La Diciotti attraccherà a Trapani. Salvini: li voglio vedere sbarcare in manette

11 Lug 2018 15:26 - di Alessandra Danieli

La Diciotti, con il suo carico di 67 migranti a bordo, attraccherà in serata al porto di Trapani. Sarebbe questa l’ultima decisione sul destino dell’imbarcazione diffusa da fonti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal grillino Danilo Toninelli. Sulla nave della Guardia costiera erano stati trasferiti i migranti soccorsi dalla Vos Thalassa intervenuta in acque Sar libiche. L’intervento della Guardia costiera italiana è scattato dopo che alcuni migranti avrebbero minacciato l’equipaggio e il capitano del rimorchiatore per non essere riportati in Africa.

La Diciotti attraccherà a Trapani

Matteo Salvini insiste con la sua linea ed è irremobile: «Se c’è gente che ha minacciato e che ha aggredito, non sarà gente che finisce in un albergo ma che dovrà finire in una galera». Il ministro dell’Interno è intenzionato a non autorizzare nessun tipo di sbarco nel porto siciliano finché «non ci sarà garanzia per la sicurezza degli italiani che delinquenti, che non sono profughi, che hanno dirottato una nave con la violenza, finiscano per qualche tempo in galera e poi vengano riportati rapidamente nei loro paesi. Fino a che non avrò queste garanzie non ci sarà nessun sbarco». Il titolare del Viminale vuole sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori, che dovranno scendere dalla nave Diciotti in manette. Si profila con nuovo scontro con il collega dei Trasporti.

Protesta sotto il ministero dei Trasporti

Intanto davanti alla sede del ministero dei Trasporti è in corso una protesta al grido di “restiamo umani” contro la chiusura dei porti. Si tratta di una rete di attivisti, ignari probabilmente degli ultimi sviluppi, che si sono incatenati di fronte al ministero guidato da Toninelli. Indossano giubbotti di salvataggio e mostrano degli striscioni in cui denunciano il “Naufragio di Stato” operato dal nuovo governo. I manifestanti cavalcano il buonismo dell’accoglienza senza se e senza mai e chiedono al ministro Toninelli l’apertura dei porti accusando l’Unione europea di essere complice di una politica di chiusura dei confini. Durante la manifestazione compare all’improvviso l’ex ministra del governo Renzi Marianna Madia che cerca di interloquire con i manifestanti. Ma non riceve una buona accoglienza: una ragazza le va subito incontro gridandole di andare via mentre gli altri intonano un coretto “Via, via la Madia”. «Non vogliamo stare qui con il Pd, voi siete stati i primi», grida ancora la ragazza, puntando l’indisce contro l’ex ministro Minniti.

Commenti

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  • Filippo 12 Luglio 2018

    Nella Sicilia occidentale questo profughi vengono a fare i signori in strutture sovvenzionate dallo stato e che ai me’ vengono tassativamente distrutte, rifiutano il mangiare che gli viene portato tramite Caterina e si permettono pure di buttare via il vestiario se non è di loro gradimento dalle finestre. Sono d’accordo con la linea Salvino prima noi poi loro siamo ridotti peggio di loro e c’è chi manifesta per loro. Scusatemi ma sono stanco di tutto questo spero che questo governo non si venda come quello Renzi. Un buon lavoro per tutti

  • Pino1° 12 Luglio 2018

    Imbarazzante gatta da ‘pelare’ ! Queste cose accadono quando si è in troppi a fare gli affari propri !
    Se c’è un imput del governo a non far entrare più stranieri indesiderati provenienti dal mare…. poi
    non è possibile che una nave privata battente bandiera nazionale italiana, che era li da quelle parti per motivi di lavoro, in prossimità di una piattaforma petrolifera con una motovedetta libica in arrivo, anticipi di sua iniziativa il recupero in mare a molte miglia dalla costa!!!
    Che poi, la Vog, chieda emergenza per aggressioni e messa in pericolo dell’equipaggio in numero minoritario rispetto agli imbarcati!!!! Senza voler pensare male.. perché sappiamo che si fa male.. ma,
    alcune domande sorgono spontanee: Il comandante della Vog che due anni fa recupero’ oltre ottocento persone che sbarco’ a Catania. (che oggi su tutto il web viene presa per il fondo schiena da interventi che citano anche le ‘tariffe’ per i salvataggi in mare..) dunque con questo ‘caldo’ il atto…
    Il comandante di una nave officina privata NON Attrezzata né certificata per trasporti marittimi di persone in mare non in immediato pericolo, al largo della libia con motovedetta libica in arrivo in area SAR Libica.. che cosa stava cercando di fare? e cosa ha fatto poi? per giustificare il suo operato!!!
    Sarebbe molto doloroso scoprire che si tratta dell’ennesima presa per i fondelli e che una nave privata dichiarata ONG sul web.. che opera in appoggio ad operazioni petrolifere in zona sarà Libica si sia trovata all’improvviso un gommone a disposizione…. in mezzo al mare…. chi lo ha depositato lì come un uovo di pasqua ? Credo che la più esperta guardia di finanza dovrebbe andare a dare un’occhiata alla contabilità personale di chi era a bordo a partire dal comandante e della compagnia armatrice..
    così tanto per dare un’occhiata di tranquillizzano. In gergo marinaro si dice ‘ avviso ai naviganti’

  • Marisa Galassi 11 Luglio 2018

    E se la nave italiana fosse d’accordo per andare a prenderli in Libia? E fosse tutto uno sporco gioco per ingrassare i corrotti? Nessuna nave dovrebbe trasportare i clandestini, devono imparare che in Italia non si può più venire. Non si possono dare più soldi agli stranieri , servono all’Italia.

  • Gio 11 Luglio 2018

    ma non sarebbe il caso di smetterla di chiamarli “migranti” o tantomeno “profughi” ? Questi sono nel 99% dei casi clandestini, invasori, parassiti e, spesso, avanzi di galera di cui gli stati arabi e africani si liberano. Non dovrebbero neanche passare il limite delle acque territoriali, oppure, dopo un primo avviso, li si silura…

    • 11 Luglio 2018

      Bravo Gio, ma vedi Gio Italia a questo Vaticano che causa molti problemi!