Migranti riportati in Libia da nave italiana? Salvini: «Falsità». La Ong cerca lo scontro

31 Lug 2018 11:04 - di Alberto Consoli

La nave Asso Ventotto, una nave italiana, avrebbe riportato in Libia un centinaio di migranti soccorsi in mare. A denunciare l’accaduto è stato il deputato di Liberi e Uguali, Nicola Fratoianni, che si trovava a bordo della nave Open Arms. I fatti però non sono andati così e sono stati smentiti via social dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Si cerca un nuovo caso per demonizzare l’operato del governo sui flussi migratori. Si parla di “respingimento” da parte dell’Italia, ma le cose non sono andate come la sinistra auspicherebbe.

Salvini: «Le Ong protestano? Bene così»

«La Guardia Costiera Italiana non ha coordinato e partecipato a nessuna di queste operazioni, come falsamente dichiarato da una Ong straniera e da un parlamentare di sinistra male informato», ha segnalato in un post scriptum su Facebook il vicepremier  facendo riferimento a un’operazione condotta dalla Guardia Costiera Libica che «nelle ultime ore ha salvato e riportato a terra 611 immigrati». «Le Ong protestano e gli scafisti perdono i loro affari? Bene, noi andiamo avanti così!», ha commentato Salvini.

Salvini smentisce

Quanto affermato dal titolare del Viminale, quindi, smentisce quanto diffuso da Fratoianni che subito aveva arringato le fanfare mediatiche anti-Salvini. «Abbiamo appreso che uno dei gommoni segnalati  dalla Guardia Costiera italiana, con 108 persone a bordo nel Mediterraneo, è stato soccorso dalla Nave Asso Ventotto, battente bandiera italiana, che si sta dirigendo verso Tripoli», scriveva il deputato di Leu, sottolineando però di non sapere se l’operazione fosse «avvenuta su indicazione della Guardia Costiera italiana». Subito si era affrettato a stigmatizzare: «Se così fosse si tratterebbe di un precedente gravissimo, un vero e proprio respingimento collettivo di cui l’Italia ed il comandante della nave risponderanno davanti ad un tribunale. Il diritto internazionale prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e quelli libici, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali».

In tarda mattinata è arrivato il chiarimento: «Le attività di soccorso del rimorchiatore italiano Asso 28 si sono svolte sotto il coordinamento della Guardia Costiera libica che ha gestito l’intera operazione». E’ quanto fa sapere la Guardia costiera italiana.

Commenti

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  • amerigo 2 Agosto 2018

    Le ONG hanno parecchie affinità con i prodotti OGM: in primis sono dannosissime per gli Italiani, ad eccezione dei sx che, avendo perpetrate centinaia di truffe e malversazioni a scapito degli Italiani, hanno acquisita una certa immunità, grazie agli esagerati guadagni sui clandestini africani incassati negli ultimi anni. Seconda affinità: hanno la faccia come il c***, si fingono esternamente buoni per colpire alle spalle chi ci convive (Italiani anche in questo caso). Terza affinità: si nutrono di tutto il letame, di dubbia provenienza e prosperano nel liquame dei negrieri. Ho detto tutto.

  • stefano 2 Agosto 2018

    basta con queste ong sono solo sfruttatori di rompicoglioni futuri

  • Renata Bortolozzi 1 Agosto 2018

    Scusate , ma la “Open Arms” non è forse quella nave spagnola che ha speso un sacco di soldi ( andar per mare costa, a meno che …… ) per trasportare una unica naufraga dal mare della Libia fino alla Spagna perché il comandante ha detto che non poteva sbarcarla in Sicilia, come chiesto da Salvini, dato che l’ Italia non è un porto sicuro. Volevano forse che le persone raccolte in mare fossero portate in un altro “porto non sicuro”? cioè in Italia ?

  • Mauro Garlaschelli 1 Agosto 2018

    …vai Salvini…che porti la LEGA al 40%…

  • alberto 1 Agosto 2018

    Va bene così: vengano normalmente con una nave o un aereo, che sicuramente costa meno e vedremo se accettarli!

