Gufi, razzisti e isterici di sinistra alle prese coi Mondiali. E la Cirinnà guida il tifo anti-Salvini

17 Lug 2018 12:20 - di Redazione

Si è letto un po’ di tutto prima, durante e dopo la finalissima dei Mondiali 2018 Francia-Croazia. Gli italiani si sono schierati? Non proprio. Una minoranza ideologica e nostalgica degli opposti estremismi ha preso il sopravvento sui social, anche interpretando in qualche modo i desiderata dei leader di riferimento. Logico che i sovranisti di destra non potessero simpatizzare per i francesi di Macron, così come hanno visto come il fumo negli occhi una squadra composta da ben otto calciatori di colore. Ciò è bastato per giustificare commenti non proprio politcally correct, a volte compiacenti verso gli ottusi luoghi comuni del razzismo da tastiera.

Ma dall’altra parte? Dall’altra parte, a sinistra, il delirio c’è stato e ha trascinato anche intellettuali paludati, tutti lì ad applaudire la Francia della Rivoluzione, alto esempio di ius soli, con quei gol dei calciatori neri che venivano esaltati come risposta ai “razzisti nostrani”. La Francia opposta agli Ustascia croati.

L’allergia a Matteo Salvini ha fatto il resto. Il ministro degli Interni è volato a Mosca per “gufare” la Francia (con qualche ragione, da parte sua, visto che dal partito di Macron era piombato verso il nostro governo il delicato aggettivo “vomitevole”…). Prima è stato detto che Salvini era andato a Mosca a spese dello Stato e dei contribuenti. Falso: Salvini infatti si è recato in Russia con un aereo di linea in classe economy (il biglietto è stato fotografato e pubblicato oggi sulla prima pagine del quotidiano Il Tempo).

Caduta questa speculazione, è stato lanciato l’hashtag #Salviniportasfiga. Non è inusuale rilanciare questa accusa contro un leader politico che assiste a una finale di calcio (ne hanno fatto le spese anche Mario Monti e Matteo Renzi) ma nel caso di Matteo Salvini stupisce che a fare la ola all’insegna di questo slogan sia la senatrice Monica Cirinnà che cinguetta tutta allegra: è confermato, Salvini porta sfiga.  Tra le altre cose sbaglia a scrivere worldcup, mangiandosi una “l”. Ma anche questa è la politica della sinistra.

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Commenti

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  • Gio 17 Luglio 2018

    la cirinnà vada pure a vivere in una banlieu, e vedrà cosa significa lo “ius soli”. Quartieri popolati da immigrati di terza o quarta generazione, tutti giovani (le famiglie musulmane fanno almeno 5 figli) volutamente disoccupati, perché il sussidio è quasi uno stipendio e questi a lavorare manco ci pensano, molto meglio arrotondare con lo spaccio. Terra di nessuno dove neanche la polizia può entrare e dove tutti, ma proprio tutti, fanno il tifo per i terroristi. Questo è lo “ius soli”.

  • Donald 17 Luglio 2018

    quando poi i figli degli immigrati si prenderanno il posto di lavoro dei loro figli, allora qualche sinistroide inizierà a chiedersi… ma cosa abbiamo combinato ? E quando il meticciato inizierà a fare pulizia etnica dei bianchi (già accade in molti quartieri in europa) ci si renderà conto del suicidio collettivo a cui il buonismo catto-comunista ci ha portato. Ma forse non è troppo tardi per metterci una pezza… spero.

  • Laura Prosperini 17 Luglio 2018

    a prescindere dalla enorme differenza in termini di popolazione:
    – Francia 65.250.000 milioni di abitanti (circa)
    – Croazia 4.190.000 milioni di abitanti (circa)
    che chiunque può ponderare col numero potenziale di giocatori che arrivano fino alla Nazionale a rappresentarne il Paese
    non è che la Francia abbia fatto molto meglio della Croazia, anzi,
    ponderando il tutto saltya agli occhi che la Croazia ha fatto molto meglio della Francia
    ma poi, nessuno dei globalisti ha pensato invece che i tanti giocatori Francesi ma Africani, se non avessero ceduto… alle lusinghe (chiamiamole così…) della Francia forse, dico forse, avrebbero permesso alle compagini Africane un esito Storico/Sportivo clamoroso
    che avrebbe favorito oltrechè nel prestigio ma anche come ritorno dell’indotto economico le Nazioni Africane stesse…
    quindi, solito razzismo dei globalisti (gli unici ad essere, paradossalmente, realmente degli schiavisti/colonialisti sopratutto in termini ideologici) che avvantaggia i ricchi ai danni dei popoli sofferenti, tutto quà.