Terrorismo, espulso marocchino: era vicino ad Amri, l’attentatore di Berlino

26 Giu 2018 15:41 - di Natalia Delfino

Un 28enne marocchino, nato a Tunisi, ritenuto contiguo ad ambienti dell’estremismo islamico, è stato espulso con accompagnamento alla frontiera. Lo riferisce una nota del Viminale.

Detenuto per reati comuni, l’uomo è stato sottoposto al monitoraggio durante la permanenza in carcere in quanto risultava vicino al noto attentatore di Berlino Anis Amri, l’autore della strage del dicembre 2016 ai mercatini di Natale, durante la quale rimase uccisa anche l’italiana Fabrizia Di Lorenzo. Amri, che dopo la strage di Berlino fu fermato e ucciso dalla polizia a Sesto San Giovanni, e il marocchino si erano conosciuti durante una precedente detenzione. Scarcerato qualche giorno fa da Sollicciano (Fi), è stato rimpatriato a Tunisi.

Una ventina di giorni fa è stato espulso un altro uomo sospettato di far parte della cerchia di Amri. Si tratta di un tunisino di 30 anni ritenuto contiguo all’estremismo islamico e già raggiunto da un provvedimento di allontanamento dal nostro territorio nazionale perché ritenuto socialmente pericoloso. Quella di oggi è la 57esima espulsione nei confronti di soggetti contigui ad ambienti dell’estremismo islamico effettuata da gennaio di quest’anno, la 294esima dal 2015.

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