Un pendolare: «In treno col machete». Spunta la foto del capotreno aggredito

23 Giu 2018 15:24 - di Redazione

Un machete da esibire ai controllori di viaggio al posto del biglietto. È la provocazione di un pendolare, evidentemente esasperato da treni soppressi e continui ritardi, sulla pagina Facebook del Comitato dei pendolari del Meratese. «A luglio invece del mensile pensavo di acquistare un machete da esibire come documento di viaggio… consigli sul modello più adatto?», ha scritto l’uomo sui social. A rispondergli, con un video che mostra le profonde cicatrici al braccio sinistro, è Carlo Di Napoli, il capotreno che l’11 giugno 2015 fu aggredito proprio a colpi di machete da una banda di sudamericani.

«Quelle che le mostro in questo breve video sono le cicatrici che porto dall’aggressione ricevuta appunto con un machete – scrive Di Napoli – Si ricordi che dietro una divisa, ogni divisa, c’è un uomo e una donna in carne ed ossa, con famiglia, amici ed altri cari, e che quello che lei reputa simpatico o ironico ha fatto inorridire non pochi. Non parlo di soli ferrovieri perché mi han scritto ed inviato lo screenshot del suo post anche persone che non hanno nulla a che fare col trasporto pubblico». «Si ricordi che lo schermo di un telefonino o il monitor di un pc non ci rende anonimi o protegge, quello che si pubblica in un modo o nell’altro esce», aggiunge il capotreno, spiegando infine che «in accordo con gli amministratori, i commenti a questo mio post verranno immediatamente bloccati, se riterrà opportuno contattarmi lo potrà fare tranquillamente con messaggio privato».

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