Roma aderisce all’anagrafe antifascista, i romani non vedevano l’ora…

13 Lug 2018 12:57 - di Redazione

Il consiglio comunale di Roma ha approvato con 32 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto la mozione 89/2018 a prima firma del capogruppo Pd, Giulio Pelonzi e sottoscritta anche da Roma Torna Roma, Sinistra X Roma, Movimento Cinque Stelle e Gruppo misto, che impegna la sindaca Virginia Raggi e la Giunta a porre in essere gli adempimenti necessari per iscrivere la città di Roma all’Anagrafe Nazionale Antifascista istituita dal Comune di Stazzema, in provincia di Lucca. Il comune di Stazzema aveva istituito l’Anagrafe nazionale antifascista, “una comunità virtuale di valori, aperta a tutti coloro che si riconoscono nei principi enunciati nella ‘Carta di Stazzema’ che afferma che esistono diritti inalienabili che ogni essere umano possiede, senza distinzione per ragioni di pensiero, razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale. Il Comune virtuale antifascista conta circa 40mila cittadini e oltre 150 tra enti ed associazioni che sostengono moralmente il progetto ideato dal Sindaco di Stazzema Maurizio Verona alla fine del 2017 e che continua ad avere sostenitori: hanno aderito oltre Roma, anche Torino, Carrara, Firenze, Livorno e vari comuni della Toscana, del Friuli, della Puglia e della Lombardia.

Soddisfatto il sindaco di Stazzema che esulta: “L’istituzione dell’anagrafe antifascista ha avuto il merito di riaccendere il dibattito su questi temi e su questo sistema di valori che sono validi anche oggi, solidarietà, libertà, legalità, dignità dell’individuo”. Un po’ meno esultanti forse i romani per i quali sono altre le priorità di cui la giunta e il consiglio comunale dovrebbero occuparsi.

Commenti

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  • ANTERO 16 Luglio 2018

    Che insulsaggini …

  • Giuseppe Forconi 14 Luglio 2018

    Chi s’incarica di rifornire i dipendenti del comune di Roma con una ventina di litri di grappa per le loro buffonate riunione.?

  • Giuseppe Forconi 14 Luglio 2018

    Questi sono i brutti scherzi che succedono dopo l’assunzione di droghe pesanti da parte dei dipendenti drogati del comune di Roma. Certamente ora con l’iscrizione all’antifascismo, Roma potra’ dormire sogni tranquilli e le buche si rimargineranno da sole e i cassonetti si svuoteranno come per incanto. E si, ci voleva proprio sta decisione. Ora quei imbecilli di Stazzema saranno felici. Ammazza che Italia ignorante !!!!

  • Alf 14 Luglio 2018

    Ma che bella soddisfazione! Complimenti, ora si che Roma è ritornata agli antichi fasti. PAGLIACCI e pagliacci anche i romani che hanno votato questi consumatori abusivi di ossigeno

  • Lamberto 14 Luglio 2018

    Il sindaco di Stazzena dovrebbe conoscere le vere cause dell’eccidio, ma la storia la fanno sempre a loro favore con vergognose menzogne.

  • Lamberto 14 Luglio 2018

    Il sindaco di Stazzena dovrebbe conoscere la storia dell’eccidio avvenuto, ma la storia l’hanno fatta sempre a loro favore.

  • 14 Luglio 2018

    Ma poi hanno copiato la Constituzine Americana “The Bill of Rights” potevano essere più originali.

  • Giuseppe Tolu 13 Luglio 2018

    Buffoni, con tutto quel che c’è da fare a Roma …

  • Laura Prosperini 13 Luglio 2018

    cos’è sta pagliacciata??!!??
    un’altra forma di vacua pubblicità per la sindaca e gli assessori Capitolini odierni (che non fanno, invece, molto dal punto di vista realizzativo)!!??!!

  • 13 Luglio 2018

    Ora si che Roma sarà più sicura…..nessuno morirà più a causa delle buche nelle strade della capitale
    importante decisione per tutti i cittadini romani e per i turisti che da oggi si sentiranno più sicuri.

  • Gio 13 Luglio 2018

    con tutti i guai di Roma, questi pensano a queste idiozie… qui davvero bisogna fare piazza pulita di questi mentecatti rossi e riportare la politica su questioni serie. L’antifascismo è stata la scusa perfetta per decenni per zittire gli oppositori politici e, soprattutto, arricchirsi coi soldi degli italiani.

    • gisella falzoni 14 Luglio 2018

      sono completamente d’accordo con te