Il compagno la prende a calci: gli agenti la trovano a terra con il figlioletto

7 Giu 2018 12:28 - di Paolo Sturaro

La polizia ha arrestato un 25enne di origine peruviana per maltrattamenti in famiglia ai danni della compagna a Rho nell’hinterland milanese. Gli agenti del commissariato sono intervenuti in un appartamento in piazza San Vittore dove hanno trovato la donna, 22 anni, riversa a terra insieme al suo bambino in lacrime. La donna ha raccontato agli agenti di Rho che «ha subito violenze da molto tempo, ma per paura di ritorsioni gravi nei suoi confronti e soprattutto del figlio piccolissimo, non ha denunciato mai nulla. Ha subito violenze e persecuzioni varie anche in gravidanza col rischio di perdere il bambino».

A luglio 2017, la donna, pur non denunciando mai il compagno, ha trovato la forza per trasferirsi dalla madre. Successivamente si è lasciata convincere dall’uomo a ritornare nella stessa casa. Sin da subito «sono ricominciati gli insulti, le minacce di portarle via il bambino e non farglielo più vedere e poi schiaffi, pugni e calci». L’uomo poi ha messo in atto l’ennesima aggressione: «Ha colpito la compagna con pugni, schiaffi e calci, nella furia ha colpito con un pugno al volto anche il piccolo che la donna aveva in braccio». La giovane si è rialzata, ha preso il cellulare, ha contattato la sorella per chiedere aiuto. Al momento dell’intervento l’uomo, per il quale si sono aperte le porte del carcere di San Vittore, è apparso completamente disinteressato ai lamenti della compagna e al pianto del bambino. Per la donna la prognosi è di 25 giorni di prognosi per tumefazioni al volto ed al corpo, al piccolo, di appena un anno, 10 giorni di prognosi per il viso tumefatto dal pugno ricevuto dal padre. Entrambi sono ancora ricoverati in ospedale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Sebastiano 8 Giugno 2018

    Questo mio commento, comunque, non significa che un sudamericano che delinque non debba essere rimpatriato, al contrario lo rimpatrierei con disonore verso il suovstrsso popolo.
    Stessa cosacfarei con chi ha avuto la cittadinanza italiana… se delinque te la tolgo e ti spediscova casa tua.
    Idem per la kyenge e Couchi e tutti queĺli che, pur essendo stati regolarizzati godendo dei benefici del popolo italiano, lo calunnia in modo ingiurioso o incita i suoi pari ad attaccare lo Stato.
    Questo è il trattamento da fare a personaggi come la kyenge.

  • Stefania Kachadoorian 7 Giugno 2018

    Un’ altra ‘ perla fatta entrare abusivamente dal governo sinistro, sicuramente senza arte ne’ parte, da RIMPATRIARE IMMEDIATAMENTE.

    • Sebastiano 8 Giugno 2018

      No Stefania… i sudamericani entrano tutti legalmente e ne tu, ne lo Stato, date un solo centesimo e sai perché?
      Perchè le ambasciate italiane all’estero gli fanno firmare una dichiarazione dove si evince di essere autonomi sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della casa, senza questa dichiarazion non si ottiene ne il passaporto ne il permesso turistico…. e non è che puoi imbarcarti con un gommone.. speronti sua chiaro.
      Dimenticavo, in Italia vengono solo persone che amano l’Italia più di quanto l’Italia non sia amata dagli italiani… chiaro che anche tra loro ci sono delinquenti ma ne più ne meno di quanti ne abbiamo tra gli italiani.