L’archivio Tatarella fondamentale per la storia della destra. Il riconoscimento del Mibact

11 Lug 2018 16:02 - di Redazione

“Dal suo archivio si ricostruirà la storia della destra” era il titolo di un articolo di Gino Agnese, pubblicato su Il Tempo il 9 febbraio del ’99, giorno della scomparsa di Pinuccio Tatarella, che ricordava come Tatarella, “apparentemente disordinato era invece accurato, conservava tutto e aveva una memoria fenomenale. Quando si vorrà scrivere più puntualmente la storia della destra tra il 1950 ed oggi, e non solo della destra, bisognerà – continuava Agnese – dare un’occhiata alle carte di Tatarella, che collezionò tutta una serie di giornali, giornaletti, riviste, rivistine, volantini e manifesti. E lettere, biglietti e bigliettini, spesso autorevolmente firmati, indirizzati a questo politico prematuramente scomparso, che ben si sarebbe cimentato con le novità del ventunesimo secolo”. 

Per questi motivi, dopo la dichiarazione di “eccezionale interesse culturale” per la Biblioteca della Fondazione Tatarella, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali ha dichiarato di “interesse storico particolarmente importante” l’Archivio di Pinuccio e Salvatore Tatarella custodito presso la Fondazione Tatarella. Com’è noto non esistono archivi ufficiali dei partiti e movimenti politici ascrivibili alla destra e al centrodestra. A differenza di quanto avvenuto a sinistra, infatti, non esiste un archivio del Msi o di An. Se si eccettua il lavoro svolto in tal senso dalla Fondazione Spirito – De Felice e dall’Istituto Studi corporativi, non c’è nulla finalizzato a tramandare il senso di un impegno politico.

Per questi motivi su impulso di Salvatore Tatarella era nata una Fondazione che si richiama alla destra e al centrodestra italiano. Si tratta della Fondazione Giuseppe Tatarella dedicata al padre della destra democratica italiana riferimento di tutto il centrodestra italiano e dei moderati. 

Chi ha partecipato, con diversi volontari, alla due giorni di trasloco dell’infinito archivio di Pinuccio Tatarella può testimoniarne la rilevanza dei documenti e dei fascicoli riguardanti politici, personaggi pubblici, argomenti e temi importanti. Interi scatoloni contenenti numerosi faldoni. Per questo, per conservare questo enorme patrimonio politico ed ideale di documenti di Pinuccio Tatarella, ai quali si sono aggiunti quelli del fratello Salvatore, sindaco e più volte parlamentare europeo, lascito di una vita intera dedicata alla politica e alle istituzioni, e per mantenere vivo il suo insegnamento politico anche al fine di tramandarlo alle future generazioni è nata a Bari la “Fondazione Giuseppe Tatarella” intitolata a “Pinuccio” Tatarella (1935-1999) già vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Poste e Telecomunicazioni,  fiero esponente del meridionalismo missino, padre nobile e costruttore di Alleanza nazionale, teorico di una idea inclusiva e dialogante del centrodestra italiano.

 

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