  • Mauro 1 Agosto 2018

    Non so chi abbia ragione ma mi sembra giusto ed ovvio che le navi riportino i migranti in Libia. (Tanto è li che dovrebbero tornare tutti per poi proseguire per lo stato da dove provengono. Di vero c’è che Fratoianni stava sulla Open Arms, a cosa fare? Ad organizzare e pagare la mafia dedita ai traffici di poveri migranti? Ad organizzare fatti delittuosi contro il ns, stato e governo? Ma andassero a fare in c*** tutti questi buonisti di m**** e sinistroidi chic della malora.

  • Francesco Desalvo 1 Agosto 2018

    Primo commento: per quanto ne so la legge dei mari impone di sbarcare dei naufraghi ricuperati “nel porto più vicino”. L’aggettivo “sicuro” non c’è, è stato introdotto subdolamente nel pensiero comune dalle varie Ong per poter sviluppare i propri affari trasportando i cosiddetti naufraghi in porti “più lontani”, e violando così la medesima legge, in combutta con altre ong in terraferma, sedicenti senza scopo di lucro. Vedi Buzzi, ed attuali successori intervistati a bordo di Ferrari.
    Secondo: sarebbe utile “consigliare” a quelle Ong, magari “in modo deciso”, di vendere le loro navi e col ricavato organizzare dei buoni centri di accoglienza attorno a Tripoli, svuotando quelli che tanto deprecano in mano ai trafficanti di persone. E chiedere all’ONU di dirottare in Libia un poco di caschi blu dal Libano o dal Kosovo a protezione dei nuovi centri. Ne basterebbero pochi
    Terzo: cosa ci faceva l’onorevole Nicola Fratoianni a bordo della nave open arms? Perché invece di incrociare davanti alla Libia non andavano davanti a Ceuta e Melilla per raccogliere dei veri naufraghi fuggiti dalle fucilate della Guardia Civil? O era in vacanze anticipare rispetto alle ferie del Parlamento? Con quali quattrini? Perché si critica il velista di Cagliari e non lui?
    Quarto: che differenza c’è fra i respingimenti della guardia costiera libica e le triple reti alte 6 metri più cavalli di frisia attorno a Ceuta e Melilla? Potrebbe un giornalista parlamentare chiedere al Fratoianni (ammesso che sia reperibile sul posto di lavoro) la sua opinione su questa differenza? E se riuscisse mai nell’impresa, pubblicare l’intervista?

    • Renzo Besozzi 1 Agosto 2018

      Considerazioni serie e pertinenti, per nulla facinorose, da condividere appieno

  • gisella falzoni 1 Agosto 2018

    meglio di così, i buonisti non devono versare lacrime di coccodrillo per le vittime del mare ? non era questo lo scopo ? Oppure preferivano tutta l’Africa trasferita in Italia come il loro mandante e finanziatore, quel pezzo di m**** di Soros ? Non siamo responsabili per gli africani che partono a iosa per invaderci, Se la Libia non fosse un porto sicuro, perché ci sono andati dal Congo, Nigeria Camerun Marocco ecc.. Forse per loro la sicurezza era di poter delinquere come fanno in Italia ?

  • fabio dominicini 1 Agosto 2018

    Il deputato di sinistra ospite interessato sulla Open Arms è evidentemente in mala fede.
    A prescindere da ciò l’esperto Vassallo ed altri tendenziosi affermano che in Libia non ci sono porti sicuri ! Ed allora cosa ci fanno in data odierna 18 navi presenti a Tripoli e Misurata per imbarco/sbarco ed altre 10 in arrivo ? Gli armatori di varie nazionalità manderebbero le loro navi in Libia se i porti non fossero sicuri. Che questi pseudo esperti non dicano baggianate !!
    La distanza tra Libia e Sicilia è di circa 280 miglia. La Asso Vetotto ha raccolto i migranti a 60 miglia dalla costa libica e li ha quindi portati nel porto più vicino .
    Hanno ragione il Papa e Mattarella : chi favorisce l’immigrazione è un delinquente e complice di questa nuova forma di schiavitù. Sante parole ! E quindi vanno combattute le organizzazioni che lucrano favorendo l’immigrazione dai paesi di origine fin sulla costa libica per poi organizzare il loro trasporto via mare, principalmente verso Italia, Spagna e Grecia.

