Forza Italia a un bivio: o cambia tutto (proprio tutto) o si consegna a Salvini

27 Giu 2018 12:29 - di Mario Landolfi

Chi evoca lo «choc» e chi spera nel «miracolo». La Forza Italia ancora intontita dall’escalation di Matteo Salvini è oggi un luogo a metà tra un’infermeria e una sagrestia. Ma sia che si cerchi il guaritore o si pensi a un taumaturgo, il nome invocato è sempre uno: Silvio Berlusconi. Da quelle parti è così. Cascasse pure il mondo, il rimedio è sempre il salto all’indietro, all’intuizione del ‘94, al mito del partito liberale di massa inteso come prateria in cui far galoppare le pulsioni della sempre buona società civile. È la conferma, l’ennesima, della scarsa familiarità degli “azzurri” con la politica e della loro refrattarietà a praticare al proprio interno il primo e più semplice principio di un movimento liberal-democratico: la contendibilità della leadership. Mai un congresso, mai le primarie. Il leader è inamovibile in quanto infallibile. Se le cose vanno male è perché non c’è. E quando non vanno pure in sua presenza, è solo perché è mal consigliato. Il coro interno non ammette stecche né controcanti. Chi solo osa produrre un guizzo, uno svolazzo creativo capace di spettinarne il conformismo è costretto a migrare (vero, Fitto?) o a all’abiura (vero, Toti?). Nessuno, beninteso, dice che bisogna mettere in discussione il Cavaliere, ma solo che non dev’essere vietato farlo. Il tema del rilancio di Forza Italia passa proprio da qui, cioè dalla consapevolezza che anche i grandi leader non sono eterni e che la successione è un meccanismo complesso, tanto doloroso quanto necessario. Lo sa anche la dirigenza, ma al coraggio delle posizioni preferisce l’applauso codino e consolatorio. Avanti di questo passo e rischia seriamente di essere ricordata come l’unica nomenclatura di stampo nordcoreano senza occhi a mandorla. L’alternativa al coraggio è il vivacchiamento in attesa della soluzione geniale o dell’ennesimo coniglio estratto dal cilindro. Ma è come condannarsi all’irrilevanza. E all’orizzionte c’è Salvini. Che ha vento in poppa e commercio avviatissimo.

Commenti

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  • Francesco Desalvo 28 Giugno 2018

    Concordo al 90% con il commento “Emilio”. Mancherebbe la considerazione che Berlusconi non è stato bocciato dagli elettori, ma da vari tradimenti e complicità nazionali perché:
    a) aveva posto il veto al fiscal compact, accettato poi da Monti, che Renzi aveva cercato di attutire con la richiesta di flessibilità, ed ora Tria con la richiesta (peraltro giusta) di estrarre dal conto gli investimenti in opere pubbliche. Per questo motivo Berlusconi aveva fatto la legge “obiettivo”, praticamente cassata dal Monti Napolitanico/Finico aderendo al fiscal compact. Notare che lo spread è un’arma finanziaria che si sarebbe spuntata o forse nemmeno nata se Berlusconi avesse mantenuto una maggioranza solida, con nessuna possibilità di farlo fuori senza il tradimento di Fini.
    b) aveva ridotto gli immigrati a poco più di 4000/anno con accordi di investimenti in Libia ed in compenso facilitazioni per l’Eni sul petrolio libico, ma ciò non piaceva alla Francia (Sarkozi e Macron sono 2 facce della medesima medaglia) che vuole subentrare con la Total. Così Sarkozi aveva bombardato di sua iniziativa Gheddafi ed ora Macron non vuole gli hot spot in Libia per avere campo libero di trattativa petroli con il quasi governo libico. Speriamo che Conte/Salvini riescano a mantenerci un piede.
    c) diminuzione attuale di voti, primo esempio: Berlusconi aveva proposto la flat tax partendo da un 23% (sostenibile con l’abolizione di tutte le deroghe parziali), Salvini l’ha copiato urlando un 15% subito con necessità notevole di coperture. Gli elettori meno evoluti di Forza Italia hanno pensato “ah, però che bello” e si sono spostati in notevole percentuale verso la Lega. A breve si vedrà che Salvini non riuscirà a mantenre il 15% promesso e l’aria cambierà.
    d) secondo esempio: Berlusconi aveva osato affermare: la legge Fornero va rivista nei punti errati, ma l’aumento di età pensionabile va mantenuto perché non dipende dalla Fornero, ma dall’aumento della probabilità di vita, calcolo matematico per la sostenibilità. Salvini ha continuato a urlare la cancellazione totale della legge, e gli elettori meno evoluti: “uh, che bello, votiamo in massa Lega. Quando si arriverà al dunque, e si vedrà che: o ci spariamo da soli per diminuire l’età media, o il limite di età pensionabile dovrà seguire proporzionalmente l’aumento dalla vita, almeno una parte di quegli elettori (sopratutto giovani) penserà: “ma che abbiamo fatto?”
    e), f), g) …..potrei continuare, ma il mio commento è già troppo lungo.
    Conclusione: quando si arriverà fra qualche anno “a bocce ferme” si verificherà un riposizionamento dei voti, non so se già dalle prossime Europee.

