«Il curioso giornalista», Mario Nanni analizza una professione che cambia

18 Giu 2018 11:44 - di Redazione

Si fa presto a dire giornalista. Ma come si supera l’esame di Stato? Come si crea uno stile personale? Come può il giornalista oggi qualificare il proprio lavoro nel nuovo orizzonte della Rete? Questi e altri interrogativi sono i temi affrontati, con stile leggero, da ‘Il curioso giornalista‘, nelle librerie (edito da Media&Books è in vendita a 19 euro e a 4,99 euro nella versione ebook, nelle principali librerie on line e su Amazon). L’autore è il giornalista parlamentare Mario Nanni, che ha appena compiuto 40 anni di giornalismo politico, passati a seguire i lavori del Parlamento, alcune commissioni d’inchiesta, come quelle sul caso Moro e su Sindona, e gli avvenimenti politici degli ultimi anni, prima come redattore, poi come capo della redazione politica e infine dalla cabina di capo redattore centrale dell’Ansa. Si può leggere come un manuale di scrittura, con consigli soprattutto di metodo, esempi e proposte per conseguire uno stile personale, rifuggendo da frasi convenzionali e dai luoghi comuni. E si può leggere anche come una serie di istruzioni su come affrontare al meglio e superare l’esame di Stato per l’idoneità professionale che molti giovani aspiranti giornalisti vivono con tanta ansia e talvolta con un senso di incubo, avendo avuto qualche insuccesso. Nanni, che è stato in diverse sessioni commissario d’esame per l’idoneità, si sofferma anche sul gran numero di perle disseminate negli scritti all’esame, e le gravi carenze riscontrate durante gli orali: spesso giovani provvisti di lauree e di master mostrano, all’atto pratico, vistose lacune nel campo della storia e della lingua italiana. Perchè, appunto, si fa preso a dire giornalista.

 

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