Leghisti furiosi contro Gruber e Floris. E parte la campagna #BoicottaLa7

14 Giu 2018 18:43 - di Carlo Marini

L’hashtag su Twitter è esplicito: #boicottaLa7. A rilanciarlo i principali account leghisti e i supporter di Matteo Salvini, seguiti da militanti e simpatizzanti del centrodestra. Gli attacchi via Twitter contro la tv di Urbano Cairo hanno una motivazione ben precisa. La quantità di trasmissioni e di programmi di approfondimento indirizzati contro il leader della Lega che, da quando è ministro dell’Interno are diventato il nemico numero uno di Lilli Gruber, Giovanni Floris e dei vari opinionisti e giornalisti de La7.

I fan di Salvini salvano solo l’Ispettore Barnaby

Tanto per capire che cosa ne pensa la Rete che fa riferimento a Salvini. è stato ritwittato centinaia di volte il palinsesto tipo de La7 in chiave sarcastica: una lunga sequenza di trasmissioni anti-leghiste (e contro il centrodestra in generale) intervallate da qualche episodio dell’Ispettore Barnaby (telefilm di punta dell’emittente di Cairo).

L’intervista agguerrita della Gruber a Salvini

Ecco allora che è arrivato il vero e proprio invito al boicottaggio da parte dei simpatizzanti leghisti e del centrodestra. In effetti, chi ha avuto modo di vedere l’intervista della Gruber di martedì sera a Matteo Salvini, oltre al servizio di Paolo Pagliaro sugli immigrati dal quale risultava (con statistiche surreali, dove non a caso non veniva citata alcune fonte) che l’Italia fosse tra i fanalino di coda per quel che riguarda l’accoglienza. Non si era comportato in maniera molto dissimile Floris. Gli ospiti dell’ultima puntata di DiMartedì erano una specie di plotone di esecuzione contro il leader della Lega. Da qui l’appello sui Social: #BoicottaLa7. E per l’emittente di Cairo, che non brilla né per raccolta pubblicitaria nè per ascolti, è l’ennesima mazzata.

Commenti

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  • uesto renderebbe un bel po di miliaRDI DI ENTRATE FISCALI IN PIù. 20 Giugno 2018

    Non trovo giusto boicottare la 7 o qualsivoglia tv privata per le proprie idee politiche: Basta cambiare canale. Che Floris e la Gruber siano vomitevoli non è da ieri ma da una decina di anni, e non sono gli unici. Basta ripeto cambiare canale. Trovo ingiusto invece dover vedere giornalisti di parte alla Rai, tv a cui tutti pagano il canone.

  • stefano 16 Giugno 2018

    non solo la gruber ma anche la pannella ore 14,30 sempre su la 7 e’ abbastanza vomitevole

  • Francesco 16 Giugno 2018

    La7: un cacatoio sinistroide!

  • Angela 15 Giugno 2018

    Ma avete fatto caso di quanto siano violenti verbalmente questi opinionisti di sinistra?chiamano quelli di destra fascisti ma loro sono mille volte peggio,i vari programmi,da Tagada,all’Aria che tira, a coffee break sono tutti palesemente schierati a sinistra…io gli immigrati li manderei tutti a casa loro,vorrei vederli questi falsi e finti buonisti come si comporterebbero…

  • Branco 15 Giugno 2018

    Addio LA7

  • Vittorio Papadial 15 Giugno 2018

    Condivido il disgusto e l’indignazione nei confronti del palese pregiudizio sinistrorso di quel canaleTV e per la inqualificabile faziosità di L Gruber (la labbrona)
    Spero nel prossimo fallimento di quella emittente

  • Franca 15 Giugno 2018

    Le TV stanno esagerando con Salvini basta non seguire piu’ certi programmi e andare a farsi una bella passeggiata.

  • Severo Piazzi 15 Giugno 2018

    Ve ne accorgete adesso di quale caratura sia la 7?Quando per caso si capita su quella emittente i conati d’ira salgono alle stelle dato che si vedono SEMPRE gli stessi grugni con i medesimi atteggiamenti e i sempiterni approcci praideologici.Da tempo è una emittente da escludere dalla lista del telecomando.Severo Piazi

  • ing. Marcello Bonacchi 15 Giugno 2018

    La7 è diventata una “riserva indiana” di SINISTRORSI.