    Ultimo: durante la sua malattia e periodo di ineleggibilità i debiti di FI sono saliti vicino ai 100 milioni (bella gestione dei possibili successori!) e Berlusconi ha dovuto emettere una corrispondente fideiussione. Quanti soldi hanno cacciato quelli che lo vorrebbero sostituire ad iniziare da Toti?

  • Angela 28 Giugno 2018

    Berlusconi dovrebbe fare come Bossi che ha fondato la lega e poi,per i motivi che tutti conosciamo,ha passato il testimone al brillante Salvini,sarebbe ora che anche il cavaliere si facesse da parte per dare spazio ai giovani che hanno grinta e voglia di rendere migliore questo Paese,basta con questi politici anziani,che sono in Parlamento da trent’anni e che , onestamente ,ci hanno portato nella rovina in cui oggi versa l’Italia.

  • giorgio 28 Giugno 2018

    mai nessuna definizione fu piu’ azzeccata ” nomenclatura nordcoreana senza occhi a mandorla”, e pensare che il leader massimo al solo accostamento dovrebbe rizzarsi, si fa per dire, inalberarsi e fare gli scongiuri. Ma cosi’ e’ se vi pare, il leader massimo e gli…..altri, perennemente alla ricerca di un sorriso e di un buffetto, incapaci anche perché perennemente tarpati. E’ forse uno degli esempi meglio riusciti di modifica del DNA indotta dall’ambiente, ammesso che il DNA abbia qualche gene autoctono.Credo che il destino sia segnato.

  • rocca teobaldo 28 Giugno 2018

    Salvini è Salvini, unico e irripetibile. Si sono coalizzati in lui un numero incredibile di circostanze favorevoli che ne hanno determinato oltre che la leadership del suo partito anche l’uomo giusto e salvifico per il Paese. Berlusconi è un genio politico che ha dimostrato di reggere per venti anni con un carisma praticamente intatto e in questo in Italia nessuno lo ha superato. Ha dimostrato di essere un vero Leader nonostante i tradimenti e il forte accanimento giudiziario che ha subito. Giorgia Meloni, il mio Presidente, è una carissima ragazza bella, combattiva, preparata trasparente ed onesta. Se tutte le donne del centro destra si coalizzassero diventerebbe unica leader incontrastata, ha ormai la maturità politica giusta per assumere un ruolo di responsabilità e di primo piano nella nostra Italia, e glielo auguro di cuore, sicuramente saprà come fare per portare il nostro Paese ai vertici tra quelli occidentali.

