senso di giustizia che la brava gente invoca. A cosa servirebbe esacerbare una pena se poi i signori giudici non la applicano? Come pensa di muoversi in questi casi non solo il guarda sigilli ma l’intera comunità politica nei confronti di questi signori che sono l’antitesi della giustizia??? Chi controlla il corretto operato dei giudici? chi verifica se le procedure processuali sono corrette? chi verifica se a fronte di un provvedimento di carattere penale o amministrativo questo è equo e corretto? chi verifica che le motivazioni delle sentenze siano congrue e attinenti ai fatti e non a interpretazioni spesso e volentieri fuori tema? Chi mina la sicurezza dei cittadini? in questo caso gli stessi si sentono insicuri in primis per la mancanza di giustizia, come vengono definiti questi individui? Mi pare si definiscano terroristi! E’ mai possibile che al vertice della sicurezza, in un paese definito democratico come il nostro, ci siano individui che minano la sicurezza dei nostri cittadini? Ognuno di voi tragga le proprie conclusioni.

  • Carlo Cervini 21 Agosto 2018

    Se dopo la guerra a Milosevic ben 200.000 rom e scinti sono venuti in Italia, via Trieste e Gorizia ci sarà ben un motivo………….libertà assoluta di delinquere in ogni modo, se va male nessuna Giustizia e immediata scarcerazione…………l’Italia è il Paese del bengodi per delinquenti, stupratori, assassini, truffatori ed affini. L’importante è perseguire per vent’anni quelli del “tanco”…………Da fucilare alla sciena, senza i conforti religiosi, sono i politici parlamentari che hanno votato ed approvato queste leggi infami.

  • Angela 21 Agosto 2018

    Noi Italiani,alcune volte,se non spesso, dovremmo vergognarci della “Giustizia Italiana”…spero che il ministro preposto attui dei cambiamenti al più presto,serve urgentemente una riforma seria dell’apparato giudiziario italiano.

  • sergi 21 Agosto 2018

    La giustizia deve essere severa, la legge c’è, ma abbiamo una corruzione tremenda, non si esce più da questo tunnel.facciamo la legge come in Russia. prima di agire brutalmente ci pensa mille volte altrimenti……….!

  • Silvia Toresi 21 Agosto 2018

    La giustizia bisogna farsela da sé?

  • 20 Agosto 2018

    Italia a bisogno della PENA DI MORTE, e la unica soluzione. Quando esiste la pena di morte un criminale ci pensa prima di prendere una vita umana…