  • marcello de filippis 15 Giugno 2018

    la faziosità de La7 è talmente scontata che si perde solo tempo a parlarne

  • Marco La Franca 15 Giugno 2018

    Non è più assolutamente accettabile o tollerabile che si usino i media e la magistratura per demolire gli avversari politici in mancanza di argomenti politici o programmi. Questo comportamento tipico dei più biechi regimi comunisti o islamici,che non tollerano critiche al loro operato, quantomeno discutibile, non può e non deve trovare spazio nella nostra società.Boicottiamo La7 , RAI3 e tutte quelle trasmissioni così palesemente faziose, a scapito di una informazione obiettiva e seria.Diciamo NO alle menzogne a mezzo tv.

  • Antonio 15 Giugno 2018

    P.S.: vista la faziosità, la falsità e arroganza dei conduttori Gruber, Floris e dei loro ospiti consiglio di boicottare oltre alle trasmissioni, i prodotti reclamizzati dall’emittente di Urbano Cairo

  • Luigi Antonio Ciannilli 15 Giugno 2018

    Nessun commento, dato che tutti quelli che ho provato a scrivere mi sono stati respinto come ì ‘spam’.

  • Antonio 15 Giugno 2018

    Ho seguito la puntata di ieri sera della Gruber: scandalosa! I tre ospiti: Scanzi, Giannini e Diego Bianchi “Zoro” tre emeriti figli di p…….. Spero che oltre al sottoscritto, la “7” di Cairo perda i già pochi ascoltatori

  • Nazzareno Mollicone 15 Giugno 2018

    La cosa fastidiosa dei programmi giornalistici televisivi (di tutte le televisioni, non solo la 7) è che essi non consentono mai di fare successive rettifiche, precisazioni, ammissione di errore, ecc. così come fanno i giornali che hanno apposite rubriche di “lettere al direttore”, pubblicazioni di rettifiche, ammissioni di errori. Su questo dovrebbe intervenire la Commissione di vigilanza della RAI, da estendere a tutte le televisioni, con un proprio regolamento da applicare.

  • Pietro 15 Giugno 2018

    Alla faccia della propaganda che puzza di politica i commenti, causa la libertà, debbono essere approvati!!!!!

    • Adriano Callegari 15 Giugno 2018

      Ma c’è qualcuno che guarda ancora la 7 ?? . Boicottare significa meno ascolti, meno ascolti significa meno pubblicità , meno pubblicità significa crisi, con la crisi molte aziende chiudono e forse chiude anche la 7. Questo l’iter democratico da seguire. Cominciamo tutti !!

  • Pietro 15 Giugno 2018

    Purtroppo si continua con la nenia del lamento!
    Il popolo bue si lamenta e quando vota non è capace di votare per il verso corretto.
    Cosa pretendiamo se molti, troppi, sono immanicati con il marcio politico!

  • ruggiero 15 Giugno 2018

    io seguo volentieri Tagadà…

  • toni 15 Giugno 2018

    non scrivo mai ma e’ evidente da quale parte sta la7.

  • marco eletti 15 Giugno 2018

    sradicare tutte le trappole sinistrorse sara durissimo lavoro di salvini. dai giudici, agli avvocati ai media ai centri sociali. questa gente sta rendendo la delinquenza una cosa che deve essere capita ed accettata. la partigianeria televisiva è un cancro di sinistra. fortunatamente il 60% degli italiani non n equo piu. alla RAI e la 7 si dov
    ra cambiare molto.

    • Marco La Franca 15 Giugno 2018

      Ottima analisi sig Eletti. E’ proprio così ! la sinistra attraverso tutti i suoi capisaldi vuole farci accettare a forza ll’illegalità e la delinquenza. Vorrei ricordarvi , a tal proposito, la frase dell’avvocato Carmen Di Genio del Comitato pari Opportunità della Corte d’Appello di Salerno che nel corso del convegno nazionale sulla sicurezza e la legalità organizzato al Comune di Salerno ha detto le testuali parole :

      ” Non possiamo pretendere che un africano sappia che in Italia, sulla spiaggia, non si può violentare una persona, perché lui probabilmente non lo sa nemmeno, non lo sa proprio “.
      Pensate in quali mani è affidata la nostra “giustizia”.

  • Paterlini Maurizio 15 Giugno 2018

    Condivido.

  • Lily 15 Giugno 2018

    La gruber è inguardabile, infatti non seguo più La7 , anzi l’ho eliminata .

  • Massimo Cervesso 15 Giugno 2018

    La 7 è la più ingannevole e bugiarda delle tv italiane, tant’e vero che il capo è tal Cairo, ex del ex CAV, padrone anche del corriere e di Mieli che è perennemente accampato da Gruber e Floris. Sarebbe bello che il Secolo d’Italia fosse sempre più seguito perché della stampa-tv dei burattinai siamo propri stufi.