  • Dario Maggiulli 28 Giugno 2018

    Mario LANDOLFI, sei stato grandioso per la superba analisi, fra l’altro ‘coraggiosissima’. E’ proprio così come hai detto. L’unico neo la mancanza di una apprezzabile previsione futura. Mortifica la riflessione dire che Salvini ha i piedi di argilla, perchè il suo merito non ha macchie. La Fedeltà riposta in Silvio è un Tabù. Indiscutibile. Ed a questo punto cediamo la mano al Fato, che deciderà motu proprio l’epilogo.. 8,50 – 28.6.2018

  • uesto renderebbe un bel po di miliaRDI DI ENTRATE FISCALI IN PIù. 28 Giugno 2018

    Figuriamoci, basta guardare chi c’è: La Gelmini e compagnia ma chi gli ha votati? Stanno li solamente e chiaramente per avere una poltrona ed un bel gruzzolo di banconote mensili. Addirittura la Cancellati che sembra contraria alla riduzione dei vitalizi per varie ragioni di furbesca memoria. Anche se la Costituzione dice diversamente, quando una legge è un furto automaticamente va cambiata: E quella dei vitalizi è stato un furto come quello che i Dem alcuni gg. fà volevano approvare (E magari ci sono pure riusciti) circa l’addebito allo stato delle proprie utenze: Noi dobbiamo pagare le nostre ed anche quelle dei fortunato parlamentari. Ma vadano un po al quel paese.

  • emilio 28 Giugno 2018

    Une volta finita l’emergenza clandestini – che Salvini sta gestendo in modo esemplare – vi sarà nuovamente spazio per una politica liberata da questo assurdo fardello. Allora potremo ricominciare a proporre e realizzare quell’idea liberale, che le circostanze hanno allontanato. Forza Italia ha avuto troppa indulgenza verso l’Europa dei burocrati e verso il PD di Renzi e non ha colto con sufficiente forza il problema clandestini. Ha pagato caro tutto questo, non è questione dell’età di Berlusconi, ma semmai delle circostanze e degli errori che lo hanno portato ad una sostanziale attuale irrilevanza politica. Ma non sarà certo il 5 stelle a ridare la spinta liberale che ci serve, mentre la Lega ha bisogno di questo faro politico di riferimento, per non rischiare di sbarellare verso facili posizioni stataliste.

  • Giuseppe Forconi 28 Giugno 2018

    Salvini sta dimostrando di avere le “rotondita’ ” ben messe al loro posto, quindi con una coalizione di buoni cervelli non ci sara’ piu’ nessun problema che il PD risorga, anzi quando il popolo vedra’ che le cose si fanno bene…… molti cambieranno bandiera .

  • Giuseppe Forconi 28 Giugno 2018

    Che bello sarebbe vedere per una volta tutti insieme in una destra ben fortificata. Cosa costerebbe creare una coalizione di tutti i partiti di destra invece di questo inutile frantumazione, 1000 voti li altri 2000 in un altro partito e cosi via. Tutti insieme sicuramente oltre il 60%, questa sarebbe una vera destra. Sorgera’ sicuramente il problema….. l’eterno problema …. chi deve comandare ? Penso che con un po di buonsenso non ci sarebbero difficolta’. Cosa ne dite….. si puo’ fare ?????

  • Aldo Barbaro 28 Giugno 2018

    Portare avanti la Meloni l’unica in grado di gestire forza italia e bilanciare Salvini.

  • Franco Cipolla 27 Giugno 2018

    Berlusca, i tempi sono cambiati, se ne faccia una ragione.
    Questi sono venti di guerra e le battaglie non si vincono in trincea.
    Si ponga dalla parte di chi, forse a volte un po’ goffamente, sta cercando di salvare questo paese dall’abisso in cui stava sprofondando grazie alle politiche scellerate di quelli con i quali lei avrebbe voluto allearsi. Se ne faccia una ragione.
    Con stima.

  • Pino1° 27 Giugno 2018

    Un Fidel da sagrestia ? Azzeccata e bellina, davvero. Restando in sella il cavallerizzo fa ricordare anche le sfrenate cavalcate e mattane ! Si riposi, ne ha diritto e forse anche dovere!

  • Gianni 27 Giugno 2018

    CONSEGNATI A SALVINI?

    • Luciano 28 Giugno 2018

      Unica soluzione condivisa dall’ 80% dei militanti è passare in lega SALVINI con Silvio a fare il nonno.

      • Alessandro Bernasconi 28 Giugno 2018

        Per quel che conosco Forza Italia, essendo stato molti anni fa un militante, posso tranquillamente dire che per la maggior parte dei politici di questo schieramento l’unica possibilità e’ quella di passare alla Lega. Per tentare di mantenere la ” Carega ” ( sedia in veronese ) .