Domani a Roma Messa commemorativa per Giampiero Arci

22 Lug 2018 11:45 - di Redazione

Domani 23 luglio 2018, alle ore 19.30 avrà luogo nella Basilica di San Marco Evangelista in Piazza Venezia a Roma, l’ormai consueta Santa Messa commemorativa per la scomparsa del Prof. Cav. Avv. Giampiero Arci.

La Funzione religiosa, annualmente officiata, è  diventata nel tempo una sorta di appuntamento per non solo rammentare il profilo umano e professionale di Giampiero Arci, ma anche rimarcare quei valori che, costantemente presenti nella vita politica e privata di Giampiero, mantengono nel tempo forte attualità, al punto di confermarsi validi punti di riferimento per quanti, oggi come ieri, vogliono continuare a impegnarsi con serietà e probità in favore della comunità civile, dei più deboli, dei tanti che aspettano segnali di sostegno, di guida e di conforto, anche culturale.

La figura di Giampiero Arci conserva tutta la sua concreta  modernità, al punto di porre il suo pensiero e il suo agire quali stimoli anche per i giovani che cercano di inserirsi nella società attuale con merito e preparazione, pronti a cogliere le sfide proposte dalla società moderna,  dopo la rivoluzione profonda e globale che le nuove tecnologie e le conquiste sempre più avanzate delle scienze hanno ramificato nel mondo, come percorso irreversibile e, per diversi aspetti, anche irrinunciabile.

Proprio in considerazione di  questa sorta di “destino” che attende l’umanità intera, risulta più che mai appropriata la frase che si è inteso scegliere quest’anno per ricordare il pensiero di Giampiero Arci:  «La globalizzazione non può essere contrastata, ma dobbiamo avere la forza di governarla in piena autonomia e senza sudditanza».

Un’espressione che fu propria di Giampiero nel suo discorso di insediamento alla Regione Lazio il mese di giugno 2000 e che, oltre all’attualità per i tempi che viviamo, esprime consapevolezza – anche con chiara preveggenza – della sfida che si pone all’uomo oggi. Un confronto che è tutto da risolvere, che pone al centro della riflessione la persona umana e le sue esigenze, per un mondo vivibile che in futuro non rinunci al benessere di tutti, morale oltre che fisico. Una dimensione che deve confrontarsi con le “regole”, a volte brutali ma necessarie scevre da condizionamenti ed opportunismi.

Anche questo è stato ed è tutt’ora Giampiero Arci, infaticabile nella sua operosità civile e culturale, fino all’estremo sacrificio personale, con una naturale predilezione al Bello e all’Arte, intesi come opportunità di formazione e modelli di vita in sintonia con le esigenze di una società avanzata; attento interprete dei tempi che avanzavano, in cui sapeva leggere i “codici interpretativi” delle nuove opzioni di vita.

Una testimonianza, la sua, da portare avanti con grande impegno, quanto ne richiede lo spessore dei valori che aveva costanti nel suo agire e nel suo promuovere; parole, messaggi, “percorsi”, anche culturali, di cui sempre negli anni l’Associazione “Giampiero Arci – Società Civile” ha cercato di farsi interprete per la gente e tra la gente, in particolar modo verso i giovani.

Un’azione, quella dell’Associazione, che ha comunque necessità di sostegno morale e partecipativo, condivisione di obiettivi e riscontri concreti. Tutti aspetti che stimolano e motivano l’attività della Prof.ssa Enrichetta Arci, ben consapevole dell’importanza del consenso e dell’amore quali formule di vicinanza che rafforza e non certo indebolisce; una “vocazione agli altri” che anche quest’anno cercherà  conferma in una significativa partecipazione alla Santa Messa in ricordo dell’amato fratello confidando in quanti vorranno condividerne gli ideali.

 

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