Lug 23 2018

Natalia Delfino @ 18:16

FdI: «Basta con ritardi e guerriglia. Il governo sgomberi gli antagonisti No Tav»

Un’opera «strategica» che non può essere sottoposta al ricatto di pochi violenti. Una delegazione di Fratelli d’Italia ha visitato il cantiere della Tav a Chiomonte, dove nella notte di sabato un gruppo di antagonisti ha dato vita all’ennesimo assalto contro le forze dell’ordine, con lancio di sassi e petardi. La delegazione, composta dai deputati Carlo Fidanza, Andrea Delmastro e Augusta Montaruli, ha portato la propria solidarietà agli agenti, ma ha anche ribadito l’importanza della Tav per lo sviluppo del nostro Paese.

«Non è più accettabile un’Italia in cui per fare un’opera pubblica si debbano spendere 3,5 milioni di euro per la sicurezza, dispiegare 400 uomini delle forze dell’ordine per presidiare i cantieri e bisogna impegnare 780mila euro in assistenza sanitaria per gli agenti feriti, che ormai arrivano a essere 400», ha ricordato Delmastro. «Noi – ha spiegato – vogliamo un vero governo del cambiamento: un governo che cambi il volto di un Paese in cui per un’opera pubblica bisogna mettere in campo le forze dell’ordine».

Gli esponenti di FdI, accompagnati dal sindaco di Chiomonte, Silvano Ollivier, hanno quindi rivolto al governo l’invito ad andare avanti con i lavori dell’Alta velocità, impedendo in futuro gli incidenti e gli assalti che ormai da 7 anni si verificano periodicamente. «Proprio dietro di noi – ha sottolineato Fidanza – c’è la famosa baita da cui Beppe Grillo venne a togliere i sigilli: è l’emblema dell’indecisione portata nel sistema dai Cinquestelle che tengono il Paese bloccato, fermando le grandi opere infrastrutturali strategiche per l’Italia. E tutto questo – ha commentato Fidanza – solo perché hanno fatto delle promesse vaghe a una minoranza organizzata che cerca di bloccare lo sviluppo della valle e dell’intero Paese». «Chiediamo al governo – ha quindi concluso Montaruli – di stare dalla parte dei lavoratori e non dei teppisti. Inoltre, chiediamo all’esecutivo di sgomberare Askatasuna e di salvare posti di lavoro, di confermare la Tav e di isolare i violenti».