Autostrade vara le sue misure. Conte: 500 milioni? Non vi basterà il quadruplo…

21 Ago 2018 18:07 - di Antonio Pannullo

Nuovo scontro tra governo e cda di Autostrade sull’importo da destinare alla ricostruzione e agli idennnizzi. Il cda di Autostrade per l’Italia ha istituito un nuovo fondo per soddisfare le prime esigenze delle famiglie colpite dalla tragedia ed i bisogni degli sfollati, dice una nota diffusa al termine del consiglio del cda. La società ha proposto, inoltre, al comune di Genova l’istituzione di un Fondo sociale di alcuni milioni di euro – che sarebbe gestito dal Comune stesso – da destinare in aiuto alle famiglie delle vittime, indipendentemente da eventuali indennizzi o risarcimenti futuri. Autostrade fa anche sapere che il ponte Morandi potrà essere ricostruito in 8 mesi ”a decorrere dall’ottenimento delle necessarie autorizzazioni”. Venendo ai soldi, il consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia ”ha condiviso una prima lista di iniziative, per una stima preliminare di 500 milioni di euro, finanziati con mezzi propri”, per affrontare le prime emergenze del crollo del ponte Morandi. Ovviamente Autostrade ha anche deciso di sospendere “per tutti gli utenti il pagamento del pedaggio autostradale sulla rete genovese, con effetto retroattivo a partire dal 14 agosto e fino alla completa ricostruzione del ponte sul Polcevera”. Il transito in autostrada quindi diventa gratuito per chi viaggia sulle seguenti tratte: Genova Bolzaneto-Genova Ovest-Genova Est e Genova Pra’-Genova Pegli-Genova Aeroporto. Autostrade inoltre ha “studiato insieme al comune di Genova e con la collaborazione tecnica di Sviluppo Genova, società partecipata dal Comune, interventi urgenti per il ripristino della viabilità e l’attivazione di viabilità alternative” e sottolinea la propria “disponibilità a supportare altre iniziative utili ad agevolare la mobilità dei cittadini genovesi”. Nella nota si spiega che gli interventi urgenti prevederebbero un asse viario sul lato destro del torrente Polcevera, una rotonda per facilitare l’ingresso al porto, la messa in sicurezza di un viadotto di proprietà demaniale di accesso al casello di Genova Aeroporto, un percorso riservato ai mezzi pesanti sulle aree Ilva. Per quest’ultimo intervento sono già iniziate le operazioni. Il consiglio di amministrazione di Autostrade si riunirà entro due settimane per rispondere alla lettera di contestazione inviata dal governo. L’avviso del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che da 15 giorni di tempo per fornire le controdeduzioni sul crollo del ponte Morandi, è stato consegnato ieri alla società. Autostrade, nel comunicato che segue il consiglio di amministrazione, afferma che il cda ”verrà riconvocato in tempo utile per fornire e deliberare un adeguato riscontro alle stesse”.

Conte: proposte modeste, con gli utili che hanno avuto…

Ma il governo non ci sta: la somma di 500 milioni di euro stanziata da Autostrade per le vittime e la ricostruzione del viadotto crollato a Genova “è ben modesta rispetto agli utili conseguiti negli anni. Potrebbero intanto quadruplicarla o quintuplicarla. Rimane il dato che possiamo accettare queste somme solo quale parziale risarcimento, senza alcun pregiudizio per l’avviata procedura di caducazione della concessione”. Lo sottolinea, in un’intervista al Corriere della Sera, il premier Giuseppe Conte. Sull’ipotesi di nazionalizzazione della rete autostradale, il presidente del Consiglio afferma: “Valuteremo con attenzione la modalità migliore per soddisfare l’interesse pubblico. Va senz’altro trovata un’alternativa a cattive privatizzazioni e a un sistema concessorio mal realizzato”. E aggiunge: “Abbiamo già avuto offerte di ricostruzione del ponte”. Conte insomma non intende tornare indietro sulla revoca della concessione di Autostrade per l’Italia dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi a Genova. E spiega che l’esecutivo valuterà “con attenzione la modalità migliore per soddisfare l’interesse pubblico” trovando “un’alternativa a cattive privatizzazioni e a un sistema concessorio mal realizzato”. Sull’ipotesi di nazionalizzazione, però, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti (Lega) continua a predicare prudenza: “Al momento – afferma – parlarne è assolutamente prematuro. In concreto, bisogna verificare l’esito della procedura di annullamento della concessione alla società Autostrade. A quel punto si può decidere con qualche indicazione in più. O si può anche fare un’altra gara per vedere le condizioni che puoi spuntare”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • RICCARDO AMARA 22 Agosto 2018

    Il Governo attuale come i governi di prima accontentano i cittadini con l’elemosina

  • giulio 21 Agosto 2018

    il Governo stanzia 28 milioni e dice che 500 sono un’elemosina! Che faccia…

    • lamberto lari 22 Agosto 2018

      Gent.mo Giulio la tua affermazione ad effetto è frutto solo della tua profonda ignoranza (intesa come non conoscenza) nella migliore delle ipotesi: