Thailandia, salgono a 8 i ragazzini salvati. Ma per oggi stop ai soccorsi

9 Lug 2018 15:17 - di Viola Longo

Altri 4 ragazzi sono stati salvati oggi in Thailandia. Sale così a 8 il numero complessivo dei giovani calciatori tirati fuori tra ieri e oggi dalla grotta di Tham Luang, nel nord del Paese, nella quale erano imprigionati ormai da due settimane. Con l’ottavo salvataggio, però, si sono anche chiuse le operazioni di soccorso di questa giornata, mentre nella caverna restano altri 4 ragazzini e il loro allenatore 25enne.

In assenza di fonti ufficiali, sono stati i media ad aggiornare puntualmente sui diversi salvataggi che si sono susseguiti oggi. La Cnn, per prima, ha dato la notizia del quinto ragazzo riportato in superficie, con un tweet nel quale si faceva riferimento a un testimone oculare, che si trovava nei pressi della grotta perché impegnato nelle operazioni di soccorso. Insieme alla notizia del salvataggio del primo ragazzo di oggi, il quinto in totale, sono subito arrivati anche aggiornamenti sul fatto che altri giovani era già in tragitto verso la superficie, accompagnati da quei soccorritori che in queste ore stanno compiendo un miracolo contro il tempo e le condizioni avverse, che restano il più alto fattore di rischio per la salvezza dei ragazzi ancora in grotta.

Anche questi altri 4 ragazzini salvati sono stati immediatamente trasportati in ospedale e sottoposti al protocollo di assoluto isolamento messo in atto per preservarli da rischio infezioni, considerato altissimo alla luce delle condizioni di forte debilitazione in cui versano dopo tanti giorni passati sotto terra, privati di tutto. Neanche i genitori hanno avuto l’autorizzazione a visitarli. Autorizzazione che, del resto, non è stata concessa neanche ai parenti dei ragazzi salvati ieri. Ai parenti è stato però comunicato di prepararsi per una visita, che potrà avvenire dopo il completamento degli esami a cui sono sottoposti i giovani calciatori mano a mano che escono dalla grotta e dopo che le prime cure sono loro somministrate. In ogni caso, la visita – è stato spiegato – inizialmente si terrà con un vetro di protezione a separare i ragazzi dai loro familiari, senza contatti fisici.

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