Fisco, entrate: al via la seconda fase della “rottamazione” delle cartelle

16 Giu 2018 15:41 - di Redazione
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Fisco avanti tutta: parte la seconda fase della “rottamazione” delle cartelle esattoriali o, per essere più precisi, della definizione agevolata dei debiti con l’Agenzia delle entrate. La prima fase si è conclusa il 15 maggio scorso con oltre 950 mila adesioni. La seconda viene avviata da una lettera di Agenzia delle entrate-Riscossione (“Comunicazione delle somme dovute”) che informa circa l’accoglimento o il rigetto della adesione. La comunicazione contiene anche i bollettini di pagamento in base alla scelta effettuata dal contribuente al momento della compilazione del modulo di richiesta. A tale riguardo, per facilitare i contribuenti che hanno indicato nella stessa dichiarazione di adesione sia i carichi affidati in riscossione nell’anno 2017 che nel periodo 2000-2016, l’Agenzia invia un’unica comunicazione per ciascuna dichiarazione presentata con l’evidenza dell’annualità di affidamento dei carichi posti in riscossione.

Cinque le tipologie di “rottamazione”

In questo modo il contribuente potrà da subito conoscere gli importi da pagare per la rottamazione tutte le cartelle indicate nella sua dichiarazione di adesione e avrà quindi immediatamente a disposizione tutti i bollettini Rav da utilizzare secondo le scadenze delle rate richieste. Cinque le comunicazioni per altrettanti differenti tipologie di casi. La prima: accoglimento totale della richiesta (At) riguarda coloro che hanno un importo da pagare solo per i debiti ”rottamabili”; la seconda: accoglimento parziale della richiesta (Ap) riguarda quei contribuenti che hanno importi da pagare per debiti ”rottamabili” ma hanno anche debiti non ”rottamabili”; il terzo caso (Ad) è riservato a coloro che non devono pagare nulla né per i debiti ”rottamabili” né per eventuali debiti non ”rottamabili”; il quarto tipo (Ax) è rivolto a quei contribuenti che hanno debiti “rottamabili” e non devono pagare nulla, mentre hanno un debito residuo da pagare per debiti non ”rottamabili”; ultima tipologia (Ri), riguarda le adesioni alla definizione agevolata che vengono rigettate in quanto i debiti indicati nella dichiarazione di adesione non sono “rottamabili” e quindi l’importo deve essere pagato senza agevolazioni. In aggiunta, per coloro che avevano cartelle che erano ricomprese in rateizzazioni in corso al 24 ottobre 2016 e non erano al corrente con i pagamenti delle rate in scadenza al 31 dicembre dello stesso anno, l’Agenzia delle entrate invia anche una nuova comunicazione (C8) con l’importo da pagare, entro il prossimo 31 luglio, affinché il debito residuo di queste cartelle possa successivamente essere oggetto di definizione agevolata.

Facili le modalità di pagamento

Ma come si paga la “rottamazione”? Presso la propria banca, ai bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, on line con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione e con l’app Equiclick tramite la piattaforma PagoPa e, infine, direttamente agli sportelli. Per aderire al servizio di addebito diretto su conto corrente, è necessario che la richiesta di attivazione del mandato, nel rispetto delle procedure e degli adempimenti previsti dal sistema interbancario, venga presentata alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima della scadenza della rata.

 

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