I grillini cacciano il deputato velista “disertore”. Ma la figuraccia resta

26 Lug 2018 16:42 - di Eugenio Battisti

Dopo giorni di graticola per lo scandalo del deputato Andrea Mura, recordman di assenteismo in Parlamento, i grillini sciolgono le riserve ed espellono il parlamentare che aveva candidamente ammesso di fare politica a bordo della sua barca e di disertare il palazzo.

I grillini cacciano Andrea Mura

«Ogni singolo parlamentare del Movimento 5 Stelle ha il dovere di rappresentare esclusivamente le istanze dei cittadini. Ogni singolo portavoce del Movimento 5 Stelle deve svolgere il proprio incarico dando priorità solamente agli 11 milioni di italiani che lo scorso 4 marzo hanno votato per il MoVimento», si legge sul blog delle Stelle in un annuncio firmato dal capogruppo grillino a Montecitorio, Francesco D’Uva. I capigruppo 5stelle erano stati i primi a prendere le distanze da Mura dopo la denuncia di un parlamentare forzista, poi era sceso in campo Luigi Di Maio in persona chiedendo le dimissioni del deputato per le sue parole «inaccettabili». Con il 96,8% di assenze in Parlamento – si legge sul blog – ha dimostrato irresponsabilità e menefreghismo, mancando di rispetto agli italiani che hanno dato fiducia al Movimento e a tutti i suoi colleghi che non hanno mai smesso di lavorare in Parlamento. «Per tale motivo, senza alcuna esitazione, Andrea Mura è stato espulso dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle». Una scelta comandata che non archivia la figuraccia. «Un portavoce del Movimento 5 Stelle – scrive ancora D’Uva – è chiamato a svolgere la propria attività sia sul territorio, tra la gente, che tra i banchi del Parlamento, dove da anni portiamo avanti tutte le nostre battaglie a favore dei cittadini. Non è accettabile che pensi di poter svolgere la propria attività politica da una barca o da casa sua, snobbando l’aula di Montecitorio. Chi non rispetta le regole non può far parte del Movimento». Forse sarebbe bastato verificare il curriculum dell’abbronzatissimo skipper prima di candidarlo a rappresentare il popolo del cambiamento.

Commenti

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  • zeno 28 Luglio 2018

    almeno loro riconoscono le mele marce e le espellono; gli altri partiti “fanno quadrato” e le difendono