Pensioni, un’altra brutta notizia: assegni più bassi a partire dal 2019

9 Giu 2018 15:41 - di Fabio Marinangeli

Assegni più leggeri per chi andrà in pensione nel 2019. A partire dal prossimo anno, chi si ritirerà dal lavoro percepirà una pensione annua inferiore, mediamente, di oltre l’1% rispetto a chi ci è già andato o ci andrà quest’anno. Il decreto che lo stabilisce è il Dm 15 maggio del ministero del lavoro, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che fissa i coefficienti di trasformazione del montante contributivo validi dal 2019 al 2021 (i coefficienti che applicati al totale dei contributi versati durante la vita lavorativa, determinano l’importo annuo di pensione cui ha diritto il lavoratore).

Come ricorda Italia Oggi, da quando nel 2009 è stata introdotta la revisione dei coefficienti non ci sono mai state variazioni positive. Quella corrente è la numero quattro. Il quotidiano specializzato riporta anche un esempio: un lavoratore con 100 mila euro di contributi versati e 65 anni d’età, ha visto calare in questi anni la propria pensione di circa 900 euro. Il prossimo anno sarà di 5.245 euro, nel 2009 è stata di 6.136 euro. Il quotidiano calcola che se nel triennio 2013/2015, a parità di ogni altra condizione, gli assegni sono stati alleggeriti in media di circa il 3% rispetto al triennio precedente, 2010/2012, con il terzo taglio c’è stata una riduzione ulteriore di circa il 2%, sempre in media, portando a circa l’11% la riduzione, in media, di tutto il periodo che va dal 2009 al 2018. La riforma Fornero ha agevolato chi rimarrà al lavoro fino a 70 anni e 7 mesi ma dal prossimo anno, ricorda Italia Oggi entrerà in vigore un nuovo coefficiente: quello legato all’età di 71 anni.

Commenti

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  • alfredo gasparini 10 Giugno 2018

    fininiamola di INVENTARE C******* PAESE DI POVERACCI e MISERABILI dovreste VERGOGNARVI.