Conte: Genova non è sola, stanziati oltre 33 milioni per l’emergenza

19 Ago 2018 17:20 - di Antonio Pannullo

Il governo Conte su Genova alla prova dei fatti: “Nell’immediatezza del crollo avevamo stanziato 5 milioni di euro per gestire lo stato di emergenza e ieri il Consiglio dei ministri ha stanziato altri 28 milioni e 470 mila euro. Soldi che, come richiesto e quantificato dalla Regione Liguria, serviranno per realizzare gli interventi urgenti per la viabilità alternativa, per potenziare il sistema dei trasporti e per individuare sistemazioni abitative per i tanti nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni considerate a rischio. Il governo ha messo a disposizione i fondi necessari, ma adesso pretendiamo che si faccia in fretta e che sia data una dimora a queste persone”. Lo ha annunciato su Facebook il premier Giuseppe Conte, aggiungendo: “Come abbiamo detto il governo è con Genova e con i genovesi e non solo a parole, ma con gesti concreti. Abbiamo fatto tanto, stiamo facendo tanto e faremo ancora tanto altro. Non lasciamo sola Genova”, assicura Conte. Intanto si apprende che la fase della prima emergenza è conclusa: “Credo che nelle prossime ore chiuderà anche Ccs in prefettura con gli operatori dell’area soccorsi. Si chiude la fase di emergenza legata al recupero dei dispersi che ufficialmente erano nella lista. Tra oggi e domani si apre la fase2, in questo momento dobbiamo accelerare lo sgombero e liberare l’area”. Lo spiega oggi l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone alla conclusione delle operazioni di ricerca e recupero delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. Dopo  giorni di lavoro ininterrotto si è concluso l’intervento, l’ultimo ha visto il recupero dalle macerie del crollo di una famiglia rimasta coinvolta nel disastro e di un uomo, rimasto sepolto dal crollo del viadotto. In totale sono 43 le vittime della tragedia, avvenuta lo scorso 14 agosto. “Il coordinamento degli interventi in loco – sottolinea Giampedrone – cioé lo scenario del crollo e lo sgombero macerie  rimane in capo ai vigili del fuoco e poi vedremo, poi vedremo cosa fare per lo smaltimento rifiuti e per operare per costruire le viabilità alternative, una volta che sarà sgomberato il Polcevera. Ora sono in corso le perizie di staticità, poi il campo passerà ai tecnici”. “Per la gestione verrà emessa poi un’ordinanza per deroghe e ripristini – ha concluso – da martedì probabilmente potranno essere aperti primi cantieri sulle somme urgenze”.


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