«Il ponte non è sicuro», le lettere di Autostrade al ministero dei Trasporti

30 Ago 2018 10:52 - di Gabriele Alberti

Il viadotto Polcevera era a rischio. Una lettera che metteva in guardia il ministero delle Infrastrutture sui rischi per il ritardo nell’approvazione del progetto esecutivo di rinforzo del ponte è stata portata alla luce, a circa due settimane dal crollo del ponte Morandi a Genova, dal settimanale L’Espresso sul proprio sito online. La lettera è firmata dal direttore della manutenzione di Autostrade, Michele Donferri Mitelli. «Fate presto», era in sintesi la sollecitazione che  Autostrade per l’Italia aveva inviato al ministero per sciogliere rapidamente le riserve sui lavori necessari per il Ponte Morandi. Lo aveva fatto con una lettera datata 28 febbraio 2018  in cui il direttore delle manutenzioni della concessionaria aveva messo in guardia il ministero delle Infrastrutture e il Provveditorato sui rischi per la sicurezza legati al ritardo dell’approvazione del progetto esecutivo di rinforzo del viadotto genovese. In particolare si chiedeva di accelerare l’iter proprio per garantire “l’incremento di sicurezza necessario sul viadotto Polcevera”.

«La lettera di allarme del direttore di Autostrade – scrive ancora L’Espresso – è la seconda di cinque scritte al ministero tra il 6 febbraio e il 13 aprile 2018. In quella del 28 febbraio, protocollata dalla società con il numero 5003, il manager è esplicito. «Si fa riferimento a quanto in oggetto», scrive Michele Donferri Mitelli, «alla nostra precedente corrispondenza e alle interlocuzioni intervenute presso il Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alla presenza del vostro funzionario Uit Genova nella seduta del 1.2.2018». Quella del primo febbraio è la riunione presieduta dal provveditore Ferrazza, alla presenza del rappresentante genovese della Direzione generale per la vigilanza, l’ingegner Carmine Testa, capo del Uit, l’Ufficio ispettivo territoriale».

In una nota Autostrade per l’Italia chiariva: «Al riguardo, dal momento che non abbiamo più avuto evidenza se siano necessari ulteriori approfondimenti e/o elementi integrativi Vi significhiamo… di restare a Vostra disposizione qualora siano necessari chiarimenti e integrazioni in relazione agli aspetti tecnico-economici del progetto rappresentando, ancora una volta, l’urgenza che riveste la conclusione dell’iter approvativo dell’intervento», si legge ancora sul settimanale. La lettera proseguiva così: «Vista l’importanza strategica dell’opera e la natura dell’intervento, tenuto conto che il completamento delle procedure di affidamento può essere stimato in 13-15 mesi, si ritiene, in considerazione del protrarsi dei tempi di approvazione, che l’intervento non possa essere in esecuzione prima del secondo semestre 2019 o inizio 2020. Tale circostanza comporterebbe una serie di ripercussioni sia per la pianificazione economica che» – e proprio qui viene lanciato l’allarme – «per l’incremento di sicurezza necessario sul viadotto Polcevera. Per quanto sopra, Vi preghiamo di portare avanti l’iter autorizzativo quanto prima».

Toninelli: «Buon lavoro ai magistrati»

Nel frattempo la Guardia di Finanza di Genova ha eseguito un decreto di sequestro di tutta la documentazione relativa al ponte. Le fiamme gialle hanno operato a Genova, Roma, Firenze e Milano, nelle sedi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’Ufficio Ispettivo territoriale di Genova del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Liguria e nella sede della società Spea Engineering spa. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, scrive su Twitter: «Sono ben felice che si faccia chiarezza su quanto successo in passato. Il @mitgov è a totale disposizione delle autorità che stanno indagando sul crollo del #PonteMorandi. Buon lavoro a Gdf e magistrati».

Commenti

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  • Laura Prosperini 30 Agosto 2018

    andiamo al succo del discorso
    chi ha la concessione e guadagna (ma perchè poi non dobbiamo essere noi a guadagnarci come servizio se fossero tenute, tutte le autostrade, direttamente????)
    qualche MILIARDO di euro
    DEVE, DEVE, DEVE fare la manutenzione
    I benetton non l’hanno fatta, punto w basta.

  • gina 30 Agosto 2018

    ci voglioni tre oli piutosto che due per protteger il fegato

  • gina 30 Agosto 2018

    si sarrano sbagliati nel modo di accolarsi le regole del cemento

  • gina 30 Agosto 2018

    a genova per il ponte non avavano pensati a tante vetture – ma a che pensavano sti ingenieri a dormire solo

  • Andrea 30 Agosto 2018

    Mi pare che il governo Conte sia nato in quei giorni e quindi non era ancora entrato nel pieno delle sue funzioni.Chissà quindi Chi c’era ?