Conte non molla la Libia a Macron: «In autunno la conferenza si farà in Italia»

12 Lug 2018 16:34 - di Giacomo Fabi

«Stiamo organizzando una conferenza in autunno sulla Libia in Italia, per dare un seguito a quella di Parigi e per coinvolgere tutti gli attori e i Paesi che a qualunque titolo possono dare un contributo, quindi anche gli Usa». A dare l’annuncio dalla conferenza stampa seguita al summit della Nato a Bruxelles, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Il processo di stabilizzazione non può riguardare solo l’Italia – ha detto ancora il premier -ma neppure il solo Macron».

L’annuncio di Conte a Bruxelles

L’obiettivo di riportare pace e stabilità nella nostra ex-colonia è la vera polpa del contenzioso tra Roma e Parigi. Il governo francese vuole sostituire l’Italia nel rapporto privilegiato con Tripoli. Il motivo per il quale l’allora presidente Nicolas Sarkozy provocò la fine del regime di Mouhammar al-Gheddafi e la morte violenta del suo leader rispondeva esclusivamente alla necessità di spezzare il monopolio italiano in Libia, diventato agli occhi dell’Eliseo ancor più insopportabile dopo la caduta del dittatore tunisino Ben Alì, legatissimo alla Francia. La guerra tribale che si combatte in Libia tra i signori della guerra e le ondate migratorie che da anni si abbattono sulle nostre coste sono diretta conseguenza di quei drammatici eventi. Ora Macron vuole continuare l’opera intestandosi il dossier della pacificazione della Libia e gestire in solitaria i benefici che ne deriverebbero.

Al summit parteciperanno anche gli Usa

Uno scenario che l’Italia, che più di ogni altra nazione ha pagato e tuttora paga l’avventurismo irresponsabile dei presidenti francesi, non può permettere che venga delineato. L’annuncio di Conte, con tanto di riferimento al coinvolgimento degli Usa, sa quindi tanto di un altolà intimato a Parigi: «Sulla Libia – ha detto ancora il premier – c’è tanto da fare e quel Paese va affiancato nel percorso che dovrà portarlo alle elezioni». Un percorso che Roma e Parigi valutano in misura diametralmente opposte. La Francia, che ha puntato sull’anti-italiano Kalifha Belqasim Haftar, le vuole subito. Al contrario, l’Italia che ha scommesso sul capo del Consiglio presidenziale Mustafa al Sarraj, vuole dapprima la convergenza di tutte le fazioni in lotta su una nuova Costituzione. Non è un caso che Conte abbia avvertito che «se arriviamo troppo presto alle elezioni si rischia il caos totale». La “guerra” con Parigi sul dossier libico è solo all’inizio.

Commenti

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  • 13 Luglio 2018

    i due responsabili per questo problema sono Hillary Clinton e Sarkozy e gli accordi fatti in privato….

  • pino 12 Luglio 2018

    Assolutamente straordinario! Finalmente dopo 7 anni di aggressioni della Francia a danno dell’Italia si parla delle cose vere! Due aggressori coincidenti di interessi politici Francia-Inghilterra, un supporter esterno Stati Uniti d’America che ha fornito supporto satellitare per missione e controllo a terra; la porcata a nostro danno con il consenso tedesco e la partecipazione autolesionista del governo italiano d’allora! Governo incapace di difendere i nostri interessi economici costruiti a suon di miliardi!
    (i nostri). Ora nella guerra coloniale della Francia contro l’Italia, durissima rimonta di un governo che sostanzialmente vede Mattarella (ed a questo punto vedremo la sua vera natura d’uomo) Conte (apparentemente ben sostenuto) Di Maio- Salvini che si giocano il loro futuro ed ovviamente il nostro e comprendono la complessa durezza della partita! Bisogna ritornare alla fine della seconda guerra mondiale per vedere un governo appena sorto misurarsi su, fronte di invasione per indebolire un tessuto sociale (l’attuale con i migratori-invasori) Europa, che ci vuole distrutti anche se con diversi intendimenti ! Ogni stato i suoi, ma cointeressati al risultato unico di distruggere i nostro futuro !
    Noi abbiamo un solo enorme punto debole.. la Francia ha le FFAA nuclearizzate, noi no!
    La differenza con loro, anche se non detta, per motivi di decoro.. ma è proprio questa !

    • Laura Prosperini 13 Luglio 2018

      se dovessimo, nel tempo, giocare la partita, vincendola, di mettere pace fra Putin e Trump facendo eliminare le criminali ritorsioni economiche sulla Russia, forse, dico forse potremmo anche chiedere agli Usa la possibilità di nuclealizzare le nostre di FFAA…