Il poliziotto perde la mano e un occhio e i kompagni festeggiano così

12 Lug 2018 14:47 - di Gabriele Alberti

Una vicenda vergognosa. Un poliziotto ci ha rimesso una mano e un occhio. E gli antifascisti festeggiano. La vergogna – come si apprende dall’Unione Sarda – succede a Cagliari, dove il 27 luglio è in programma una festa organizzata dai kompagni dei centri sociali in solidarietà con i tre anarchici accusati di aver messo una bomba contro una libreria di CasaPound a Firenze. L’attentato risale al capodanno 2017, così come il ferimento dell’artificiere che tentava di disinnescare la bomba. La festa ignobile è pubblicizzata da un manifesto: «Durante quest’azione», si legge sul testo che pubblicizza l’evento, «è rimasto ferito lo sbirro ficcanaso che cercava di disinnescare l’ordigno, lasciando sul posto una mano e un occhio. A noi non interessa sapere chi sia stato e continueremo a gioire ogniqualvolta qualcuno attacca i fascisti, meglio ancora se uno sbirro ci va di mezzo». La festa antifascista è una vergogna.  Salvatore Deidda, deputato sardo di Fratelli d’Italia, ha portato il caso in Parlamento, come leggiamo sul suo profilo Fb. «Mi dispiace dare spazio a queste schifezze», ha scritto, «ma  ho presentato un’interrogazione per denunciare a livello parlamentare quanto a Cagliari sta avvenendo da qualche anno, in particolare da quando c’è una certa parte politica che amministra il Comune». E ancora: «Piena solidarietà agli uomini delle forze dell’ordine e condanna per chi oggi, ancora, prova a fomentare l’odio e la violenza politica. Sono stati tollerati sin troppo. Basta loro e chi li sostiene e fiancheggia».

L’ira del Sindacato autonomo di polizia

E sul caso si è fatto sentire anche il Sindacato autonomo di polizia. «Rispondere a questa gente», si legge sulla pagina Facebook Sap Cagliari, «vorrebbe dire dar loro importanza. Chi lancia messaggi nascondendosi dietro l’anonimato dimostra di essere un vile codardo meritevole solo di indifferenza». «Preferiamo invece», continua il post, «lanciare un messaggio di ringraziamento a Mario, “sbirro ficcanaso”, che con il suo sacrificio ha fatto in modo che nessun cittadino si ferisse per l’esplosione di quell’ordigno. Ogni #Poliziotto continuerà a fare il suo lavoro in nome della sicurezza e a tutela di tutti, anche di questi pochi disadattati».

 

Commenti

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  • 13 Luglio 2018

    Individui senza dignità e rispetto!! Niente altro da dire, il mio rispetto e sempre per la polizia.

  • gianni 13 Luglio 2018

    sono queste le situazioni per le quali si allontanano dalla società. No centri sociali ma centri di accoglienza

  • pino 1° 13 Luglio 2018

    I ‘Poliziotti’ come vengono appellati, da tanto tempo sono in realtà Agenti della polizia di Stato !
    Appartiene all’antico retaggio del sottobosco criminale che fu, la terminologia di sbirro, gabelliere, questurino, celerino, poliziotto! Si trovò necessario chiarire che il tempo dello stato vaticano o delle due sicilie era trascorso, superato e sepolto da una guerra mondiale con milioni di morti noti, anche, dando ai fedeli uomini e donne in divisa che rappresentano allo stato attuale la migliore, forse unica espressione di ‘Società Civile’ il nuovo ruolo assegnatogli dalla novella democrazia! Parrebbe che, astio, invidia sociale, rabbia ribelle e violenta non deposta, ancora ora utile solo a chi vuole sovvertire gli interessi alla vita laboriosa, che nega vita stessa del cittadino che lavora e paga le tasse, che non si dichiara artatamente povero per succhiare soldi gratuiti da amministrazioni compiacenti, a cui quella fascia usualmente appartiene, voglia mantenere viva una rabbia che occorre loro per giustificare se stessi dalle azioni terroristiche che compiono coperte da questo alibi, nei centri sociali e non solo quelli ! Nipoti delle B.R.
    Semmai,aiuto ai poveri veri che chiedono solidarietà e sostegno, a cui gli agenti delle forze dell’ordine danno, appunto nel silenzio protezione come saltuariamente anche gli organi di stampa informano !
    La loro missione più visibile è quella di proteggere il cittadino che vive, sta’, alle regole, al dettato della democratica costituzione fatta parola per parola da chi aveva aggredito o subito, aiutato o ucciso ma, nonostante tutto trovò la forza di rimettere al centro l’uomo, indicando la strada della convivenza positiva e civile ! All’ordine costituito, in prima fila la magistratura il mandato di vigilare, dirimere contrapposizioni, sanzionare violenze anche incarcerando i delinquenti ! Si, proprio i delinquenti, non le donne ed uomini in divisa! A cosa si è ridotta la magistratura attuale, che non ha nemmeno la volontà di perseguire terroristi delinquenti da anarchismo dell’ottocento; cercando, identificando e sanzionando i terroristi ed i loro fiancheggiatori ? Chi potrebbe dare dignità al ruolo sociale di quell’uomo che ha esposto se stesso, la sua vita, la famiglia se non la cattura e l’incarceramento dei criminali che festeggiano indisturbati dalla magistratura ? Per quel poco che conta, La mia solidarietà va all’agente della Polizia di Stato!

  • Giuseppe Tolu 12 Luglio 2018

    Schifosi, codardi e vigliacchi. Feccia umana!
    Sempre e comunque con le forze dell’ordine