Nazionalizzazione di Alitalia, Toninelli ci ripensa. Urso: «Bene, ma chi paga?»

23 Lug 2018 14:01 - di Gigliola Bardi

Non una nazionalizzazione, ma un impegno a tutelare gli interessi nazionali. Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha precisato la sua posizione sul futuro di Alitalia, dopo le polemiche scatenate dall’ipotesi di nazionalizzare il 51% della compagnia. «Non parlo di nazionalizzazione, parlo di interessi italiani. Dobbiamo trovare un investitore che abbia come interesse quello di far volare gli aerei, non altre cose, ossia mettere i soldi per speculare», ha detto a Radio1 Toninelli, per il quale «ci sono buone possibilità di ottenere ottimi risultati».

Il «cambio di rotta» di Toninelli è stato salutato con favore all’interno di Fratelli d’Italia. «Apprezziamo il cambio di rotta del ministro Toninelli sul destino di Alitalia, che passa in poche ore dalla nazionalizzazione della compagnia alla ricerca di un partner industriale, anche se ancora del tutto generica nella forma e negli obiettivi», è stato il commento del senatore Adolfo Urso, che ha ricordato che «il rilancio del vettore nazionale comporta un investimento di tre miliardi di euro, anche per il necessario rinnovo della flotta e la sua rimodulazione sul lungo raggio».

«Il ministro non specifica più quale sarà il ruolo di Cdp o di Ferrovie, chi si assumerà questo ennesimo macroscopico impegno finanziario, né quale siano le nuove procedure per la ricerca del partner dopo il fallimento delle precedenti gare, realizzate in contesti più favorevoli alla cessione o all’ingresso di nuovi soci. Tra breve, peraltro, scadrà il mandato dei Commissari, prorogato con il voto dell’attuale maggioranza, e a fine anno anche il prestito dello Stato, già sottoposto a procedura di infrazione europea», ha proseguito Urso, per il quale «è in vista una nuova tempesta su Alitalia e queste dichiarazioni contraddittorie certo non aiutano, vi è bisogno, ora più che mai, di assoluta chiarezza su quale sia il vero intendimento del governo». «Proprio per questo – ha concluso Urso – chiediamo che il ministro venga al più presto a riferire in Parlamento, dando indicazioni precise, tempi e modalità su quale sia il vero progetto e quindi il destino di Alitalia».

Commenti

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  • roberto d elia 23 Luglio 2018

    e’un carrozzone che e’ stato mantenuto in piedi per qualche migliaio di raccomandati, va ceduto al piu’ prsto