  • firmino 15 Giugno 2018

    Auguriamoci che LA7 fallisca, così quella sottospecie di umanoide impara a mettere a libro paga gente del calibro di formigli, gruber e quell’altro frocio di floris. Preciso che ho volontariamente scritto questi nomi in minuscolo in quanto non li ritengo appartenenti alla razza umana, bensì a quella dei cretinoidi sinis****** sinistrati mentali!

  • Laura Prosperini 15 Giugno 2018

    prendiamo in mano il conflitto d’interessi per i media.
    basta con imprenditori privati a capo di gruppi editoriali, influensano stravolgendo la realtà seminando disinformazione.
    TV e radio e giornali:
    o pubblici
    o con azionariato popolare in maggioranza
    Basta poco che ce vò?!!

  • Luciano 15 Giugno 2018

    La7 carta igienica dei sinis*****

  • Abramo De Angelis 15 Giugno 2018

    Non c’e’ nessun problema basta non guardarli, e’ vero ora hanno tutti in mente di fagigotare Salvini, metterlo in difficolta’, ma non hanno capito niente come al solito, piu’ lo attaccano e piu’ diventa forte e sostenuto anche da chi la Lega l’ha sempre ripudiata per ideologia ignorantista.

  • Luciano 15 Giugno 2018

    Con quelle labbra da vacca da latte deve essere molto complessata, andrebbe bene come comandante ong in un futuro imminente. Vergogna criticate chi fa il suo dovere, il pd ci ha massacrato.

  • Silvia Toresi 15 Giugno 2018

    La 7? E chi la segue?

  • Carlo 15 Giugno 2018

    La Gruber rossa di capelli e anche di anima, con la sua parvenza di buonismo ma di animo da trigre rossa ……… va bene il detto ” fidarsi è bene ma non fidarsi e veramente meglio” .

  • Leonardo Corso 15 Giugno 2018

    sarebbe ora che qualcuno incomincia a ribellarsi, di questa televisione sinistrata,e i giornali non se ne può più. invitano le persone che piacciono a loro, e quando un rappresentate del centro destra o destra , non lo fanno parlare piu di 15 secondi , invece quando parla un sinistrato non lo interrompono affato. Basta con la Grüber, floris Tacataca, coffy brach,con Rai 3, ci sono solo sinistrati, chiudeteli e mandatateli a lavorare in un cantiere edilizio. e la Lilly vada in Germania o in Austria vediamo se si puo permettere di guidare programmi televisvi con la libertà che ha in Italia, visto che parla il tedesco, oppure si prenda la nazionalità Austriaca e lasci l’italia agli italiani, questa sudtirolese.

  • Luigi Gulinelli 15 Giugno 2018

    Una delle cose fondamentali che ci aspettiamo da questo governo è anche quella di verifica della correttezza dell’informazione pubblica. Chi diffonde notizie false o faziose dovrà risponderne, anche legalmente,essendo un reato. Sarà particolarmente complesso,ma DOVRÀ essere fatto.

  • Amelia Tersigni 15 Giugno 2018

    Ma la Gruber non fa parte del Club Bildelberg?.

    Se SÌ !…. di cosa vi meravigliare?

  • ADRIANO AGOSTINI 15 Giugno 2018

    Si continua a parlare di paura e di odio: niente di più falso. Chi lo dice fa propaganda elettorale (come dicono le sinistre). Il vero problema è che l’Italia è la più povera e la più esposta. E ‘inutile continuare a dire che in Italia ci sono “solo” 8 immigrati su 100 abitanti mentre nel resto d’Europa la media è del 9,5%: è un dato falsissimo e va contraddetto. Se proprio si vuole fare una statistica reale e seria si deve comparare il numero degli immigrati con il numero dei poveri e dei disoccupati. La disoccupazione in Italia è dell’11% (in realtà è molto di più perché i dati comprendono anche i precari. Il conto viene fatto sull’anno e quindi comprende tra gli occupati anche il precario che nell’anno ha lavorato un solo mese e addirittura una sola settimana), mentre in Germania è del 4% quindi è demagogico dire che gli immigrati in Germania sono, in percentuale, molti di più che in Italia. il numero degli immigrati deve essere calcolato in maniera inversamente proporzionale al numero dei disoccupati. Più sono i disoccupati e meno devono essere gli immigrati. Più è la povertà dei cittadini e meno devono essere gli immigrati. Faccio un esempio calcolando un coefficiente che chiamerò “coefficiente di accoglienza”: in Germania c’è una disoccupazione del 4% e una percentuale di immigrati del 9,5%; dividendo 9,5% per 4% si ottiene un “coefficiente di accoglienza” pari a 2,37; in Italia c’è una disoccupazione dell’11-12% e una percentuale di immigrati dell’8%; dividendo 8% per 11% si ottiene un “coefficiente di accoglienza pari a 0,73! Il che significa che se l’Italia può accogliere 0,73 immigrati la Germania ne può accogliere 2,37. In sostanza la Germania può (e deve) accogliere 2 volte e mezzo quello che accoglie l’Italia! Chiaro signora Gruber, chiaro sig. Floris? Tutto il resto è demagogia.. Vorrei tanto poterlo dire a quei signori e a tutti quelli (come Saviano) che si sciacquano la bocca con tutti questi numeri e percentuali e li spacciano per oro colato. Meloni pensaci tu!

