Bambina uccisa da una medusa. Ecco le razze più pericolose sulla spiagge italiane

3 Ago 2018 15:58 - di Leo Malaspina

Sette anni, Gaia stava raccogliendo delle conchiglie in acqua quando improvvisamente ha lanciato un urlo ed è svenuta mentre le gambe nel frattempo erano già diventate viola. Meno di un’ora più tardi è morta. La tragedia, avvenuta mentre la piccola era in vacanza nelle Filippine, è accaduta il 26 luglio nell’isola di Sabitang Laya. Il papà di Gaia Trimarchi è italiano, la mamma, Manette, è invece originaria di quel Paese dove la famiglia stava trascorrendo le ferie estive. Quell’isola era l’ultima tappa del loro viaggio. L’ha uccisa la “cubomedusa“, la cosiddetta “vespa di mare”, nome scientifico Chironex fleckeri, uno degli esemplari più letali al mondo ma fortunatamente non presente nei mari del Mediterraneo. «Si tratta di organismi marini che possono provocare uno choc anafilattico: il paziente andrebbe trattato rapidamente con adrenalina”, ha spiegato all’Adnkronos Salute Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell’emergenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. «Per  fortuna queste specie pericolosissime fino ad ora non sono state segnalate nei nostri mari. Diverso è il caso australiano, dove si sono registrate nel corso degli anni diverse vittime, tanto che sulle spiagge ci sono i cartelli che segnalano il pericolo – ha aggiunto il pediatra – Fra le reazioni alle meduse dei nostri mari non sono segnalati casi di mortalità, ma certo l’incontro può essere davvero molto doloroso». Come procedere in caso di puntura? «La prima cosa da fare è utilizzare una carta di credito o un coltellino per raschiare via le particelle caustiche rimaste sulla pelle – ha raccomandato Reale – Poi è bene lavare accuratamente la parte con acqua dolce o salata. Inutile, invece, l’uso di sabbia calda o di ammoniaca. La sostanza più efficace per le punture di meduse è il cloruro d’alluminio al 5%: ha infatti una doppia azione, vasocostrittrice e antidolorifica. Dunque dopo un contatto ravvicinato un gel al cloruro d’alluminio aiuterà a superare il dolore», ha concluso.

In Italia razze letali di medusa non ce ne sono ma alcune molto pericolose, perché velenosissime, sì, dalla Velella Velella, più nota come Barchetta di San Pietro, presente nel Tirreno, di colore celeste, alla Cassiopea mediterranea, meno pericolosa al contatto, mentre è molto più temibile la Caravella Portoghese (nella foto) entrata nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, velenosissima. In alcuni casi puà provocare arresto cardiaco e spesso è stata avvistata nelle acque del Tirreno, tra Reggio Calabria e in Sardegna mentre la Medusa Luminosa si incontra spesso lungo le spiagge dell’Adriatico. Nulla di cui allarmarsi ma un po’ di precauzione, anche in Italia, è giusto adottarla.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *