Thailandia, parte l’operazione di recupero, oggi fuori il primo ragazzo

8 Lug 2018 11:26 - di Paolo Lami

Parte finalmente l’operazione recupero dei baby calciatori intrappolati assieme al loro allenatore nella grotta di Tham Luang in Thailandia. Non c’è più tempo. Bisogna portarli fuori subito. Il primo dei ragazzi dovrebbe tornare a vedere la luce alle 16 del pomeriggio, ora italiana, le 21 in Thailandia.

Ecco perché quando in Italia è ancora l’alba, in Thailandia è iniziata la missione per recuperare i ragazzini su cui sono appuntati, da giorni, gli occhi di tutto il mondo che segue la vicenda in diretta Tv.

Le squadre dei soccorritori sono entrate nella grotta alle 10 ora locale – le 4 del mattino in Italia – come ha spiegato ai giornalisti il governatore della provincia di Chiang Rai, Narongsak Osottanakorn.

“Confermo che siamo pronti per l’operazione oggi. I ragazzi sono pronti fisicamente, e i loro cuori sono forti e determinati” di , ha detto Osotthanakorn, che è a capo dell’operazione di salvataggio in Thailandia.

“Questo è il D-Day – ha aggiunto Osotthanakorn -. Il tempo è bello, il livello dell’acqua è buono, i subacquei sono pronti, i ragazzi sono fisicamente, emotivamente e mentalmente pronti a uscire”, ha aggiunto.

L’operazione prevede che ogni ragazzo venga scortato lungo tutto il tragitto della grotta da due sommozzatori. Quindi saranno portati via dalla grotta gradualmente, uno alla volta, ha detto ancora Narongsak.

I soccorritori si aspettano che l’operazione sia completata al più presto ed entro le 21 ora locale, le 16 del pomeriggio in Italia, quando il  primo ragazzino potrebbe rivedere la luce.

Il tragitto di andata e ritorno potrebbe richiedere circa 11 ore. Il governatore ha avvertito che per concludere la missione potrebbero volerci due giorni.

La durata del viaggio di ritorno, lungo quattro chilometri, dall’uscita della caverna fino al posto dove si trovano i ragazzi e il loro allenatore, oscilla infatti tra le quattro e le sei ore.

Nel salvataggio sono coinvolti 18 subacquei di cui 13 stranieri e 5 cinque Navy Seal thailandesi, un gruppo descritto come “un team di all-star”

I livelli dell’acqua all’interno della grotta sono diminuiti abbastanza nelle ultime ore – grazie alle intense operazioni di drenaggio – e ora i ragazzi sono pronti ad attraversare alcuni passaggi della grotta a piedi.

I medici australiani, entrati ieri nella grotta per valutare le condizioni di salute dei 12 baby calciatori, hanno confermato che erano pronti a partire.

Intanto, le squadre di soccorso stanno lavorando freneticamente per rimuovere pietre e altri ostacoli dall’uscita.

Le correnti d’acqua all’interno della grotta nei giorni scorsi erano forti, la visibilità era inesistente in alcuni punti e il percorso sott’acqua era complicato da molti passaggi stretti e rocce ripide. Inoltre, alcuni dei ragazzi non sanno nuotare.,

Il campo all’imbocco della grotta Tham Luang, da dove partono le operazioni di soccorso, è stato sgombrato dagli oltre mille giornalisti tra stranieri e thailandesi, ed è stato montato un telo che impedisce la visuale dall’esterno.

Sia i giovani che le famiglie sono state avvisate dell’inizio del recupero.

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