  • Fabio 15 Giugno 2018

    Il problema è che sono comunisti dentro con conti in banca buonissimi e siccome in Italia sono circa 8/10 milioni i comunisti stimati , c’è da essere preoccupatissimi , sono capaci di tutto !

  • Francesca 15 Giugno 2018

    È un giornalismo più vergognoso, irritante, provocatorio della storia quello che siamo costretti a seguire…..boicottare programmi e letture credo sia ormai reazione dovuta e naturale….la7 batte tutti…..peccato che Fabio Fazio e tutta la sua corte celeste sia andato in vacanza….mi sarei divertita ad azionare il telecomando per spegnerlo!!!!

  • Roberto Bello 14 Giugno 2018

    Il problema dei giornalisti, ma più in generale, dei media, della televisione soprattuto, credo sia una delle questioni più importanti del nostro tempo.
    Viviamo in una (apparente) democrazia: il “popolo” vota, dunque sceglie “liberamente” i propri rappresentanti, e il popolo è quindi “libero”…
    Questa è l’apparenza.
    In realtà la gabbia nella quale siamo rinchiusi è molto più robusta del recinto nel quale le dittature obbligano i popoli.
    Essa è industruttibile perchè non si vede, le sbarre sono nelle nostre menti.
    La psicologia applicata ha fatto progressi enormi negli ultimi 60 anni: i media, parlando solo apparentemente alla nostra parte razionale, trasmettono emozioni, indirizzi, stili di vita e valori direttamente al nostro inconscio senza che noi che, da ignoranti in materia, possiamo riconoscere i messaggi.
    Ricordiamo tutti (i meno giovani) l’immagine del povero cormorano morente imbevuto di petrolio durante la prima guerra del golfo. L’immagine, come si scoprì poi, era di repertorio, non aveva nulla a che fare con le azioni di “guerra”. Tuttavia il suo lavoro l’aveva fatto bene: tutto il mondo ha assimilato il messaggio che Saddam era un “cattivo”.
    I cosiddetti media (TUTTI) hanno riportato e mostrato l’immagine, senza nemmeno chiedersi se fosse consona o no.
    E’ un banale esempio, come quel “sondaggio” propogandato subito dopo la Brexit: “solo i vecchi (over 40enni!) hanno votato in maggioranza per l’uscita; i giovani per restare nell’UE”.
    Il sondaggio, ovviamente è vero, ma il messaggio che passa (a meno che uno non stia col fucile puntato ad ogni parola che senta in tv) è che: “i vecchi (paurosi, rintronati e inadeguati) hanno “fregato” i giovani”.
    Se in Italia, dal 48 ad oggi, avessero votato SOLO gli under-40 chi avremmo avuto al governo?
    In realtà le cose sono assai più gravi e profonde dei due esempi perchè i messaggi che passano sono assai più invasivi e occulti: oggi è considerato “normale” essere omosessuali, o avere qualsiasi di quelle che una volta si chiamavano clinicamente “devianze”, anzi, peggio ci si vergogna quasi a pensarla diversamente!
    Le parole omofobo, femminicidio, radicalizzazione, ma anche “migranti” in luogo di Emigranti, sono entrate in noi senza che ce ne accorgessimo.
    Non tanto chi controlla i “media” quanto chi ha il potere di scegliere quali notizie e quali “modernità” debbano essere propagandate, ha il potere sui popoli e quindi, di conseguenza, sugli Stati.
    Ogni anno in Italia, muoiono un migliaio di persone perchè inciampano o cadono dalle scale o scivolano per terra: se ogni santo giorno i TG aprissero con “anche oggi la morte scalina colpisce ancora: 3 morti”, avremmo paura dell’ISIS, dei dirottamenti o di scendere le scale?
    La tanto sbandierata libertà ha senso solo se siamo davvero in grado di avere pensieri liberi.