Ago 14 2018

Redazione @ 12:35

Ferragosto, il sindaco di Sciacca vieta i falò e le tende in spiaggia

Sicurezza, tutela della pubblica incolumità e del decoro urbano in occasione del Ferragosto. È l’oggetto dell’ordinanza che il sindaco di Sciacca (Agrigento), Francesca Valenti, ha firmato su proposta del Comando della Polizia municipale e a seguito delle riunioni che si sono svolte nei giorni scorsi ad Agrigento, in Prefettura e in Questura. Il provvedimento istituisce il divieto assoluto su tutte le spiagge e su tutte le aree demaniali di accensione di qualsiasi fuoco. L’ordinanza vieta anche: l’accensione o l’utilizzo di barbecue per la cottura di cibi; l’istallazione di frigoriferi e altri elettrodomestici; l’utilizzo di gruppi elettrogeni; l’utilizzo di bombole a gas. E ancora il montaggio e l’utilizzo di tende e gazebo, sosta di camper, caravan e roulotte; l’emissione di suoni o rumori, oltre i limiti e al di fuori degli orari previsti dalle vigenti disposizioni di legge; il deposito e l’abbandono di rifiuti di qualsiasi genere che sono da conferire negli appositi contenitori posizionati sull’arenile.
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Per le attività commerciali in forma fissa e itinerante, sia su aree pubbliche che su aree private, viene istituito il divieto di somministrazione e di vendita di bevande alcoliche e non alcoliche in bottiglie di vetro, in lattine e in contenitori similari, che possono arrecare “danno, pericolo, molestia alle persone”. Per gli stessi commercianti, è istituito l’obbligo di effettuare la somministrazione di bevande alcoliche e non alcoliche in bicchieri di carta, plastica o materiali simili, provvedendo a collocare in prossimità delle proprie attività appositi contenitori per il conferimento e la raccolta dei materiali di risulta.
Brutte notizie in tema di costi. Secondo il Codacons, il Ferragosto porta con sé quest’anno una stangata ai danni dei consumatori, chiamati a pagare il 7% in più rispetto allo scorso anno per le proprie vacanze estive: 47 euro in più a persona per la classica settimana di villeggiatura al mare. Ed è proprio il combinato disposto degli aumenti e del cattivo tempo ad aver causato una netta diminuzione (-20%) delle gite fuoriporta in questi giorni, rispetto allo scorso anno. Alla stangata contribuisce certo il caro-carburante: oggi un litro di gasolio costa il 12,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre per la benzina si spende mediamente il 9% in più, per un totale di 540 milioni di euro solo di maggiori costi legati ai rifornimenti di carburante.
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