  • Carlo Cervini 1 Agosto 2018

    Le Ong si permettono di attaccare il Ministero degli Interni di un Paese democratico ? Benissimo ! Dichiaratele fuori-legge, e sequestrate tutte le navi. Di porci sinistrorsi ce ne sono già abbastanza in Italia senza bisogno che ne vengano dall’estero.

  • Alfredo 1 Agosto 2018

    Qualcuno mi può spiegare chi sono quelli di sx nel Pd ,giuro che dopo il partito comunista mi viene difficile capirlo se penso che ne fanno parte tante identità vedi democristiani socialisti liberali ECC ECC ,loro dicono abbiamo fatto il Pd per la salvezza del popolo ,e l’on stesso li hanno puniti mah!!!!

  • 1 Agosto 2018

    Io,penso come tanti altri,vorrei sapere una cosa dagli esponenti di sinistra:i porti libici non sono sicuri in entrata,ma sono sicuri in uscita?
    Quindi si chiudano i porti libici da ogni attività.

  • Aldo Barbaro 1 Agosto 2018

    Da anni sostengo la necessità di un blocco aeronavale al limite delle acque territoriali,l’arresto immedito degli equipaggi ed il sequestro delle navi dei “buonisti soccorritori”!

  • Angela 1 Agosto 2018

    Salvini “non ti curar di loro,ma guarda e passa”.

  • Giuseppe Forconi 1 Agosto 2018

    Mi chiedo…. ma l’associazione criminale liberi e belli non era solo costituita dalla boldrini e grasso ?? Ora c’e anche un nicola frantoiani ? e cosa ci faceva questo tipo a bordo di una delle navi della ONG ? Si stanno forse schiarendo i dubbi su chi sono i criminali trafficanti di carne umana ?

  • lucio 31 Luglio 2018

    La Libia non è un porto sicuro, questo è quello che ci vogliono far credere, ma se tutti gli imbarchi partono dalla Libia, come fa questa gente a scegliere questa località? Forse quelli del PD potranno dare risposta

  • Pino 1° 31 Luglio 2018

    L’open arms ha già sulle sue spalle una pessima reputazione, essendo roba di soros, che traffica in carne umana, un negriero che ha la responsabilità di aver fatto perdere ingenti somme a tutto il popolo italiano, chi, non ricorda la rapina notturna effettuata dal Prof. ‘Sottile’ anni fa a danno di noi tutti in conseguenza delle speculazioni di quel figuro! Si è delineata chiaramente nel tempo, si tratta della nuova Spectre con la disgrazia di non trovarci sul set di un film di 007 ma tristemente nella realtà! C’è da chiedersi chi opera dietro le quinte dell’innalzamento dello spread a danno dell’Italia! Se poi alla spectre aderisce, viaggiando su una sua nave, manifestamente intento ad aggredire L’Italia con menzogne e costruzioni fantasiose chi ? Uno di quegli elementi che sono liberi ma non lo dovrebbero, e dichiarano uguali a chi? se non a chi chiedono di farsi ospitare, partendo da gente pericolosissima per la stabilità di un paese, collusi con i centri sociali, border line con la mafia, raccoglitori di bandiere ombra rubate a paesi ignari, mistificatori sistematici di verità ! A chi credere senza fare opera di cieca fiducia, a soros, alla spectre oppure al ministro degli interni, all’informativa dei nostri militari della guardia costiera? I primi incazzati perché gli hanno sottratto la carne umana per i loro loschi affari. I navigatori contrabbandieri da dove arrivano, dalla Libia? Allora come fanno a dire che la Libia non è un porto sicuro se sono andati li e da li sono partiti ? Proprio Delinquenti !

  • maurizio 31 Luglio 2018

    La Libia non è un porto sicuro?certo,se delinqui in quel paese mica ti lasciano libero,meglio L’Italia

  • doriana santinato 31 Luglio 2018

    quand’anche fosse?’ in fondo è stato votato per questo dagli lettori!! fatevene un ragione!