Cnel, Rampelli: «Colpito da furia giacobina, no alla ghigliottina» (video)

18 Lug 2018 15:22 - di Redazione

«Dopo aver superato il processo di demonizzazione referendaria, oggi il Cnel deve sottrarsi alla nuova furia ideologica che rischia di ricondurlo, come in tutte le epoche rivoluzionarie, in prossimità della “ghigliottina”». È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli nel saluto alla presentazione del Rapporto sui servizi pubblici, avvenuta oggi alla Camera, presso la sala della Regina.

Il Cnel, secondo Rampelli, «ha nell’architettura costituzionale una funzione strategica. Compito delle forze vive della nazione, Parlamento in testa, è adoperarsi per farlo correre al passo con i tempi, migliorarne l’efficienza, consentirgli il necessario aggiornamento di prospettiva, renderlo funzionale ai bisogni della nostra comunità, fornire gli strumenti per ottenere risultati all’altezza delle delicate funzioni che esercita. Occorre a mio giudizio serietà, non propaganda, né giacobinismo». «È essenziale la ridefinizione e il rilancio delle parti sociali, tutte, nessuna esclusa. L’articolo 99 della nostra Carta – ha sottolineato il vicepresidente della Camera – attribuisce al Cnel un doppio mandato: quello di rappresentare le categorie produttive; e quello di organo ausiliario di consulenza legislativa delle Camere e del governo nelle materie di economia e sul lavoro». «Si tratta di due aspetti di assoluta centralità soprattutto oggi in cui è evidente il pericolo di disarticolazione del rapporto tra Stato e corpi intermedi, e assistiamo, contestualmente, a una crisi dell’istituto della legge: non sono stati efficaci gli appelli degli ultimi venti anni – ha concluso Rampelli – ad accelerare il processo di semplificazione legislativa e delegificazione».

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