Il Nord Italia flagellato dai nubifragi: grandine, crolla un soffitto a Monza

13 Giu 2018 19:13 - di Redazione

I nubifragi flagellano tutto il Nord. Vigne devastate nel Pavese e campi allagati in provincia di Brescia: è il bilancio – secondo la Coldiretti Lombardia – della grandine e dei nubifragi che ieri si sono abbattute su alcune zone della regione. Gli effetti più gravi si sono registrati nell’Oltrepo Pavese, dove nel pomeriggio i chicchi di ghiaccio hanno pesantemente colpito i terreni coltivati a vite, mentre in Valle Sabbia si sono verificati allagamenti di campi e aziende agricole. Nel Pavese tra i comuni di Borgo Priolo e Terrazza Coste “la grandine ha danneggiato fino al 70 per cento delle vigne. I tecnici della Coldiretti hanno già raccolto le prime denunce da parte degli imprenditori agricoli mentre continuano gli accertamenti sul posto, scattati subito dopo la tempesta durata alcuni minuti. Diversi alberi sono stati sradicati, anche a causa delle forti raffiche di vento, e alcune strade sono state allagate dai nubifragi”. Bilancio pesante anche in Valle Sabbia, interessata ieri mattina da nubifragi che ha lasciato completamente sommersi i campi coltivati in questo periodo a erba medica. Allagate anche stalle e strutture agricole. In alcune cascine la violenza dell’acqua è riuscita a trascinare via persino i balloni di fieno, mentre in un allevamento di suini è finita sottacqua la macelleria aziendale. Il maltempo è proseguito in serata in altre parti della Lombardia: la grandine ha colpito il nordest Milanese, intorno al comune di Parabiago, e l’area a sud delle province di Varese e Como, in particolare nel Saronnese. Alluvione anche a Monza: in stazione a Monza è caduta una parte di controsoffitto nei pressi dell’ingresso del supermercato: una prima ipotesi è che sia successo a causa della grandine che ha ostruito il pluviale. Durante l’ultimo mese – spiega la Coldiretti Lombardia – tempeste di ghiaccio si sono registrate più volte, in diverse province, da Cremona a Milano, dal Comasco al Mantovano. Questa pazza primavera per la Coldiretti “si classifica al quarto posto tra le più calde dal 1800, ma con il 21% di precipitazioni in più rispetto alla media storica, sulla base dei dati Isac Cnr”. Nubifragi anche ad Arezzo: “Dove ha colpito, sopratutto nella zona di Cortona, la bomba d’acqua di ieri ha messo in ginocchio aziende intere che hanno perso oltre il 50% del raccolto. Siamo in emergenza e ci appelliamo alla Regione perché si possano attivare da subito le misure di sostegno che possano permettere a queste realtà di sopravvivere”. È l’appello di Confagricoltura Arezzo all’indomani dell’ondata di maltempo che si è abbattuta nella provincia di Arezzo. ”I danni maggiori – spiega il direttore Gianluca Ghini – si sono registrati nelle colture di grano e di girasole. Sradicati anche alcuni muretti con casi di allagamento per aziende che oggi non sono più in condizione di lavorare. Stiamo procedendo nell’effettuare una stima complessiva di danni ma, anche alla luce di un 2017 e un inizio 2018 molto complicati, siamo tutt’altro che ottimisti.” ”E’ evidente che l’agricoltura toscana sta attraversando una situazione di forte criticità – aggiunge Confagricoltura Toscana – in cui gli imprenditori che lasciano sono sempre di più rispetto ai giovani che vogliono intraprendere questo mestiere. Voglio ricordare come l’unicità del nostro territorio sia tale proprio grazie all’attività di chi lavora ogni giorno i campi. Ci appelliamo quindi al nuovo Governo, nella speranza che possa intraprendere un percorso di risanamento di un settore che non può più essere lasciato solo.”

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