Ennesimo attentato a Kabul. Ma la Nato non vuol vedere: va tutto bene

11 Giu 2018 18:48 - di Guglielmo Gatti

Ancora sangue a Kabul. Non si ferma la guerriglia jihadista dopo che l’Occidente, Usa in testa, ha annunciato che non ha intenzione di ritirarsi dal Paese asiatico. È di almeno 12 morti e 31 feriti il bilancio provvisorio di un attacco sferrato da un attentatore suicida davanti alla sede del ministero della Riabilitazione e dello Sviluppo Rurale nella parte occidentale della capitale afghana. Il bilancio è stato confermato dal ministero della Salute, come riporta la tv afghana Tolo. Poche ore dopo l’attentato, lo Stato islamico (Isis) ha rivendicato la responsabilità dell’attacco suicida sferrato stamani a Kabul nei pressi del ministero della Riabilitazione e dello Sviluppo Rurale. Lo riferisce l’agenzia di stampa Dpa precisando che la rivendicazione è arrivata tramite Amaq, l’organo di propaganda dell’Is. Secondo Amaq, l’attacco di Kabul è stato messo a segno da un attentatore suicida del gruppo. L’ultimo bilancio confermato dalle autorità afghane parla appunto di almeno 12 morti e 31 feriti. Intanto la Nato pensa che da domani vi sia la tregua in Afghanistan: “Accolgo con favore il cessate il fuoco in Afghanistan che deve iniziare domani e faccio appello ai talebani a rispettarlo appieno. Mi auguro che possa essere un primo passo lungo la strada verso una soluzione pacifica e durevole in Afghanistan”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Forse l’ha detto prima che si sapesse dell’ennesimo attentato suicida.

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